David Graeber, morte a Venezia di un accademico attivista anarchico

redazione Trancemedia.eu

David Graeber 15 anni fa era stato “terminato” da Yale. Il 2 settembre è morto improvvisamente nella città del Mose, delle grandi navi, dell’estrattivismo turistico e della mostra del cinema normalizzata – ma anche dei movimenti di lotta che prospettano e attivano un futuro di rispetto e di cura.
La sua morte è avvenuta pochi giorni prima di filmare un’intervista con Astra Taylor.
I media italiani hanno tenuto l’evento sotto la soglia di attenzione e i risultati dell’autopsia a tutt’oggi non sono disponibili, quasi una settimana dopo la morte del militante-studioso.
Su Trancemedia.eu il lavoro libero e rigoroso di David Graeber, citato in un articolo di Maurizio Pagliassotti, è da tempo oggetto di studio. Consigliamo questo autore a tutti nostri lettori e restiamo attenti, vicini a Nika Dubrovsky e ai tanti del 99% (un’espressione coniata da David e altr* nell’Occupy Movement).

 

 

 

 

 

Aggiornamento 9 settembre 2020, tweet di Nika Dubrovsky:

 

Link ad articoli post mortem in inglese e italiano (tutti gli articoli si aprono in nuova scheda):

The New York Review of Books, l’articolo contiene in apertura la testimonianza di Astra Taylor

Il manifesto, articolo di Alberto Prunetti

The New York Times, articolo di Sam Roberts

Corriere del Veneto, articolo di Andrea Rossi Tonon

Counterpunch, articolo di Joshua Frank

Counterpunch, articolo di Jeffrey St. Clair

La Nuova di Venezia e Mestre, articolo della redazione necrologie

the Care

e infine un articolo del 2014 di David Graeber per il Guardian, scritto prima della clamorosa rottura con questo quotidiano, ove David affronta il tema della Cura in termini (Avere troppa cura, la maledizione delle classi lavoratrici) certo diversi dagli attuali, ma con un punto di vista non trascurabile nel nostro lavoro odierno, quello della classe.

Video pubblicato il 4 settembre 2020 sul canale youtube Democracy Now:

 

 

 

8 Settembre 2020

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