LA CURA DEGLI ALTRI

Documenti dal vertice BRICS di Kazan tenutosi 22-24/10/2024

La conferenza stampa che apre il nostro rapporto
ha chiuso il vertice da Kazan, Tatarstan, Russia,
la sera di giovedì 24 ottobre 2024.

Piatto forte polifonico il secondo pezzo che proponiamo:
un video continuo dell'assemblea di oltre tre ore
del BRICS "espanso". Trovate leader che dopo aver lungamente
scalpicciato i sagrati di Bruxelles (UE e anche NATO) stanno
ora considerando di collaborare con chi sarebbe
"nemico della società aperta", ossia avverso ad accettare
che gli ex-signori delle colonie usino ancora l'arma finanziaria
-e quella psicologica- per dettar legge a una maggioranza umana
non più smaniosa di ubbidire, tacere, imitare la minoranza padrona.

Rapportiamo i BRICS con i LORO interventi, documenti, contenuti,
nel progressivo agglutinarsi di LORO progetti, collaborazioni,
scambi, studi - assai più efficaci di invettive e anatemi.

Trancemedia.eu cerca di riordinare l'informazione raccolta
e di proporre letture sostanziali -quando possibile in italiano-
per una valutazione responsabile libera dalle mediazioni "embedded".
La quasi-diretta termina qui, ma questo report continua a svilupparsi,
a crescere come i BRICS, la SCO, il G77, e le iniziative globali Sud-Sud.
Tornate qui perché gli aggiornamenti continuano.

redazione Trancemedia.eu, selezione di documenti dal vertice BRICS di Kazan, 22-24 ottobre 2024

Conferenza stampa finale del vertice BRICS – Kazan, 24 ottobre 2024 (conclusione dei lavori). FULL Press Conference in ENGLISH: 2024 BRICS Summit Q+A by Vladimir Putin. Il video è stato pubblicato da Neutrality Studies sul proprio canale youtube il 28 ottobre, interamente tradotto in inglese, con buon interpretariato per domande e risposte. Conduttore per Neutrality Studies, Pascal Lottaz.

Plenaria del vertice BRICS “esteso” (outreach) – Kazan 24, ottobre 2024:

Il vertice esteso di Kazan, 24 ottobre 2024. Sopra, il filmato con traduzione simultanea in inglese (il segretario ONU Guterres prende la parola a 3h16min – segue uno scambio con il presidente russo); sotto, la foto ufficiale dei leader partecipanti al dialogo di “espansione”.

Intervento di Xi Jinping, 24 ottobre pomeriggio a Kazan: l’argomento centrale, rapportato da una giovane giornalista cinese

[…] l’ascesa collettiva del Sud Globale è un carattere distintivo della grande trasformazione in atto nel mondo. Xi ha affermato che il cammino dei paesi del Sud Globale, insieme verso la modernizzazione, è monumentale nella storia del mondo e senza precedenti nella civiltà umana.

Nello stesso tempo, pace e sviluppo affrontano ancora sfide severe e la strada per la prosperità nel Sud Globale non sarà dritta – ha sottolineato – esortando i paesi “BRICS Plus” a usare saggezza e forza collettive, a far fronte alla propria responsabilità per costruire una comunità con un futuro condiviso per l’umanità. […]

Estratto dall’articolo di Zhao Yusha da Kazan per Global Times
25 ott 2024 12:48 AM Aggiornato: 25 ott 2024 12:52 AM

L’intero articolo apre in nuova scheda da Global Times

L’intero indirizzo di Xi Jinping al dialogo BRICS Plus del 24 ottobre apre in nuova scheda (lingua inglese) da Xinhua


TESTO APPROVATO DAL 16° VERTICE BRICS, AMPLIATO A 9 PAESI

Dichiarazione di Kazan, 23 ottobre 2024

Il testo integrale della Dichiarazione di Kazan dei capi di stato e di governo dei Paesi BRICS è stato approvato dal vertice, e pubblicato il 23 ottobre 2024 ore 14:55 sul sito del Cremlino.

Da sinistra a destra, i capi delegazione di: Etiopia, Egitto, Sud Africa, Cina, Russia, India, Emirati, Iran, Brasile.

Il file pdf della Dichiarazione di Kazan (134 paragrafi, in versione inglese) può essere scaricato dal sito del Cremlino alla pagina:
(apre in nuova scheda)

http://static.kremlin.ru/media/events/files/en/RosOySvLzGaJtmx2wYFv0lN
4NSPZploG.pdf

Commento alla Dichiarazione di Kazan
– Alfred de Zayas in CounterPunch, 31 ottobre 2014

Nota della redazione Trancemedia.eu – La Dichiarazione di Kazan, molto articolata (oltre 30 pagine per 134 paragrafi) e piuttosto tecnica nel linguaggio e nei riferimenti, è riassunta e commentata da un testo di Alfred de Zayas, pubblicato il 31 ottobre 2024 con il titolo The BRICS Summit in Kazan: A Manifesto for a Rational World Order dalla testata online CounterPunch (Stati Uniti), che seguiamo con interesse da tempo. Consigliamo di utilizzare il suo riassunto-commento perché il prof. de Zayas, docente di diritto internazionale e storia alla Scuola di Diplomazia di Ginevra, cittadino statunitense nato a Cuba, laureato a Harvard, autore nel 2021 del libro Building a Just World Order (Clarity Press) può offrire una lettura competente, nella quale s’intravede una possibilità di cambio di paradigma che certamente apprezziamo. Riproduciamo qui sotto la prima parte del suo articolo; al termine del testo chi voglia conoscere la Dichiarazione di Kazan e il riassunto-commento di de Zayas nella loro intierezza, troverà i collegamenti con le fonti originali.

31 OTTOBRE 2024 

Il vertice dei BRICS a Kazan: un manifesto per un ordine mondiale razionale

ALFREDO DE ZAYAS

La Dichiarazione di Kazan del 23 ottobre 2024, adottata al 16° Summit dei BRICS ospitato dalla Russia nella città di Kazan sul fiume Volga dal 22 al 24 ottobre e a cui hanno partecipato 36 paesi, costituisce un momento cruciale per l’umanità. C’è speranza nell’aria, un certo ottimismo sul fatto che possiamo gradualmente cambiare il paradigma, radunare il disordine mondiale, allontanarci dalla mentalità di blocco, abbandonare la politica conflittuale, eliminare gradualmente la dipendenza dal dollaro USA e creare una politica coerente per migliorare il commercio, lo scambio sociale e culturale in tandem con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite e nello spirito della Costituzione dell’UNESCO.

È vero, le provocazioni e gli incitamenti alla guerra degli Stati Uniti e della NATO non sembrano destinati a scomparire tanto presto. Infatti, a giudicare da ciò che leggiamo sui media mainstream, c’è un’ondata di retorica bellicista in Occidente e un pericolo reale che la continua escalation conduca l’umanità all’Apocalisse, nel qual caso la Carta delle Nazioni Unite e la Dichiarazione di Kazan non avranno importanza, perché non abiteremo più il pianeta Terra. Le civiltà non sono eterne. Le civiltà assira, persiana, etrusca, maya  sono tutte andate a fondo. Potremmo svegliarci morti domani, se non impediamo uno scontro nucleare. Come cantava John Lennon, “La guerra è finita, se lo vuoi”.

Mentre le tensioni persisteranno per anni, l’esistenza stessa dei BRICS e il Summit di Kazan orientato al futuro offrono un’alternativa al nichilismo occidentale. I BRICS hanno appena aggiunto 13 nuovi membri e ce ne sono dozzine di altri che vogliono unirsi. Questa è una prova eloquente che il mondo sta cambiando e continuerà ad evolversi lontano dalle fantasie egemoniche degli Stati Uniti. In effetti, i BRICS sono molto più rappresentativi delle realtà globali rispetto all’UE o al G7. I tredici nuovi membri sono: Algeria, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Indonesia, Kazakistan, Malesia, Nigeria, Thailandia, Turchia, Uganda, Uzbekistan e Vietnam, un panorama che abbraccia tutti i continenti. [Le agenzie russe si limitano a comunicare che questi paesi hanno ricevuto lo status di “Paesi partner BRICS” – ndr Treancemedia.eu]

[…]

Testo della Dichiarazione di Kazan in lingua russa e in lingua inglese apre in nuova scheda dal sito del Cremlino

Articolo completo di Alfred de Zayas (lingua inglese) su CounterPunch.org apre in nuova scheda


Video del 23 ottobre: summit del BRICS ampliato (9 paesi)

Kazan, 23 ottobre 20124: video-registrazione del XVI summit BRICS, in composizione ampliata. Pubblicato ore 15 sul canale youtube Kremlin. Durata 55 minuti. Giro di tavolo dei partecipanti, con traduzione simultanea in russo. Possibilità di attivare traduzione automatica attraverso sottotitoli codificati. Si consiglia di scegliere la lingua inglese per una comprensibile traduzione, comunque affidata ai sistemi del vettore youtube. Uno dei temi ricorrenti del dibattito è la costruzione di piattaforme per scambi equi tra valute locali. Simile priorità meriterebbero progetti di traduzione automatica indipendenti dal dominio anglosassone, ma i soldi valgono più delle parole (sin che valgono). Chi è sensibile ai temi dell'”altreconomia” troverà particolarmente interessanti gli interventi da Dilma Rousseff (New Development Bank) in avanti, a partire da 1h15min.

Aggiornamento 24/10: Scaricabile qui la Trascrizione del vertice ampliato BRICS  23 ottobre 2024  con gli interventi: Putin, Lula (remoto), Sisi, Modi, Pezeshkian, Xi, Ahmed, Ramaphosa, Nahyan; Vieira, Rousseff, Katyrin, Nesterova, Shuvalov. Utilizzabile come traduzione in italiano del video che segue, è la traduzione automatica dalla trascrizione in russo pubblicata sul sito del Cremlino. I collegamenti aprono in nuova scheda.

Cronaca del 23 ottobre (agenzie)

Vertice limitato. Kazan, 23 ottobre, mattinata.

A seguito dei risultati del 16° vertice BRICS, il 23 ottobre è stata adottata la Dichiarazione di Kazan dei paesi dell’associazione. Il documento è pubblicato sul sito web del Cremlino. L’approvazione del Documento di Kazan è avvenuta al termine del vertice in formato limitato (Russia, Cina, India, Sud Africa, Brasile, Egitto, Emirati, Iran, Etiopia), quando già i convenuti si erano trasferiti nella sala del grande tavolo rotondo con i partecipanti al vertice allargato (41 bandiere, incluse istituzioni).

Vertice ampliato. Kazan, 23 ottobre, primo pomeriggio.

In quel momento V. Putin per la presidenza russa ha posto la questione “Continuiamo a lavorare in un formato allargato e prima di farlo dobbiamo approvare l’ordine del giorno. Tutti lo conoscono. Domanda, ci sono commenti, suggerimenti o modifiche a questo riguardo? NO? Quindi possiamo affermare che l’ordine del giorno è concordato. Grazie.” L’evento è contenuto all’inizio del video sopra.

Nella Dichiarazione si legge: “Ribadiamo l’importanza di rafforzare ulteriormente la solidarietà e di espandere la cooperazione dei paesi BRICS sulla base dei nostri interessi comuni, delle priorità chiave e di rafforzare ulteriormente il nostro partenariato strategico”.

I paesi membri dell’associazione hanno dichiarato di accogliere con favore il significativo interesse dei paesi del Sud del mondo nei confronti dei BRICS e di impegnarsi a promuovere ulteriormente lo sviluppo istituzionale dell’associazione. Con la Dichiarazione, i partecipanti ai BRICS hanno chiesto una partecipazione più attiva dei paesi meno sviluppati, in particolare dell’Africa, ai processi internazionali.

Si dice anche che l’associazione ha preso atto delle proposte di mediazione per risolvere la crisi ucraina. “Ricordiamo le posizioni nazionali riguardo alla situazione in Ucraina e nei dintorni, delineate nei forum pertinenti, nonché al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Sottolineiamo che tutti gli Stati devono agire in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite nella loro interezza e interconnessione”, afferma il documento. Inoltre, nel testo della Dichiarazione di Kazan, i paesi BRICS hanno espresso preoccupazione per il conflitto in corso e l’instabilità nella regione del Medio Oriente e del Nord Africa, e hanno anche notato l’impatto distruttivo delle sanzioni illegali sulla politica mondiale.

A margine del vertice, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi aveva dichiarato a Izvestia che lo scopo dell’unificazione dei BRICS è lottare per un ordine mondiale basato sulla giustizia e sulla tranquillità. Sempre durante il vertice, la parte iraniana ha sottolineato l’importanza che i BRICS lavorino per ridurre l’influenza del dollaro sull’economia mondiale.

Vladimir Putin ha osservato che la Russia non sta combattendo contro il dollaro, ma se non le sarà permesso di lavorare con questa valuta, il paese cercherà alternative. Allo stesso tempo, è stato riferito che molti paesi BRICS sono interessati a sviluppare il proprio sistema finanziario con l’associazione.

Il 22 ottobre, primo giorno del vertice, i paesi membri del BRICS avevano concordato una formulazione sull’Ucraina, che è stata inclusa nella Dichiarazione finale dell’evento. Come ha detto a Izvestia l’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov, “nessuno solleva obiezioni”. Allo stesso tempo, il rappresentante ufficiale del Cremlino Dmitry Peskov ha osservato che i membri del BRICS sono legati da valori comuni. Egli ha inoltre annunciato che al vertice verrà discussa la questione dell’ampliamento dell’associazione, che nel formato BRICS+ arriverebbe a sfiorare la quarantina di stati membri.

Il 24, il conflitto israelo-palestinese sarà al centro dell’attenzione, con Mahmud Abbas. Anche le questioni riguardanti il rapporto con l’Arabia Saudita dovrebbero in qualche modo chiarirsi. Ma il mondo è impaziente di sentire anche il pensiero di R.T. Erdogan.

Fonte principale: Izvestia https://iz.ru/1779068/2024-10-23/strany-briks-utverdili-kazanskuiu-deklaratciiu-sammita


Telegiornale SABC News, Sud Africa, 22 ottobre 2024, ore 20

Seguiamo e rapportiamo i BRICS, nei loro contenuti e nei loro comunicati. Seguite con noi, dal 18 al 24 ottobre!

La presidenza dei BRICS nel 2024, ricoperta dalla Federazione Russa,  è caratterizzata dal tema “Rafforzare il Multilateralismo per l’Equità nello Sviluppo e nella Sicurezza Globali”.


GLOBAL TIMES, 22 ottobre 2024

…il fascino dei “Più Grandi BRICS” sta nel fatto che in un mondo sempre più frammentato, consente al Sud del mondo, che è in ritardo rispetto all’Occidente nello sviluppo economico, di vedere il potere dell’unità e della collaborazione, nonché la speranza di recuperare terreno.

Il percorso di sviluppo negli ultimi 18 anni ha dimostrato che il meccanismo BRICS è una “squadra di azione” piuttosto che un “negozio di chiacchiere”. Attraverso una cooperazione pragmatica, crea benefici incrementali. L’edificio della sede centrale della New Development Bank dei paesi BRICS [presidente: Dilma Rousseff – ndr], situato a Shanghai-Pudong, funge da progetto di punta per la cooperazione BRICS, fornendo un supporto finanziario essenziale ai paesi membri.

Testo integrale in inglese: https://www.globaltimes.cn/page/202410/1321621.shtml


DOCUMENTAZIONE

Scendendo nella pagina si trovano:


Aggiornamenti di programma per i giorni 23 e 24 ottobre e Partecipazioni di capi di stato e di governo (condensati in italiano di agenzie)
– Incontri bilaterali con Federazione Russa all’arrivo delle delegazioni di Cina, Sud Africa, India, Nuova Banca di Sviluppo, 22 ottobre (testo pubblico in italiano, rimando alla composizione delle delegazioni traducibile online)
– LETTURA-CHIAVE raccomandata da trancemedia.eu:
Incontro con i rappresentanti dei media dei paesi membri del BRICS: intervista a più voci tra i leader dei principali media dei paesi BRICS e Vladimir Putin – Regione di Mosca, Novo-Ogarevo, 18 ottobre 2024 (testo in italiano; +video)
Forum imprenditoriale dei BRICS – Mosca, 18 ottobre (riassunto testuale in italiano; +video)
CONGRESSO BRICS: Ecologia e cambiamento climatico – Sirius (Sochi) 20-21 ottobre (programma evento e presentazione, in italiano)


Aggiornamenti programma – Partecipazione di capi di stato e di governo


Il 23 ottobre, il presidente russo Vladimir Putin ha invitato i leader dell’associazione a discutere la risoluzione dei conflitti regionali acuti al vertice BRICS.

Kazan, 23 ottobre 2024, 11:04

Fonte: https://iz.ru/1778884/2024-10-23/putin-predlozhil-lideram-briks-obsudit-uregulirovanie-ostrykh-regionalnykh-konfliktov

Nota della redazione di Trancemedia.eu – Questo invito era ampiamente previsto dopo il brief con i media dei Paesi BRICS che abbiamo pubblicato il 18 ottobre, v. più sotto con il titolo Incontro con i rappresentanti dei media dei paesi membri del BRICS. Questo documento offre la chiave dell’intero vertice e permetterà di valutare gli esiti in rapporto agli scopi annunciati. In questo quadro, la giornata “Palestina” sarà domani, nell’incontro annunciato qui sotto.


Kazan, 22 ottobre sera

Il 23 ottobre, Vladimir Putin intende tenere incontri bilaterali con i leader di tutti i paesi, in particolare con i leader di Iran e Turchia Masoud Pezeshkian e Recep Tayyip Erdogan, nonché con il primo ministro di Etiopia Abiy Ahmed Ali.

Kazan, 23 ottobre 2024, 11:04

Giovedì 24 ottobre si terrà l’incontro “I BRICS e il Sud del mondo, per costruire insieme un mondo migliore”, nel quale è prevista una particolare attenzione alla situazione in Medio Oriente. Al termine dell’incontro si terrà una conferenza stampa del presidente russo.

In questo giorno, Vladimir Putin avrà sette incontri bilaterali: con i presidenti di Palestina, Laos, Mauritania, Bolivia, Republika Srpska, Assemblea generale delle Nazioni Unite e il Primo Ministro del Vietnam. Sulla base dei risultati del vertice si prevede anche l’adozione della Dichiarazione di Kazan.

In totale, il presidente russo Vladimir Putin terrà 20 incontri bilaterali con i rappresentanti dei paesi partecipanti al vertice. L’evento è condizionatamente suddiviso in due grandi blocchi: comunicazione con i membri BRICS e incontri nei formati “outreach” e “BRICS+”.

Fonte: https://iz.ru/1778370/naina-kurbanova/triumf-briks-v-kazani-kogo-zhdut-na-sammite-i-kakie-temy-obsudiat


Kazan, 22 ottobre
Secondo le informazioni dell’assistente del presidente della Federazione Russa Yuri Ushakov, al forum parteciperanno 32 paesi, 24 stati saranno rappresentati dai loro leader. Arriveranno anche il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, il segretario generale della SCO Zhang Ming, i segretari generali della CSI, dell’EAEU, dello Stato dell’Unione, nonché la presidente della Nuova Banca di Sviluppo Dilma Rousseff.

Fonte: https://iz.ru/1778337/2024-10-22/si-tczinpin-pribyl-v-kazan-dlia-uchastiia-v-sammite-briks


Mosca, 21 ottobre
Capi di Stato BRICS
Al vertice dell’associazione parteciperanno per la prima volta nove capi di stati membri: Brasile, Egitto, India, Iran, Cina, Russia, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Sud Africa. Il 20 ottobre è apparsa la notizia che il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, a causa di controindicazioni mediche, si sarebbe limitato a partecipare tramite collegamento video.

Fonte: https://iz.ru/1777525/ekaterina-hamova-alena-nefedova-semen-boikov/glavy-i-gosudarstva-v-kazani-startuet-nedela-vysokoi-politiki


Mosca, 21 ottobre
Altri leader a Kazan
Nella Federazione Russa verrà inoltre il leader turco Recep Tayyip Erdogan, che offre regolarmente i suoi servizi di mediazione alle parti in conflitto. È stato a Istanbul che Mosca e Kiev hanno quasi firmato un accordo di pace nel 2022, che, secondo la Federazione Russa, dovrebbe essere preso come base per gli accordi futuri.
Al vertice sarà presente una delegazione dell’Arabia Saudita e Vladimir Putin ha recentemente affermato che questo paese potrebbe diventare una piattaforma per futuri negoziati di pace. Probabilmente il conflitto in Medio Oriente sarà al centro dell’attenzione. Questo argomento è particolarmente rilevante oggi, dato il recente attacco missilistico dell’Iran contro Israele in risposta all’omicidio del capo del Politburo del movimento palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, del segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah e del comandante delle forze dell’IRGC in Libano, Abbas  Nilfroushan. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian intende avviare negoziati bilaterali con Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping durante il vertice BRICS a Kazan. È possibile che i temi dell’incontro impediscano un’escalation del conflitto con Israele.
Oltre a Cina e India, l’Asia sarà rappresentata dal presidente del Laos, Thongloun Sisoulith, e dal ministro degli Esteri della Thailandia, Marit Sangyamphong.
Dall’America Latina a Kazan, oltre al Brasile, arriveranno delegazioni da Cuba, Nicaragua e Bolivia, e quest’ultima sarà rappresentata dal presidente Luis Arce.
Il Medio Oriente sarà rappresentato, anche dal ministro degli Esteri del Bahrein Abdel Latif bin Rashed al-Zayani.
Dall’Europa, a rappresentare Belgrado sarà il vice primo ministro Alexander Vulin, che il 13 ottobre aveva dichiarato: “Sarebbe irresponsabile da parte nostra non guardare alle opportunità, inclusa la membership BRICS. Se è attrattiva per Emirati, Sauditi, o Turchia, perché dovrebbe essere altrimenti per la Serbia? Non c’è dubbio che BRICS è diventata un’alternativa reale all’UE“.

Fonte: https://iz.ru/1778370/naina-kurbanova/triumf-briks-v-kazani-kogo-zhdut-na-sammite-i-kakie-temy-obsudiat

Fonte: https://tass.com/world/1855615


Diretta video incontro bilaterale Putin-Xi

Kazan. 22 ottobre 2024 17:10

Dal canale youtube ANI News. In loop senza traduzioni. Lingue: Russo, Cinese

Trascrizione della parte pubblica dell’incontro

Vladimir Putin: Caro signor Presidente, caro amico! Cari compagni e amici cinesi!

Do il benvenuto a tutti voi in Russia, questa volta nella Repubblica del Tatarstan, nella capitale della repubblica, Kazan. Questa è una regione molto caratteristica, interessante e in rapido sviluppo del nostro paese. Questa regione può essere orgogliosa delle sue persone laboriose e di talento e del suo ritmo di sviluppo.

Vorrei ancora una volta, ora personalmente, congratularmi con te, caro amico, con tutti i nostri amici cinesi, con l’amichevole popolo cinese, per gli anniversari recentemente celebrati. Mi riferisco ai 75 anni dalla fondazione della Repubblica popolare cinese e dall’instaurazione di rapporti diplomatici tra i nostri paesi.

Negli ultimi 75 anni, le relazioni russo-cinesi hanno raggiunto il livello di partenariato globale e interazione strategica. E possiamo affermare con piena fiducia che sono diventati un modello di come dovrebbero essere costruite le relazioni tra gli Stati nel mondo moderno. La nostra poliedrica cooperazione è paritaria, reciprocamente vantaggiosa e assolutamente non opportunistica.

Dopo il record dello scorso anno nel commercio reciproco, Russia e Cina, nonostante l’impatto esterno negativo, mantengono la dinamica della crescita economica e dell’interazione economica. Nel periodo gennaio-agosto il fatturato commerciale, secondo i nostri dati, è aumentato del 4,5%. Secondo le statistiche cinesi, c’è una leggera differenza. Ma nel complesso il trend positivo continua.

Gli accordi pratici raggiunti in seguito ai negoziati di Pechino di maggio e all’incontro svoltosi a margine del vertice dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai ad Astana vengono costantemente attuati. Realizziamo con successo progetti comuni nei settori dell’energia, dell’industria, dell’alta tecnologia, dei trasporti, dell’agricoltura e in molti altri settori.

Qui, in Tatarstan, è stato costruito un nuovo centro logistico, che prende il nome da Deng Xiaoping. Questo centro viene utilizzato per il trasporto merci tra i nostri paesi.

Anche i legami umanistici stanno diventando più forti e gli eventi si svolgono come parte della cultura trasversale. In totale ne sono previsti più di 400, da entrambe le parti. Crescono i flussi turistici reciproci e gli scambi sportivi e formativi. Proprio ieri mi aggiravo per il Cremlino, osservando, come sempre negli ultimi mesi e anni, un gran numero di turisti cinesi proprio nel cuore della Russia, a Mosca, al Cremlino.

La cooperazione russo-cinese negli affari mondiali è uno dei principali fattori stabilizzanti sulla scena mondiale. Intendiamo aumentare ulteriormente il coordinamento su tutte le piattaforme multilaterali al fine di garantire la sicurezza globale e un ordine mondiale giusto.

Apprezziamo il livello tradizionalmente elevato di interazione russo-cinese nei BRICS. Nel corso degli anni di lavoro congiunto, l’autorità della nostra associazione e la sua influenza sono aumentate. E intendiamo rafforzare ulteriormente questa organizzazione, durante la nostra presidenza abbiamo fatto tutto ciò che dipendeva da noi affinché rimanesse tale.

Oggi, dopo la nostra conversazione a cena, ci incontreremo per la prima volta tra i leader degli Stati membri del BRICS in una nuova composizione ampliata. Ho appena terminato una conversazione con il Presidente del Brasile, Sig. Lula. Come è noto, per motivi medici è dovuto rimanere a casa. È molto dispiaciuto di non poter venire di persona, ma intende lavorare con noi domani in modalità video. Io, tuttavia, gli ho detto che sarebbero state quattro ore solo nell’ora locale. In qualche modo disumano. Ma lui insiste ancora e dice: no, voglio partecipare personalmente, almeno in videoconferenza. Voglio trasmetterti i suoi migliori auguri.

Sono lieto di avere l’opportunità di confrontarmi con voi prima del vertice, per parlare sia dell’agenda bilaterale che delle questioni internazionali.

Grazie, grazie mille.

Benvenuto!

 

Xi Jinping (tradotto) : Caro Presidente, mio ​​caro vecchio amico!

Sono molto felice, su vostro invito, di venire nell’antica città di Kazan per il XVI vertice dei BRICS. Questo è anche il nostro terzo incontro dall’inizio di quest’anno.

Il vertice dei BRICS si tiene a Kazan, ho imparato molto su questa città. E so che questo vertice è di grande importanza. Ho appreso che 400 anni fa la Grande Via del Tè, che collegava i nostri paesi, passava anche per Kazan. E attraverso questa rotta, il tè cinese Wuyishan veniva trasportato in Russia.

All’inizio di questo mese ci siamo scambiati le congratulazioni per il 75° anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche. Negli ultimi decenni, le relazioni sino-russe, dopo aver resistito alle prove della mutevole situazione internazionale, hanno fatto molta strada e hanno acquisito un carattere senza precedenti. Abbiamo intrapreso la strada giusta per costruire relazioni tra grandi potenze sui principi di non allineamento, non confronto e non direzione contro terzi.

Nella nuova era, caro signor Presidente, tu ed io prestiamo sempre maggiore attenzione alle relazioni sino-russe e le teniamo sotto controllo personale.

Entrambi i paesi sono impegnati nello spirito di eterno buon vicinato e amicizia, di interazione strategica globale e di cooperazione reciprocamente vantaggiosa, rafforzano ed espandono costantemente l’interazione strategica multiforme e la cooperazione pratica in tutti i campi, dando così un potente impulso alla rinascita e alla modernizzazione nazionale, creando un importante contributo al benessere dei popoli dei due paesi e alla difesa della giustizia internazionale.

Nel contesto di una trasformazione tettonica senza precedenti da secoli, la situazione internazionale sta attraversando gravi cambiamenti e sconvolgimenti. Ma ciò non può scuotere la mia convinzione dell’inviolabilità della scelta strategica dei due paesi a favore di un fermo sostegno reciproco, dell’inviolabilità della profonda amicizia secolare tra i nostri paesi e dell’inviolabilità del senso del dovere di Cina e Russia come grandi poteri.

I BRICS sono forse una delle piattaforme di cooperazione più importanti per il consolidamento del mondo in via di sviluppo e dei paesi con mercati emergenti. Agisce come un fattore di formazione del sistema nella formazione di una multipolarità equa, ordinata e di una globalizzazione economica inclusiva universalmente accessibile.

Il vertice BRICS che si aprirà domani sarà il primo vertice dopo l’espansione dell’associazione e sarà di grande importanza per promuovere la cooperazione tra i BRICS ingranditi. Apprezziamo molto l’enorme lavoro svolto dalla Russia sotto la sua presidenza, che ha contribuito in modo significativo al successo dell’avvio della cooperazione all’interno dei più grandi BRICS. Lo apprezziamo molto.

Attendo con impazienza una conversazione dettagliata con i miei colleghi BRICS, principalmente con voi, sul tema dell’ulteriore sviluppo della nostra associazione, che non solo consoliderà le posizioni, invierà un segnale positivo di solidarietà e cooperazione, ma amplierà anche l’interazione strategica su larga scala e la cooperazione pratica all’interno dell’associazione, aperta così a fornire ulteriori opportunità ai paesi del Sud del mondo per dare un contributo maggiore alla costruzione di una comunità con un futuro condiviso per l’umanità.

Grazie.

<…>

Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75370

Composizione delle delegazioni (apre in nuova scheda dalla pagina del sito Kremlin.ru)


Incontro con il presidente
del Sud Africa Cyril Ramaphosa

Kazan, 22 ottobre 2024 15:20

Trascrizione della parte pubblica dell’incontro

V. Putin: Caro signor Presidente! Cari amici!

Siamo molto lieti di dare il benvenuto a tutti voi in Russia a Kazan.

Siamo grati per la vostra decisione di prendere parte al vertice BRICS. E questa sera parteciperemo insieme alla cerimonia di apertura.

Quest’anno la Russia ha preso il testimone dal Sudafrica nella presidenza dell’associazione e abbiamo costruito il nostro lavoro tenendo conto dei risultati raggiunti al vertice di Johannesburg. La priorità è stata data all’integrazione organica dei nuovi partecipanti nell’architettura BRICS multilivello. Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri amici sudafricani per concordare la modalità per stabilire la categoria degli Stati partner.

I dipartimenti competenti dei nostri paesi hanno interagito nella sfera finanziaria al fine di espandere l’uso delle valute nazionali negli accordi reciproci e creare il proprio sistema di pagamento indipendente.

Per quanto riguarda le relazioni bilaterali, esse si basano sui principi di un partenariato strategico globale, di uguaglianza e di rispetto reciproco. Il dialogo politico si sta sviluppando, le nostre agenzie di politica estera e i nostri consigli di sicurezza sono attivamente in contatto. È stata stabilita l’interazione interparlamentare.

Le relazioni commerciali ed economiche tra Russia e Sud Africa sono generalmente di buon livello. Dopo un leggero calo, il fatturato commerciale ha ripreso a crescere; nel periodo gennaio-agosto di quest’anno la crescita è stata pari al 3%. Qui, ovviamente, c’è qualcosa su cui dobbiamo lavorare insieme in termini di aumento e diversificazione del commercio e degli investimenti reciproci. Aree di cooperazione promettenti sono l’energia, l’industria, il settore agricolo, la scienza e l’innovazione.

Russia e Sudafrica stanno coordinando ampiamente i loro sforzi sulla scena internazionale con l’obiettivo di creare e plasmare un giusto ordine mondiale multipolare.

E, naturalmente, la Russia attribuisce particolare importanza al rafforzamento delle relazioni con i paesi del continente africano. Insieme stiamo lavorando all’attuazione pratica dei documenti congiunti adottati a seguito del vertice Russia-Africa di San Pietroburgo: una dichiarazione e un piano d’azione fino al 2026.

Aspettiamo il capo del vostro dipartimento di politica estera a Sochi il 9 e 10 novembre in occasione della prima conferenza ministeriale del Forum di partenariato Russia-Africa.

Ancora una volta vorrei darvi il benvenuto a Kazan. Benvenuto, signor Presidente!

 

C. Ramaphosa (tradotto): Grazie mille per le sue calorose parole di benvenuto.

È davvero molto gratificante per me essere qui a Kazan, in Russia.

Desidero congratularmi con voi per aver organizzato questo vertice sotto la vostra presidenza. Avete davvero preso il testimone dopo di noi. Noi in Sud Africa abbiamo fatto tutto il possibile affinché possiate organizzare il vostro vertice nel quadro dei BRICS allargati. E abbiamo fatto tutto il possibile per rafforzare la nostra organizzazione.

In effetti, abbiamo molto lavoro davanti a noi e questa sera siamo stati invitati all’evento, oltre che al vertice stesso, al quale parteciperemo insieme ad altri paesi.

Considereremo anche questioni di grande importanza dal punto di vista geopolitico. Parlo di tutti gli avvenimenti del mondo, ma anche di temi che riguardano il commercio, la pace, la sicurezza, gli affari.

Siamo anche molto lieti di essere qui per raccontare a voi e a tutti gli altri il lavoro che abbiamo svolto in Sud Africa. Abbiamo formato un governo di unità nazionale dopo le elezioni del maggio di quest’anno. Come ho già detto durante la nostra conversazione telefonica, di questo parleremo più avanti. Parleremo dell’intero processo di governance in Sud Africa, di quanto interagiamo con gli altri partiti. Stiamo cercando di unire il Paese e di stabilizzare la situazione politica al suo interno e siamo molto lieti di ricevere il vostro sostegno sotto tutti gli aspetti. E grazie a questo siamo arrivati ​​a questa fase della nostra storia.

Consideriamo quindi la Russia un alleato e un amico molto prezioso. Ci avete sostenuto fin dall’inizio, dai giorni in cui abbiamo combattuto l’apartheid fino ad oggi. Siamo molto lieti di essere qui. Siamo molto lieti di avere queste importanti discussioni qui a Kazan, nella famiglia BRICS.

Grazie mille per averci ospitato.

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Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75369

Composizione delle delegazioni (apre in nuova scheda dalla pagina del sito Kremlin.ru)


Incontro con il Primo Ministro indiano Narendra Modi

Trascrizione della parte pubblica dell’incontro

Kazan,

V. Putin: Caro signor Primo Ministro! Cari amici!

Permettetemi di accogliere cordialmente tutti voi in Russia, questa volta a Kazan. Questa è una delle nostre città storiche e meravigliose nella regione del Volga.

Ricordo con affetto la sua visita di luglio a Mosca e i fruttuosi negoziati con lei. Ci scambiamo regolarmente informazioni per telefono. Sono grato che lei abbia risposto al nostro invito e che sia venuto personalmente a Kazan per il vertice dei BRICS.

A Kazan dobbiamo prendere una serie di decisioni importanti volte a migliorare ulteriormente le attività dell’associazione e a rafforzare la cooperazione multiforme nel suo quadro. E apprezziamo molto la nostra interazione in questo settore, voglio dire che i nostri Stati sono all’origine della creazione dell’associazione.

Le relazioni russo-indiane hanno il carattere di un partenariato strategico particolarmente privilegiato e continuano a svilupparsi attivamente. La cooperazione tra gli organi legislativi viene rafforzata. I nostri ministri degli Esteri sono in costante contatto.

Il fatturato commerciale è in buone condizioni. E il prossimo incontro della commissione intergovernativa è previsto per il 12 novembre a Nuova Delhi.

I grandi progetti sono in costante sviluppo e accogliamo con favore la vostra decisione di aprire il Consolato Generale dell’India a Kazan. L’espansione della presenza diplomatica dell’India in Russia contribuirà all’ulteriore sviluppo delle relazioni bilaterali.

Caro signor Primo Ministro, siamo molto lieti di vedere lei e tutta la sua squadra di rappresentanza in Russia.

 

N. Modi (tradotto) : Eccellenza! Innanzitutto permettetemi di ringraziarvi di cuore per la vostra amicizia, per la vostra calda ed accogliente ospitalità.

È gratificante aver avuto la fortuna di venire a Kazan, una città così bella, per prendere parte al vertice dei BRICS.

L’India ha profondi legami storici con questa città. E dopo l’apertura del Consolato Generale dell’India in questa città, le nostre relazioni diventeranno ancora più forti.

Eccellenza, questa è la mia seconda visita in Russia negli ultimi tre mesi e ciò dimostra lo stretto coordinamento e la forte amicizia tra i nostri paesi.

A luglio a Mosca, come lei ha giustamente menzionato, abbiamo tenuto un vertice bilaterale. E grazie ai nostri colloqui, la nostra cooperazione in tutti i settori si è rafforzata.

Eccellenza, lei ha guidato con successo l’associazione BRICS dall’inizio dell’anno – per questo vorrei congratularmi con lei.

Negli ultimi 15 anni della sua esistenza, la nostra associazione BRICS ha creato un’identità speciale e oggi molti paesi in tutto il mondo vogliono aderire alla nostra associazione. Attendo con impazienza le nostre discussioni sui BRICS di domani.

Eccellenza, per quanto riguarda il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, siamo in contatto regolare. Come ho detto prima, crediamo che i problemi debbano essere risolti con mezzi pacifici. Sosteniamo pienamente la rapida instaurazione della pace e della stabilità. In tutti i nostri sforzi, diamo priorità all’umanità e siamo pronti a fornire ogni possibile assistenza in futuro.

Eccellenza, oggi avremo l’opportunità di parlare di tutte queste questioni.

Ancora una volta vorrei ringraziarvi.

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Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75368

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Incontro con la presidente della Nuova Banca di Sviluppo Dilma Rousseff

 

Trascrizione della parte pubblica dell’incontro

Kazan,

Vladimir Putin: Cara signora Rousseff! Cari colleghi!

Siamo molto felici di vedervi.

L’ultima volta che ci siamo incontrati è stato nel giugno di quest’anno a San Pietroburgo, a margine del Forum economico internazionale. Abbiamo discusso questioni relative all’ulteriore lavoro della banca.

E contiamo molto sulla vostra partecipazione attiva, in quanto Paese che detiene la presidenza dei BRICS quest’anno, all’incontro dei leader al vertice dei BRICS a Kazan. Come sapete, sono previsti il ​​vostro incontro con i vertici e la vostra relazione sull’attività della banca.

Benvenuto!

D. Rousseff (tradotto) : Grazie mille, signor Presidente.

È una grande gioia per me essere qui con la leadership della Federazione Russa.

Penso che questo incontro dei BRICS sia molto importante. Al momento, i paesi del Sud del mondo hanno grande bisogno di finanziamenti e le condizioni per ottenerli sono piuttosto complesse.

Come avete già notato, abbiamo effettivamente implementato e stanziato finanziamenti su larga scala per una serie di progetti, ma ciò non è ancora sufficiente rispetto alle esigenze dei paesi del sud del mondo. Ecco perché è molto importante fornire finanziamenti nelle valute nazionali, in formati speciali. E in questo si impegna la Nuova Banca di Sviluppo, per finanziare non solo progetti sovrani, ma anche progetti di iniziativa privata.

Ora vediamo come l’associazione BRICS sta attraversando una delle nuove fasi della sua maturazione. Credo che i BRICS possano includere anche altri paesi del Sud del mondo in modo da poter identificare nuove aree di cooperazione. A questo proposito, sia l’espansione dei BRICS sia la nostra attenzione a garantire i finanziamenti necessari per i progetti nel Sud del mondo sono una priorità.

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Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75367

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Incontro con i rappresentanti dei media dei paesi membri del BRICS

Giro d’orizzonte sui temi del vertice “più grande BRICS”

Vladimir Putin ha risposto alle domande dei leader dei principali media dei paesi BRICS. L’incontro ha avuto luogo in preparazione del vertice di unificazione di Kazan.

18 ottobre 2024 17:50 – Regione di Mosca, Novo-Ogarevo

All’incontro hanno partecipato dirigenti dei media provenienti da Brasile, Egitto, India, Cina, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Etiopia e Sud Africa. Moderatore: Dmitrij Kiselëv, capo del gruppo media Russia Today.

* * *

Vladimir Putin: Cari colleghi, signori, amici!

Sono molto felice di vedervi tutti. La nostra compagnia si amplia, il numero di amici e persone che la pensano allo stesso modo all’interno dell’associazione BRICS è aumentato e l’interesse per le attività dell’associazione è molto grande. Noi, sia io che i miei colleghi, ne abbiamo già parlato più di una volta. E, naturalmente, questo interesse sta crescendo grazie, tra le altre cose, al vostro lavoro e al vostro sostegno, supporto informativo al nostro lavoro con i miei colleghi e amici, i leader degli stati partecipanti, membri dei BRICS.

Il vertice arriverà presto. Alla vigilia del vertice ci sarà anche la visita del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, che letteralmente dopodomani verrà a trovarci. Domenica è prevista una cena informale con lui qui, e una visita il giorno successivo, lunedì. E poi, a partire da martedì, inizieremo a lavorare a Kazan.

È previsto un programma molto ampio. E durante l’anno, durante la nostra presidenza nei BRICS, è stato fatto molto. Probabilmente ci sarà un certo interesse anche per questo. Sarò felice di dirvelo in termini generali. Mi scuso subito, ve lo dirò solo in termini generali, perché c’è un tale volume di informazioni – è impossibile portare con sé tutto questo volume, tenerlo in testa, perché la cooperazione è molto varia, sfaccettata, in tutte le direzioni. E, naturalmente, in ciascuna di queste aree, penso che sarebbe interessante per voi parlare con specialisti che sono impegnati professionalmente in questa o quell’attività.

Spero vivamente che voi, i vostri colleghi e collaboratori abbiate questa opportunità, anche durante il vertice dei BRICS a Kazan.

dirigenti media di Brasile, Egitto, India, Cina, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Etiopia, Sud Africa, Russia

Questo è probabilmente tutto ciò che vorrei dire all’inizio. Per non perdere tempo, vi lascio la parola. Cercherò di rispondere alle vostre domande nella misura in cui comprendo l’uno o l’altro aspetto della nostra odierna conversazione.

Per favore, prego.

D. Kiselëv: Vladimir Vladimirovich, le siamo sinceramente grati che lei ha trovato il tempo per incontrarci nel suo fitto programma.

Fra quattro giorni a Kazan non si terrà solo un vertice, non solo una conferenza stampa su larga scala, ma anche più di due dozzine di incontri bilaterali.

Vladimir Putin: diciassette.

D. Kiselëv: Diciassette – va bene: circa due dozzine di incontri bilaterali.

L’incontro che stiamo tenendo ora è estremamente importante non solo per noi personalmente, ma anche per l’intero pianeta, perché qui sono rappresentati i media, il cui pubblico totale è letteralmente di diversi miliardi di persone. E abbiamo domande, le risposte alle quali trasmetteremo ai nostri spettatori, ascoltatori e lettori.

Voglio porre la prima domanda. Il mondo sta cambiando a una velocità tale che a volte non abbiamo nemmeno il tempo di tenere traccia di quanto sia diventato diverso. Quali sono i segnali di questi cambiamenti e quali opportunità si offrono ai BRICS?

Vladimir Putin: Il segnale più importante è la formazione di nuovi centri di sviluppo. Questo è il segno più importante. E questo sviluppo, secondo gli esperti, di cui mi fido moltissimo e di cui ascolto le opinioni, avverrà oggettivamente soprattutto nei paesi membri del BRICS. Questo è il cosiddetto Sud del mondo, il Sud-Est asiatico, l’Africa.

Ci sarà crescita, una crescita positiva in paesi potenti come Cina e India. Ci sarà una crescita positiva in Russia e Arabia Saudita. Ma i paesi del Sud-Est asiatico e dell’Africa dimostreranno una crescita più rapida. Per diversi motivi.

In primo luogo, il livello di sviluppo di quei paesi in cui sono previste dinamiche positive, ma contenute, ciò è dimostrato innanzitutto dal fatto che questi paesi hanno già raggiunto un certo livello di sviluppo. Secondo. I paesi che ho citato e che registreranno una crescita rapida, hanno ancora un livello di urbanizzazione insufficiente e un tasso di crescita della popolazione elevato. E questi due fattori, senza dubbio, giocheranno nella formazione di nuovi centri di crescita economica, e dietro a ciò nello sviluppo dell’influenza politica.

Per quanto riguarda i paesi BRICS come Cina, India, Brasile e Repubblica del Sud Africa, la crescita del loro potenziale economico sarà ovviamente accompagnata dalla crescita della loro influenza nel mondo. Questa è una cosa del tutto ovvia. Questo è semplicemente un dato oggettivo.

I BRICS, come i miei colleghi, partner e amici hanno detto molte volte, rappresentano il 45% della popolazione del pianeta, il 33% della terra, con un aumento costante del fatturato commerciale e delle quote di commercio mondiale.

dal 1992 e al 2023, la crescita aggregata del PIL globale BRICS è raddoppiata, mentre la crescita dei paesi del G7 è diminuita

Ho appena parlato davanti al BRICS Business Council, davanti agli imprenditori dei nostri paesi, e ho citato le cifre di cui ho già parlato prima. Se si guarda al 1992 e al 2023, la crescita aggregata del PIL globale dei paesi BRICS è raddoppiata, mentre la crescita dei paesi del G7 è diminuita. Secondo questo indicatore, i paesi BRICS sono già in vantaggio rispetto ai paesi del G7, ed entro il 2028, questo è abbastanza ovvio, un “fatto medico”, il divario a favore dei paesi BRICS aumenterà. Questa è già una cosa evidente.

In alcune aree, l’umanità non può esistere senza i paesi BRICS. Intendo mercati alimentari, mercati energetici e così via. Ma nei settori high-tech, in particolare nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e nel suo utilizzo, stiamo sempre più non solo acquisendo competenze, ma diventando anche leader in determinati settori. Pertanto, questo è il cambiamento più importante, visibile, che sta accadendo nel mondo.

Questo è un fatto naturale, non c’è niente di sbagliato. Il mondo è in costante cambiamento e i leader emergono di continuo. Quindi dobbiamo trattare con calma, è un dato di fatto, e costruire relazioni reciproche basate su questo.

i BRICS non sono un’associazione antioccidentale, semplicemente “non sono occidentali”

Cosa distingue i BRICS da tante altre organizzazioni internazionali? I BRICS non sono mai stati costruiti contro nessuno. Il Primo Ministro indiano lo ha detto molto bene; Penso che l’abbia detto di recente. Ha detto che i BRICS non sono un’associazione antioccidentale, semplicemente “non sono occidentali”. Questo è molto importante, ha molto senso, cioè i BRICS non si oppongono a nessuno. Si tratta di un’associazione di Stati che lavorano insieme sulla base di valori comuni, una visione comune di sviluppo e, soprattutto, il principio di tenere conto degli interessi reciproci. Lavoreremo su questa base a Kazan.

D. Kiselëv: Grazie mille, Vladimir Vladimirovich.

I paesi BRICS, infatti, costituiscono il 45% della popolazione mondiale, ma se i BRICS non costituiscono la maggioranza mondiale, certamente la rappresentano, perché molti paesi, anche quelli che non sono membri dei BRICS, sostengono il successo di questa associazione e ne condividono i valori.

Ho il piacere di presentarvi il mio collega cinese, Fan Yun. Fan Yun è il caporedattore della CGTN, vice capo della China Media Corporation, il signor Shen. Diamo il diritto di porre la prima domanda tra i nostri ospiti, tenendo conto del vostro rapporto personale con il presidente Xi Jinping e del rapporto speciale tra Russia e Cina. Allora andiamo in senso orario.

Per favore, signor Fan.

Fan Yun (tradotto) : Caro signor Presidente!

Sono molto lieto di rappresentare i media cinesi a questo incontro.

Il vertice BRICS di Kazan è il primo vertice dopo l’espansione dell’organizzazione, quindi gli prestiamo molta attenzione. Il ruolo crescente degli stati BRICS e l’espansione dell’organizzazione: come pensa che ciò influenzerà il peso dell’organizzazione?

Lei ha già detto che il PIL dei membri dell’organizzazione rappresenta oltre il 33%. In che modo ciò contribuirà allo sviluppo del mondo intero?

Vladimir Putin: Ora i BRICS sono composti da dieci paesi. Ognuno di questi paesi è di interesse e valore per la comunità mondiale e, naturalmente, per un’associazione come BRICS. Ognuno di questi paesi ha la propria cultura, la propria storia, ha i propri vantaggi nella divisione globale del lavoro e l’interazione con questi paesi interessa tutti i partecipanti all’associazione BRICS.

Naturalmente, quando appaiono nuovi attori, compaiono nuovi partecipanti, e i partecipanti a pieno titolo a qualsiasi organizzazione internazionale portano qualcosa di proprio. È molto importante qui che, da un lato, si tenga conto dei principi su cui sono stati creati i BRICS, e sono stati creati da tre paesi. Il primo passo è stato fatto da Russia, India e Cina, lo abbiamo fatto insieme, il RIC è stato creato contemporaneamente – Russia, India, Cina – a San Pietroburgo. Poi tutto ha cominciato ad espandersi. Ma, d’altro canto, tutti i membri dell’organizzazione devono rispettare gli interessi dei nuovi paesi partecipanti.

Durante quest’anno abbiamo fatto tutto ciò che dipendeva dalla Russia per integrare gradualmente e con calma tutti i nostri nuovi membri nel lavoro dell’organizzazione. Dopotutto, abbiamo pianificato 250 organizzazioni diverse, una grande varietà di eventi e in aree diverse; si sono già svolti 200 eventi.

Non è un caso che abbiamo accettato nuovi membri. Erano paesi, persone che conoscevamo molto bene, con le quali avevamo lavorato a lungo in vari ambiti. Ma ora, quando abbiamo iniziato a lavorare insieme all’interno di un’unica organizzazione, abbiamo fornito piattaforme per lo scambio di opinioni e per la ricerca di possibili progetti comuni, e in una varietà di settori. E questo riguarda l’interazione economica, ma non solo. Prestiamo grande attenzione allo sviluppo dei legami interpersonali e umanitari nel campo della cultura, della cinematografia, degli scambi giovanili e così via.

Abbiamo lavorato duro su tutte queste linee quasi durante tutto l’anno. E la pratica dimostra che siamo sulla strada giusta; la pratica dimostra che abbiamo fatto un passo buono e giusto in termini di espansione. Sono convinto che questo, senza alcun dubbio, aumenterà – e lo stiamo già vedendo – l’interesse per l’organizzazione, l’influenza nel mondo e l’autorevolezza.

Lei sa bene, dietro ciascuno di questi nuovi paesi membri ci sono alcuni dei loro più stretti alleati in una direzione o nell’altra. E quando un paese si unisce all’associazione, anche tutti i paesi che collaborano strettamente con i nuovi paesi membri dell’organizzazione guardano attentamente ciò che accade lì, mostrano interesse a lavorare insieme.

30 paesi oggi hanno espresso il desiderio di collaborare con i BRICS, di unirsi alle attività

L’ho già detto più di una volta: 30 paesi oggi hanno espresso il desiderio di collaborare con i BRICS, di unirsi in un modo o nell’altro alle attività dell’organizzazione. Questo è l’effetto visibile dell’adesione. Immediatamente dopo questa ondata, cresce quella successiva. Ma qui dobbiamo, insieme a tutti i membri dell’organizzazione, esaminare attentamente come affrontare l’espansione.

Assolutamente: non alieneremo nessuno. Assolutamente: le porte sono aperte. Come organizzare questo lavoro: io e i miei colleghi, i miei amici a Kazan, quando ci incontreremo, parleremo di tutto.

D. Kiselëv: Ebbene, qui abbiamo la maggioranza mondiale.

Sono lieto di dare la parola al mio collega di Sky News Arabia. Nadeem Koteich è uno dei giornalisti più famosi del mondo arabo, autore e conduttore del programma settimanale “Tonight with Nadeem”, ovvero siamo colleghi assoluti.

Per favore, Nadeem, la sua domanda.

N. Koteich (tradotto) : Signor Presidente, grazie mille per l’opportunità di incontrarci.

Rappresento il canale Sky News Arabia. Prima di iniziare, voglio dire che il suo team ha fatto un ottimo lavoro nell’organizzare l’incontro. Siamo lieti di poter comunicare apertamente con lei, anche se non conosciamo il russo.

Voglio dire che non abbiamo formulato esattamente le domande, voglio che tutti lo capiscano e lo sappiano.

Signor Presidente, lei ha ripetutamente affermato che è necessario rimodellare l’ordine mondiale. Potrebbe non essere una questione facile. Comprendiamo che la Cina e gli Stati Uniti influenzino tutto ciò. Come vede la Russia questo processo? La Russia si sente in una certa misura come un partner junior alla luce dei vari eventi che stanno accadendo tra Cina e Stati Uniti?

secondo le statistiche cinesi, il fatturato tra i nostri paesi ammonta già a circa 240 miliardi di dollari

Vladimir Putin: Abbiamo un rapporto unico con la Cina, è vero. Sono molto fiduciosi. E il volume dei legami commerciali ed economici sta crescendo rapidamente. Secondo le nostre statistiche, tra 226 e 228 miliardi; secondo le statistiche cinesi, il fatturato tra i nostri paesi ammonta già a circa 240 miliardi di dollari. Questo parla da solo.

L’ho già detto molte volte, ma voglio sottolineare ancora una volta che l’interazione russo-cinese sulla scena internazionale è, ovviamente, uno dei fattori chiave della stabilità strategica nel mondo. Questo mi sembra un fatto ovvio e questa posizione è condivisa da molti.

Le relazioni con la Repubblica popolare cinese sono costruite su base paritaria, tenendo conto degli interessi reciproci. Questa non è una frase vuota e un cliché, è davvero così. Ci ascoltiamo a vicenda. Cinque o sette anni fa, io e la leadership cinese, a livello di leadership politica di alto livello, con il mio amico presidente Xi Jinping, abbiamo parlato molte volte del fatto che dobbiamo migliorare la bilancia commerciale e pensare a cosa possiamo fare per garantire che i prodotti industriali russi raggiungano maggiori volumi sul mercato cinese e nel settore agricolo. La parte cinese ha posto per noi domande rilevanti anche sull’energia e in altri settori sulla cooperazione spaziale.

Come sa, lavoriamo su tutto, ci ascoltiamo a vicenda. Se ora osserviamo la struttura della bilancia commerciale, lì c’è una risposta a tutte queste domande. Non ci limitiamo a parlare, facciamo, e non è questione di senior o junior. Lavoriamo solo nell’interesse reciproco, e funziona. Questa è la prima cosa.

Veniamo ora al rapporto tra Cina e Stati Uniti. Non ci immischiamo in queste questioni, così come non ci immischiamo nelle relazioni tra – i nostri colleghi sono seduti qui capiranno immediatamente di cosa stiamo parlando – l’Etiopia, diciamo, e l’Egitto. Capisce di cosa sto parlando? Non ci immischiamo, vede? Se sorgono difficoltà e almeno qualcosa dipende da noi, siamo pronti a offrire i nostri servigi per risolvere questi problemi, se si presentano, e se i partecipanti al processo in questione sono interessati a una sorta di nostra partecipazione.

La più grande economia del mondo oggi in termini di parità di potere d’acquisto – non pro capite, ma in termini di parità di potere d’acquisto – è la Cina. Sono statistiche, vede? Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti. Sì, pro capite, ovviamente, negli Stati Uniti c’è molto di più. Consideriamo quindi la popolazione della Cina – 1,5 miliardi o 1,3 – e la popolazione degli Stati Uniti. La dimensione dell’economia è diventata più grande.

Al secondo posto ci sono gli USA, al terzo l’India, al quarto posto c’è la Federazione Russa

Al secondo posto ci sono gli Stati Uniti, al terzo l’India, a proposito, al quarto posto c’è la Federazione Russa, siamo leggermente davanti al Giappone. La Cina è il nostro partner commerciale ed economico numero uno. La quota della Russia sta crescendo e ora è la quarta nel fatturato commerciale della Cina; questo è importante per tutti.

Misuriamo ogni passo con attenzione. I partner cinesi sono lieti di acquistare risorse energetiche russe. La fonte più affidabile è la Russia. Abbiamo un confine comune, che non è soggetto ad alcuna fluttuazione dal punto di vista della politica mondiale. A proposito, non c’è bisogno di spostare nulla via mare o via oceano: l’intero confine è comune, e basta, e le risorse energetiche in Russia sono semplicemente illimitate.

Anche i tradizionali alleati degli Stati Uniti stanno riducendo le loro riserve in dollari

Se guardiamo al rapporto tra Cina e Stati Uniti, vede, qui credo che gli Stati Uniti debbano pensarci. Hanno rovinato le relazioni con la Russia, impongono sanzioni costanti e questo ha un impatto negativo su loro stessi. In definitiva, ciò si riflette su di loro, compreso il dollaro. Il mondo intero si chiede se valga la pena di utilizzare il dollaro quando gli Stati Uniti, per ragioni politiche, limitano l’uso del dollaro come unità di conto internazionale universale. Tutti ci stanno pensando e il volume di utilizzo del dollaro sta rallentando ma leggermente sia nei pagamenti sia nelle riserve. Anche i tradizionali alleati degli Stati Uniti stanno riducendo le loro riserve in dollari.

E cosa sta succedendo con la Cina? Anche lì una sanzione dopo l’altra. E questo non è collegato alla politica, è collegato alla crescita dell’economia cinese e al tentativo di rallentare questa crescita con l’aiuto di varie sanzioni, motivate politicamente.

il tentativo di frenare lo sviluppo della Cina ha un impatto negativo sull’economia degli stessi USA

Sapete cosa voglio dirvi? Gli Stati Uniti sono in ritardo di 15 anni. Non saranno in grado di fermare lo sviluppo della Cina. È impossibile farlo, proprio come è impossibile dire al sole “non sorgere”, sorgerà comunque. Ci sono processi oggettivi di sviluppo economico, e sono collegati a un milione di fattori. E questo tentativo di frenare lo sviluppo della Cina ha un impatto negativo sull’economia degli Stati Uniti stessi. Rendono la produzione di un certo numero di loro beni non competitiva, e se continuano su questa strada, renderanno alcuni settori dell’economia completamente non competitivi.

È così che si è sviluppata la cooperazione negli ultimi decenni tra le economie di Cina e Stati Uniti, è interconnessa. Tutti lo capiscono. Ma le azioni, che stiamo vedendo oggi dagli Stati Uniti, mi sembrano controproducenti.

Questo è anche collegato alla politica di sicurezza. Queste provocazioni costanti collegate a Taiwan: perché? Mi chiedo spesso quando vedo alcune azioni provocatorie in una o nell’altra regione del mondo: perché lo stanno facendo? Non capisco. Infatti, la NATO e gli europei vengono trascinati in Asia, attraverso la NATO. E nessuno vuole chiedere agli europei se intendono rovinare i loro rapporti con la Cina, per essere coinvolti lì attraverso la struttura della NATO, in Asia, e lì creare una situazione che causerà preoccupazione tra i paesi della regione, inclusa la Cina? Vi assicuro, so che non lo vogliono. Tuttavia, vengono trascinati lì, come con un lazo, come cagnolini, da uno zio grande, e basta. Stanno attivando i loro alleati: Giappone, Australia, Nuova Zelanda, creando ulteriori punti di tensione, spostando armi piuttosto serie che minacciano i paesi della regione, tra cui Cina e Russia.

Lo stiamo osservando da vicino. Naturalmente non interferiamo. Lo stesso che in altri casi ho già detto, tra Etiopia ed Egitto. Ma ovviamente partiamo dal fatto che la Cina è il nostro partner strategico e alleato.

D. Kiselëv: Grazie.

Ma la forza dei BRICS è che non ci sono senior e junior e nessuno interferisce nelle relazioni degli altri paesi. In effetti, questa è una qualità molto importante e un tono importante all’interno di questa associazione.

Vladimir Vladimirovich, vorrei presentarvi il famoso editorialista di politica araba internazionale, che rappresenta il quotidiano Arab News, Faizal Abbas.

Per favore, Faizal.

F. Abbas: Sua Eccellenza Presidente!

Mi permetta di ringraziare per l’opportunità di comunicare con lei su varie questioni che sono molto importanti sulla scena internazionale.

La mia domanda. Come noto, l’Arabia Saudita è stata invitata nei BRICS e il Ministro degli Affari Esteri parteciperà al vertice di Kazan. Come sa, signor Presidente, il principe ereditario è impegnato dallo scorso ottobre a risolvere i problemi in Medio Oriente e a risolvere il problema dei due Stati in Palestina. Mosca ha sempre sostenuto questa decisione, una soluzione a due Stati.

Il Segretario generale delle Nazioni Unite parteciperà al vertice dei BRICS? Cosa possiamo aspettarci come risultato per esercitare pressione, per attuare la fine dello spargimento di sangue che sta avvenendo oggi in Medio Oriente, dato che c’è pieno accordo tra tutti i membri dei BRICS sulla necessità di attuare una soluzione a due stati per il problema palestinese?

D. Kiselëv: I media dell’Arabia Saudita sono rappresentati da Faizal Abbas.

Vladimir Putin: Capisco.

Ora, quando ha parlato di cessate il fuoco, intendeva principalmente la Striscia di Gaza? Ho capito bene?

F. Abbas: Sì.

ho invitato anche il Presidente della Palestina a partecipare ai nostri eventi

Vladimir Putin: La nostra posizione è molto nota. Difficilmente posso aggiungere qualcosa di nuovo qui. Siamo sempre partiti dal fatto che la risoluzione del Consiglio di Sicurezza, la decisione del Consiglio di Sicurezza sulla formazione di due Stati – Israele e lo Stato palestinese – deve essere attuata. Questa è la radice di tutti i problemi e sono sicuro che ne dovremo parlare al vertice dei BRICS. A proposito, ho invitato anche il Presidente della Palestina a partecipare ai nostri eventi e ci sarà l’opportunità di ascoltare le sue valutazioni.

Sapete, ho avuto molte conversazioni su questo argomento con la leadership israeliana, con la leadership dell’Arabia Saudita e con la leadership palestinese. A mio avviso è impossibile, come ho detto ai nostri partner in Israele, risolvere il problema palestinese esclusivamente sulla base di questioni legate all’economia. So che la leadership israeliana, sia quella attuale che la precedente, è dell’opinione che sia sufficiente soddisfare alcuni interessi fondamentali e basilari dei palestinesi che vivono in questi territori, e la questione sarà chiusa.

Mi sembra che oltre alla natura puramente materiale, ci siano anche questioni legate alla sfera spirituale, alla storia, alle aspirazioni di questa o quella gente che vive in determinati territori. Qui la questione è molto più profonda e complessa: occorre innanzitutto lavorare in questo ambito.

In secondo luogo, dobbiamo lavorare nel quadro di un ampio consenso. Qui non voglio dare la colpa di tutto agli Stati Uniti, ma non avrebbero dovuto distruggere i “Quattro” [Egitto, Giordania, Siria, Iraq; 1967 – ndr Trancemedia.eu]. Non voglio punzecchiarli tutto il tempo e dire che sono da biasimare per tutti i guai. Forse questo non è vero, ovvio. Ma non avrebbero dovuto distruggere i “Quattro”. I “Quattro” funzionavano, era più facile coordinare tutte le posizioni. Ma quando hanno monopolizzato questo lavoro, si sono assunti tutta la responsabilità e alla fine non ha funzionato, hanno fallito.

I Palestinesi non se ne andranno da lì, dobbiamo proprio capirlo

Penso dovremmo tornare indietro. Forse potremmo ampliare questo “quattro”, parlare di come ripristinare i territori, di come riportare indietro chi li ha abbandonati. I Palestinesi non se ne andranno da lì, dobbiamo proprio capirlo. Questa è la prima cosa.

In secondo luogo, più aumentano i problemi umanitari, più le persone vorranno difendere i propri interessi. A proposito, molti in Israele lo capiscono, e il punto di vista che sto esprimendo ora è condiviso anche da molti in Israele.

Ho avuto e ho ancora l’opportunità di ricevere informazioni da persone che sostengono questo punto di vista in Israele. Siamo ancora in contatto con Israele e, ovviamente, con la Palestina. Abbiamo una posizione tradizionale fin dai tempi dell’Unione Sovietica, secondo la quale, lo ripeto ancora una volta, la via principale per risolvere il problema palestinese è la creazione di uno Stato palestinese a pieno titolo.

D. Kiselëv: Grazie mille.

Il presidente del gruppo di società Sekunjalo è il dottor Iqbal Surve, uno dei leader più influenti dell’Africa. Il suo conglomerato comprende il gruppo Independent Media e l’African News Agency.

Il dottor Iqbal Surve ha lavorato con il presidente Mandela ed è un profondo sostenitore dei BRICS.

Per favore, Iqbal, Sud Africa.

I. Surve (tradotto) : Sua Eccellenza Signor Presidente!

Innanzitutto congratulazioni per aver ospitato il vertice. È un grande onore e gioia per me che siamo qui riuniti oggi.

Signor Presidente, lei è uno dei pionieri dei BRICS, ha giustamente notato che [la Russia] faceva parte di questa associazione fin dall’inizio. Inoltre, ha visto come si sono sviluppati i BRICS: da BRIC a BRICS – è stato incluso il Sud Africa, ora nuovi paesi si sono uniti all’associazione.

Signor Presidente, ho presieduto il Business Council dei BRICS e ho avuto l’opportunità di incontrarla mentre occupavo questo incarico. Sono un forte sostenitore dei BRICS, ma ho la sensazione che ci stiamo muovendo troppo lentamente. E c’è la sensazione che potremmo perdere un’importante opportunità per garantire che i BRICS diventino il gruppo leader a livello mondiale.

I BRICS sono un’associazione molto importante in questo momento di svolta nella storia del mondo. È molto importante che si raggiunga il Sud del mondo e, come ha detto Kiselëv, la maggioranza mondiale, e che la Federazione Russa svolga qui un ruolo importante.

La mia domanda è rivolta direttamente a lei. Come potete voi, Russia presidenza dei BRICS, accelerare i meccanismi affinché i BRICS svolgano un ruolo più importante sia economicamente che nei sistemi di accordi reciproci e, cosa ancora più rilevante a mio avviso, anche politicamente?

Grazie, signor Presidente.

Vladimir Putin: Per quanto riguarda il sistema politico, il suo collega qui [di Sky News Arabia – v. sopra, ndr Trancemedia.eu] e io ci eravamo già in un certo senso allontanati, ma poiché lei ci è ritornato, tornerò alla parte iniziale della sua domanda. Ha detto che eccoci qui, dichiariamo e ci sforziamo di ristrutturare l’ordine mondiale. In realtà non ci sforziamo. Questo accade naturalmente. Stiamo semplicemente dicendo che questo è un processo inevitabile e dobbiamo rispondere di conseguenza.

Dopotutto, questi nuovi centri di forza che stanno emergendo non sono sorti perché i paesi occidentali hanno portato alla crisi ucraina, e tutto ha portato allo stato in cui si trova ora. Vi ricordo ancora una volta: nel 2014, i paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno organizzato o, se non organizzato, hanno sostenuto un colpo di stato. Questo ha dato il via all’intera crisi e poi la NATO è stata spinta lì per molti anni. È lì che è iniziata l’intera crisi. E la guerra è iniziata nel 2014, perché le persone che non erano d’accordo con il colpo di Stato hanno iniziato a compiere azioni armate contro di loro, con l’uso di forze armate. Quindi la guerra è iniziata nel 2014.

contribuire in modo che non porti alla distruzione, ma che tutto si costruisca con calma in un nuovo formato in crescita

Ma i cambiamenti nel mondo hanno iniziato a verificarsi prima e su vasta scala. Questo è ciò che chiamiamo la creazione di un mondo multipolare. E noi non facciamo altro che partire dal fatto che questo sta accadendo, contribuiamo e cerchiamo di contribuire in modo tale che non porti alla distruzione, ma, al contrario, che tutto si costruisca con calma in un nuovo formato in crescita.

Lei dice che dobbiamo essere più proattivi. Come essere più attivi? A nostro avviso, qui il clamore è inappropriato. Agiamo progressivamente, passo dopo passo, passo dopo passo.

non è crollato nulla. Si sta sviluppando su nuova base

Per quanto riguarda la finanza: sì, non abbiamo rifiutato, ad esempio, il dollaro come valuta universale, ci è stato negato il suo utilizzo. Ma ora il 95% di tutto il commercio estero russo viene effettuato con i nostri partner nelle valute nazionali. Capisce, l’hanno fatto con le proprie mani. E allora? Sì, sì, sì. Pensavano che tutto sarebbe crollato. No, non è crollato nulla. Si sta sviluppando su una nuova base.

Nel nostro commercio con la Cina, il 95% avviene in rubli e yuan. A proposito, utilizziamo lo yuan anche negli accordi con paesi terzi, il che aiuta a rafforzare lo yuan come unità monetaria internazionale. Non perché la Cina voglia fare del male a qualcuno, no, non fa niente di male a nessuno, è semplicemente così che sono la situazione e le circostanze.

Questa è la prima cosa: i pagamenti nelle valute nazionali.

Abbiamo creato una banca, diretta da Madame Rousseff. C’è ancora molto da fare: bisogna lavorare sul capitale, bisogna aumentare il capitale, non elenco tutto. La signora Rousseff e io ci siamo incontrati più volte; lei è una brava specialista e capisce tutto. Dobbiamo parlare di come creare una piattaforma assicurativa adeguata, un pool di valute di riserva. Tutto questo va gradualmente rafforzato affinché queste non siano dichiarazioni, ma veri e propri strumenti di lavoro. Questo è ciò che accade.

Adesso vogliamo offrire ai nostri colleghi – non entro ancora nei dettagli – un rapporto abbastanza serio. Una questione seria è la questione dell’utilizzo delle valute digitali nei processi di investimento, e non solo nei paesi membri del BRICS, ma da parte dei paesi membri del BRICS nell’interesse di altre economie in via di sviluppo che hanno buone prospettive di sviluppo, come ho già detto.

Inoltre, possiamo creare uno strumento che sarà praticamente non inflazionistico e sarà sotto il controllo delle istituzioni BRICS competenti. Questo potrebbe essere un altro passo molto interessante e positivo nello sviluppo del Sud del mondo con la nostra partecipazione attiva e diretta. Ne parleremo adesso, non solo adesso, ma ne parlerò con i miei colleghi.

Stiamo già consultando gli amici cinesi e indiani, abbiamo appena consultato i brasiliani e parleremo sicuramente con il Sud Africa. Lo faremo con tutti, lo facciamo. Andremo avanti gradualmente.

Però mi sembra che questo non basti. Per lavorare efficacemente nella sfera economica, è necessario riunire le persone. Nel nostro Paese tutti i valori tradizionali della cultura cinese, della cultura cristiana e della cultura islamica, infatti, se letti e tradotti da una lingua all’altra, sono la stessa cosa. Sono tutti molto vicini o, come dicono i diplomatici, coincidono completamente.

Abbiamo bisogno che le persone se ne rendano conto e lo capiscano. Non ci sono nemici, ci sono solo amici e persone che la pensano allo stesso modo. E quindi stiamo sviluppando un programma corrispondente nel campo dei musei e del teatro. Ora, quest’anno, su iniziativa della Russia, è stata creata un’unica piattaforma nel campo dell’arte della danza popolare, della cinematografia, del teatro e delle attività espositive. Tutto ciò crea una base forte, robusta – dovrebbe creare e, ne sono sicuro, creerà – una buona base per riunire le persone.

Io e i miei colleghi organizziamo costantemente anni tematici: l’Anno della Cultura, l’Anno degli Scambi Giovanili, l’Anno del Teatro e chi più ne ha più ne metta. Ciò unisce le persone, crea numerosi contatti e aumenta le opportunità. Aumenta la fiducia reciproca, che è la cosa più importante. Aumentare la fiducia è una base necessaria per la cooperazione nella sfera economica e della sicurezza.

Pertanto non avremo fretta, ma ci muoveremo, ci muoveremo il più velocemente possibile. Anche qui non si può perdere il passo, su questo sono d’accordo, ha ragione.

D. Kiselëv: Grazie.

In concreto si tratta della creazione di un mercato culturale comune dei paesi BRICS, che favorirà anche la cooperazione nel campo della sicurezza economica.

Il prossimo è l’ospite indiano, Vladimir Vladimirovich. Questa è l’influente agenzia di stampa PTI. Sudhakar Nair lavora per PTI da 45 anni, passando da corrispondente a redattore esecutivo, lavorando in Germania e nel pool del premier.

Per favore, Sudhakar.

S. Nair (tradotto) : Grazie mille.

Signor Presidente, sono in visita a Mosca per la sesta volta e mi occupo dei negoziati tra i leader di Russia e India. Volevo porre una domanda molto rilevante che riguarda i paesi BRICS, la loro cooperazione e il cinema.

L’India ha un’industria cinematografica molto ben sviluppata. Quelli che hanno 40, 50 anni e così via si ricordano del cinema indiano. La Russia darà ai produttori cinematografici dei paesi BRICS l’opportunità di fare film, aprire il mercato e fornire incentivi?

V. Putin: Sa, se guarda a tutti i paesi BRICS, allora, probabilmente, in Russia il cinema indiano è popolare come in nessun altro paese BRICS. Abbiamo anche un canale, credo, un canale televisivo dedicato, che trasmette cinema indiano giorno e notte. Pertanto, la questione dell’interesse per il cinema indiano è molto importante per noi, in primis.

festival cinema BRICS

In secondo luogo, ai festival cinematografici di Mosca… Sì, organizziamo festival cinematografici BRICS. E quest’anno al Festival del cinema di Mosca sono stati presentati film provenienti da quasi tutti i paesi BRICS. A mio parere, ha vinto il lavoro dei registi dell’Arabia Saudita e dell’Egitto. E lì c’è un paese terzo, non ricordo, penso che sia la Giordania, sì. Arabia Saudita, Egitto, Giordania. Ha vinto il film di tre registi provenienti da questi paesi.

Per quanto riguarda l’aspetto economico, i prodotti cinematografici fanno parte, come ogni altro prodotto, del mercato, che deve essere regolato di conseguenza. In India sono state prese molte decisioni per proteggere il proprio mercato, e questo vale non solo per la cinematografia, ma anche per il mercato automobilistico e altre aree di attività. Ma siamo sicuri che se i nostri amici indiani hanno un tale interesse, allora troveremo senza dubbio un linguaggio comune per promuovere i prodotti dei registi indiani sul mercato russo.

E posso dire che questo prodotto è richiesto sul mercato nel senso ampio del termine, almeno in Russia. Penso che questo, insieme ai prodotti farmaceutici indiani, sarà un buon affare. Sarò pronto a parlare con il nostro amico, il Primo Ministro indiano, quando arriverà a Kazan, se solleverà la questione. Siamo sicuri che saremo d’accordo al cento per cento. Non vedo alcuna difficoltà qui.

D. Kiselëv: Grazie, Vladimir Vladimirovich.

Naturalmente, mi piacerebbe vedere non solo il cinema indiano, ma mi piacerebbe vedere un film con la partecipazione di attori dei paesi BRICS, che rappresentano le loro diverse culture.

Vladimir Putin: Raj Kapoor.

(Risata.)

D. Kiselëv: Sì, ma in modo che ci sia un indiano, un cinese, un etiope e così via.

V. Putin: Sa, abbiamo parlato con i colleghi, con i leader dei paesi BRICS dell’organizzazione di festival di arte teatrale, questo viene ora realizzato. Secondo me abbiamo creato un’accademia cinematografica comune. Seguiremo sicuramente questa strada.

Hanno parlato della necessità di creare un festival di musica pop e così via. Non c’è fine al lavoro qui, come diciamo, c’è sempre qualcosa su cui lavorare. Questo lavoro è molto interessante. E naturalmente anche i rappresentanti della stampa saranno interessati a coprire l’argomento e a partecipare a questo lavoro comune.

D. Kiselëv: Sì.

In Unione Sovietica, ad esempio, c’è stata un’esperienza come “Mimino”. Caucasici, russi o ucraini hanno partecipato a film di guerra come attori che rappresentavano culture diverse o simili. Anche questa è una direzione interessante.

L’ospite dall’Etiopia è l’amministratore delegato della società di media FANA Broadcasting. È la più grande società di media dell’Etiopia e trasmette in nove lingue.

Admas Damtew Belete, per favore.

A. Belete (tradotto) : Eccellenza Signor Presidente, la ringrazio molto per l’opportunità di partecipare all’intervista.

Domanda: come possiamo garantire che i nostri progetti infrastrutturali, tecnologici ed educativi portino un reale valore aggiunto e siano commercializzati?

Vladimir Putin: Scusi, in quale ambito?

A. Belete: Come possiamo garantire la monetizzazione dei progetti di cooperazione nella costruzione di infrastrutture, nel campo tecnologico e nel campo dell’istruzione?

Vladimir Putin: Per quanto riguarda il campo dell’istruzione, cominciamo da questo: abbiamo tradizionalmente legami molto buoni e positivi e un’ottima esperienza nella formazione del personale per l’Africa. Questo avviene da decenni, fin dai tempi dell’Unione Sovietica.

Migliaia di persone provenienti dall’Africa hanno ricevuto un’istruzione da noi, molti di loro oggi occupano posizioni importanti nei loro paesi, avendo ricevuto un’istruzione in Russia, il che ci rende molto felici. Perché all’ultimo vertice Russia-Africa a San Pietroburgo abbiamo visto immagini che, credo, hanno fatto piacere a milioni di cittadini russi, perché i nostri media, la televisione e internet hanno mostrato come gli odierni funzionari pubblici di alcuni paesi africani cantano canzoni russe, e cantano in un russo piuttosto buono. Naturalmente, questo è un potenziale molto forte per l’interazione e la cooperazione: l’istruzione ricevuta in uno o nell’altro paese nella lingua, soprattutto nella lingua del paese ospitante. Continuiamo questa pratica, ora temo di sbagliare i numeri, ma in quasi tutti i paesi africani, quindi sicuramente in molti. Ciò vale anche per l’Etiopia.

La seconda domanda o la seconda parte della sua domanda – l’ha posta come prima – non è meno importante, si tratta delle infrastrutture. Abbiamo molti progetti in questo settore, nello sviluppo delle infrastrutture. Il più famoso, significativo e di carattere globale è il progetto Nord-Sud, già noto a molti colleghi interessati. Questa è una linea ferroviaria dal Mar Baltico al Golfo Persico. Lo facciamo con molti dei nostri partner che mostrano interesse e sono pronti a partecipare al finanziamento di questo progetto.

La seconda rotta molto ampia è la Rotta del Mare del Nord, lungo l’Oceano Artico. Facciamo molto qui. Si tratta di un percorso globale, e molti paesi membri del BRICS stanno mostrando grande, grande interesse per esso, perché se implementato – e lo stiamo implementando da noi – fornisce enormi vantaggi economici. Facciamo molto, è un lavoro pratico.

Stiamo costruendo una flotta di rompighiaccio unica al mondo. Una flotta di rompighiaccio nucleare semplicemente non esiste, ad esempio, nel mondo, ad eccezione della Russia. Abbiamo 7 rompighiaccio nucleari, 34 rompighiaccio diesel e sono di altissima classe, sono potenti e moderne.

Stiamo anche costruendo la rompighiaccio “Leader”, come la chiamiamo noi, che taglierà il ghiaccio di qualsiasi spessore, qualsiasi ghiaccio, e lavorerà tutto l’anno. In effetti, per scortare le navi ci vogliono sino a 9 mesi, credo, quindi si tratta di un grande progetto molto interessante.

Per quanto riguarda l’Etiopia, abbiamo relazioni tradizionali profonde e legami spirituali e umani molto buoni; molte delle nostre aziende sono interessate a lavorare nel mercato etiope. Si tratta di società energetiche, di società di ingegneria. Mi piacerebbe molto che tutti i piani di cui abbiamo parlato io e il Primo Ministro venissero realizzati. Da parte nostra, faremo di tutto per questo.

D. Kiselëv: Romperemo il ghiaccio di qualsiasi spessore.

Vladimir Putin: Vede, per l’Etiopia forse la cosa non è così interessante al momento. Ma per paesi come l’India, la Cina e molti paesi di altre regioni del mondo, è di enorme interesse economico. Ed è per questo che ne stiamo discutendo sia all’interno dei BRICS che su base bilaterale, e siamo pronti per un lavoro di questo tipo con i nostri partner BRICS.

D. Kiselëv: Principale agenzia di stampa egiziana MENA, Salakheldin Maghauri.

Per favore.

S. Maghauri (tradotto) : Signor Presidente, il mio nome è Salakheldin Maghauri. Rappresento l’agenzia di stampa MENA dall’Egitto. Grazie mille per l’invito a questo incontro.

Naturalmente sappiamo che la posizione della Federazione Russa sui molteplici temi all’ordine del giorno è giusta e tiene conto degli interessi di tutti. La Russia cerca la cooperazione, non l’interferenza negli affari degli altri. In particolare, nel quadro dei BRICS, vediamo che la Russia sostiene le aspirazioni di vari paesi che lottano per aderirvi.

Comprendiamo che il vertice si svolge in tempi turbolenti, con molte sfide e minacce che vediamo oggi a livello globale. Vorrei sentire la vostra visione della futura cooperazione tra i membri del gruppo BRICS e le modalità per espandere questo gruppo, in particolare, sotto l’aspetto economico.

moneta comune?

Di particolare interesse è la moneta comune dei BRICS, che potrebbe contribuire allo sviluppo della cooperazione economica e rafforzare, tra le altre cose, le valute nazionali.

Quali sono i passi a lungo termine in questo senso?

Vladimir Putin: Per quanto riguarda la moneta unica BRICS, al momento non stiamo considerando questo problema. Non è ancora maturato. Dobbiamo stare molto attenti. Qui bisogna agire gradualmente, senza fretta.

Stiamo attualmente esplorando la possibilità di espandere l’uso delle valute nazionali e di creare strumenti che rendano sicuro tale lavoro. Come ho già accennato e detto, stiamo ora valutando la possibilità di utilizzare strumenti elettronici. È necessario – e questo lavoro è in corso – stabilire relazioni tra le banche centrali e garantire uno scambio affidabile di informazioni finanziarie, che sia indipendente da quegli strumenti internazionali per lo scambio di informazioni finanziarie ove si introducono determinate restrizioni per ragioni politiche, violando i principi dell’economia globale. Amplieremo il funzionamento del pool valutario e rafforzeremo la Nuova Banca BRICS. Seguiremo queste indicazioni.

Per poter parlare di creazione di una moneta unica è necessario un alto grado di integrazione delle economie. E non solo, è necessario non solo avere un alto grado di integrazione delle economie, ma anche raggiungere qualità e volume comparabili. Ebbene, il volume è impossibile, intendo la popolazione e le economie stesse. Ma le economie nella loro struttura ed efficienza dovrebbero essere approssimativamente uguali. Altrimenti ci troveremo di fronte a problemi ancora più grandi di quelli sorti, ad esempio, nell’Unione Europea, quando è stata introdotta la moneta unica per quei paesi i cui livelli economici non erano comparabili, non erano equivalenti. Quindi si tratta di una prospettiva lontana, ma teoricamente può esserlo, se ne potrà parlare in futuro.

Ora per quanto riguarda l’espansione. Ora è passata un’ondata di espansione, l’espansione dei BRICS. E, naturalmente, non è un caso che i nostri colleghi qui abbiano posto domande: cosa stiamo facendo per adattare i nuovi membri dell’organizzazione a lavorare insieme? Anche questo richiede del tempo, nonostante abbiamo lavorato e interagito insieme per molto tempo, dobbiamo ancora lavorare nell’ambito di un’unica organizzazione.

Come ho già detto, l’interesse per il lavoro dei BRICS e la partecipazione ai lavori stanno crescendo: 30 stati hanno dichiarato il loro desiderio di lavorare con i BRICS. Pertanto, insieme ai nostri colleghi – e ne parlerò con i nostri amici a Kazan, con i leader dei paesi BRICS – stiamo sviluppando una categoria come paesi partner BRICS, e il primo passo sarà costruire questo. Per noi, per la Russia, questi sono principalmente i paesi della CSI [paesi ex-URSS, ndr], i paesi dell’Unione economica eurasiatica (Bielorussia, Kazakistan, Russia, Armenia), ma saremo lieti di invitare anche persone provenienti da altre regioni a lavorare con questi paesi. Questo è il primo punto.

Secondo. Naturalmente qui è necessario il consenso e agiremo con attenzione a questo riguardo, guidati da due principi: il primo è il multilateralismo e il secondo è l’efficacia dell’organizzazione. Cioè, aumentando il numero dei membri dell’organizzazione, non dovremmo minimizzare l’efficienza della struttura stessa. Pertanto, guidati da queste considerazioni, agiremo.

La prima domanda, scusatemi, era: cosa? Sono due. È tutto o qualcos’altro che hai chiesto? Espansione, moneta unica?

D. Kiselëv: Sì, prospettive. Ma una precisazione, Vladimir Vladimirovich…

S. Magauri: Quali sono secondo lei le prospettive e il futuro del gruppo BRICS?

V. Putin: Ho già detto che si stanno formando nuovi centri di sviluppo, nuovi centri di forza e tutti sono praticamente rappresentati nei BRICS. In questo senso, ovviamente, secondo me, i BRICS hanno un grande futuro. Abbiamo grande rispetto per le altre associazioni regionali e cerchiamo di collaborare con loro.

Non stiamo costruendo una sorta di blocco, diretto contro gli interessi di qualcuno. Questa non è un’organizzazione di blocco

Francamente, nonostante tutta la natura conflittuale dell’attuale situazione nel mondo, mi sembra che lo sviluppo dei BRICS – e se si sviluppa su quei principi di base che ho detto all’inizio, vale a dire il non confronto, il non lavoro contro qualcuno, ma solo nell’interesse dei paesi di questa organizzazione, questo impegno avrà un effetto benefico sulla situazione del mondo nel suo insieme. Non stiamo costruendo una sorta di blocco, diretto contro gli interessi di qualcuno. Questa non è un’organizzazione di blocco. In questo senso, è di natura universale e, a mio avviso, avrà un effetto benefico sugli affari mondiali nel loro complesso, compresa l’economia globale.

Se questo lavoro aiuta lo sviluppo dell’economia mondiale, in questo senso sarà utile anche per quei paesi che non sono membri di questa organizzazione BRICS. Questo è ovvio, mi sembra.

A mio parere, anche i leader economici mondiali di oggi ne trarranno beneficio, nonostante il fatto che molti di loro oggi si trovino ad affrontare determinati problemi. Conosciamo i problemi dell’eurozona. Nel complesso, essa vacilla sull’orlo della recessione. E se i buoni rapporti tra le economie di questi paesi sono stabili, stabili e consolidati con i paesi BRICS, beh, questo non farà altro che avvantaggiarli.

Negli Stati Uniti sì, a quanto pare quest’anno registreranno una crescita decente: oltre il 3%. Hanno fatto un balzo formidabile dopo la pandemia: l’economia è cresciuta del 5,7% negli Stati Uniti, poi è scesa al 2,5%. Quest’anno ce ne saranno un po’ di più: saranno più di tre. Ma ci sono ancora molti problemi lì.

Ciò significa che il deficit del commercio estero, a mio avviso, è di oltre 700 miliardi di dollari, 718 miliardi. Il deficit di bilancio è di 1,8 trilioni. E il debito nazionale ammonta a 34,8 trilioni di dollari. Cioè, economie così grandi e leader con molti problemi. Ma le normali relazioni con i paesi BRICS – e noi siamo aperti a queste normali relazioni – avranno, a mio avviso, un effetto benefico sull’economia globale nel suo complesso.

D. Kiselëv: Vladimir Vladimirovich, un chiarimento. Lei ha detto che i paesi BRICS stanno lavorando a uno scambio affidabile di informazioni finanziarie. È questo un passo verso un sistema di pagamento unificato?

V. Putin: No, questo è lo scambio di informazioni finanziarie tra le banche centrali.

D. Kiselëv: Ma si tratta di creare un analogo di SWIFT?

Vladimir Putin: Questo è un analogo di SWIFT, sì. Questo è ciò che garantisce i pagamenti internazionali, e quindi il commercio.

D. Kiselëv: Grazie.

Brasile, CNN Brasile. Daniel Rittner, direttore editoriale, è stato incluso nella lista dei giornalisti più rispettati in Brasile secondo la rivista brasiliana Journalists and Company.

Per favore, Daniele.

D. Rittner (tradotto) : Signor Presidente, grazie mille per questa opportunità.

Innanzitutto voglio dire che mi ricordo di Kazan, ci sono venuto in vacanza nel 2018 e sono stato molto bene. Ma poi la nostra squadra internazionale è stata espulsa e abbiamo pianto tutta la notte.

Parlo di Kazan perché vi state preparando con tanta cura per il vertice. E anche noi in Brasile ci stiamo preparando per un altro vertice, vale a dire il vertice del G20, che si terrà a novembre.

Il governo brasiliano l’ha invitata al vertice dei leader del G20. Ma il sistema giudiziario del Paese è indipendente e alcuni sostengono che sarà necessario rispettare l’ordine di arresto della Corte penale internazionale (CPI).

A questo proposito, ci sono tre domande distinte da parte mia. Ha intenzione di venire al vertice di Rio de Janeiro a novembre? Detto questo, pensa che la situazione che ho menzionato mostri la debolezza dei BRICS rispetto ad organizzazioni più vecchie come la CPI? E, con tutto il rispetto, ha paura dell’arresto in Brasile?

Vladimir Putin: La prima cosa che voglio dire è che la Corte penale internazionale non ha un significato universale. Questa è una delle organizzazioni internazionali di cui la Russia non riconosce la giurisdizione, proprio come molti altri paesi nel mondo. Secondo me, neanche gli Stati Uniti la riconoscono. La Cina non la riconosce; la Turchia sì.

Pertanto, il fatto che esista una tale organizzazione, in concreto, se esiste un’organizzazione così indipendente, forse non è un male, ma deve assumere un carattere universale: questa è la prima cosa.

In secondo luogo, decisioni di questo tipo sono molto facili da aggirare, semplicemente molto facili. Basta firmare un accordo intergovernativo e basta. E la giurisdizione della Corte penale internazionale sarà limitata. Abbiamo rapporti molto buoni e gentili con il Brasile, affidabili e stabili da molti anni, decenni; quindi, in generale, possiamo firmare un accordo intergovernativo e nessuno sarà messo in una posizione difficile. Questo è tutto.

Ora sull’indipendenza. Non vorrei spingere nulla qui. Ciò nonostante, sappiamo che la Corte Penale Internazionale ha annunciato che avrebbe preso una decisione contro alcune personalità politiche del Medio Oriente, e poi gli Stati Uniti hanno fatto una smorfia e hanno taciuto. Il rispetto per una tale organizzazione, che a) non è di natura universale e b) non è indipendente, è purtroppo limitato e di basso profilo.

Infine, la cosa più importante. In primo luogo, la nostra situazione è difficile, la crisi ucraina è lungi dall’essere finita; in secondo luogo, e soprattutto, comprendiamo che, in linea di principio, il G20 è un buon forum, è utile in generale, sempre che, ovviamente, non sia politicizzato, che non sia ulteriormente politicizzato. Lì vengono fatti vari tipi di tentativi. È stato creato come piattaforma puramente economica: se si sviluppa in questo modo, sarà utile.

Ma capite cosa sta succedendo in Russia, e anch’io capisco. Ho ottimi rapporti di amicizia con il presidente Lula. Perché dovrei venire lì apposta per interrompere il normale funzionamento di questo forum? Comprendiamo perfettamente, e capisco, che anche se escludiamo proprio questa CPI, parleremo solo di questo, e di fatto interromperemo il lavoro del G20. Per quello? Siamo adulti. Troveremo quindi in Russia qualcuno che rappresenterà adeguatamente gli interessi del nostro Paese in Brasile ad alto livello.

D. Kiselëv: Grazie.

Trattiamo i “Venti” con cura.

Vladimir Putin: Trattiamo tutti con cura, tranne i nostri nemici.

D. Kiselëv: Vladimir Vladimirovich, lei ha menzionato la crisi ucraina. Proprio ieri, parlando al vertice dell’UE a Bruxelles, il “presidente scaduto” [terminato il mandato senza indire nuove elezioni – ndr] Zelenskyj ha affermato che l’unica alternativa all’adesione dell’Ucraina alla NATO sarebbe l’acquisizione di armi nucleari. E in modo coordinato, il quotidiano Bild ha diffuso un’intervista con un anonimo tecnico ucraino, il quale afferma che all’Ucraina servono solo poche settimane per creare le proprie armi nucleari e poi colpire le truppe russe.

Cosa significa tutto questo?

Vladimir Putin: Questa è un’altra provocazione. Non è difficile creare armi nucleari nel mondo moderno. Non so se l’Ucraina sia in grado di farlo adesso. Non è così semplice per l’Ucraina oggi, ma in generale non ci sono grandi difficoltà, tutti capiscono come si fa.

Questa è una provocazione pericolosa perché, ovviamente, ogni passo in questa direzione incontrerà una reazione adeguata: questa è la seconda cosa.

hanno comunque affermato che l’Ucraina dovrebbe avere armi nucleari

E in terzo luogo, e soprattutto, la leadership politica dell’Ucraina di oggi ne ha già parlato più di una volta, anche prima che la crisi entrasse nella fase calda, già allora, prima di ciò, lo affermavano, lo affermavano in modo relativamente soft, ma hanno comunque affermato che l’Ucraina dovrebbe avere armi nucleari. E una tale minaccia provocherà una corrispondente reazione da parte della Federazione Russa.

Posso dire subito: la Russia non lo consentirà in nessuna circostanza.

D. Kiselëv: Non potrebbe accadere che l’Ucraina venga dotata di queste armi nucleari da, ad esempio, gli Inglesi? E poi si dirà: l’hanno fatto loro, volevano farlo e l’hanno fatto.

V. Putin: Qui, sapete, non può esserci alcun condizionale. Non leggiamo le foglie di tè: per i Britannici o chiunque altro lo pianti, è difficile nasconderlo. Questo è un fondo rilevante e sono necessarie azioni appropriate. È impossibile nasconderlo, come un punteruolo in un sacco. E siamo in grado di tracciare qualsiasi movimento in questa direzione.

D. Kiselëv: Sì, per favore, Arabia Saudita.

F. Abbas (tradotto) : Vorrei continuare a discutere della crisi in Ucraina, se posso.

Lei ha ringraziato l’Arabia Saudita per la sua posizione e assistenza nello scambio di prigionieri con l’Ucraina. Tutti conoscono la stretta amicizia tra Riyad e Mosca, e c’è anche un’amicizia tra Riyad e Kiev. E il principe ereditario, in un’intervista a Fox News, ha affermato che l’Arabia Saudita sta facendo tutto il possibile per contribuire a risolvere la crisi.

Come valuta gli sforzi dell’Arabia Saudita? Molti membri dei BRICS hanno proposto una soluzione. Ha detto che Riad è vicina sia all’Ucraina che alla Russia. Può la Russia prendere parte a una conferenza di pace se questa si terrà in un paese amico, ad esempio in Arabia Saudita, in un prossimo futuro, prima della fine dell’anno?

Vladimir Putin: Ha appena parlato delle relazioni amichevoli tra Russia e Arabia Saudita. Esatto, consideriamo l’Arabia Saudita un paese amico per noi. Ho ottimi rapporti con il Re, e in generale rapporti camerateschi, amichevoli, personali con il Principe ereditario. E so, ne sono sicuro, che tutto ciò che l’Arabia Saudita fa in questa direzione, lo fa sinceramente, su questo non ho dubbi. E quindi, se tali eventi vengono organizzati in Arabia Saudita, ovviamente, il luogo in sé è abbastanza comodo per noi.

Ma non è questa la domanda, la questione è di cosa discutere. Come sapete, in Turchia, a Istanbul, abbiamo negoziato a lungo e il risultato di questi negoziati è stato un documento siglato dal capo della delegazione ucraina, dove ha apposto la sua firma. È disponibile, questo documento è un progetto di accordo e un suo estratto, lo ripeto ancora una volta, è stato siglato dal capo della delegazione negoziale.

Ma se l’Ucraina aveva messo la sua firma lì, significa che lì andava tutto bene

Ma se l’Ucraina aveva messo la sua firma lì, significa che lì andava tutto bene. Almeno alcune cose fondamentali. Era possibile parlare di dettagli, raffinarli – sì, ma gettare questo documento nella spazzatura, mi sembra, è del tutto scorretto; così diventa permesso gettare nella spazzatura qualunque documento..

su questa base siamo pronti a continuare a lavorare

Siamo quindi pronti a condurre un dialogo per porre fine pacificamente al conflitto, ma solo sulla base del documento preparato nel corso di negoziati approfonditi durati diversi mesi e siglato dalla parte ucraina. È su questa base che siamo pronti a continuare a lavorare.

C’è un’iniziativa da parte della Cina e del Brasile, che adottano un approccio molto equilibrato e obiettivo alle questioni di risoluzione, e un gruppo corrispondente è stato creato a New York. Osserviamo la questione con molta attenzione, con rispetto e comprendiamo che tutti i nostri amici, compresi i membri dei BRICS, sono determinati a porre fine a questo conflitto il più rapidamente possibile e con mezzi pacifici. Perché siamo consapevoli che questo, ovviamente, è un elemento irritante negli affari internazionali, negli affari europei, nell’economia, e così via. Noi, come nessun altro, siamo interessati a completarlo il più rapidamente possibile e, ovviamente, con mezzi pacifici.

Lo ripeto ancora: siamo pronti a ritornare. Non siamo stati noi a interrompere le trattative. Voglio ricordarvi: è stata la parte ucraina a dire che basta, non ci saranno ulteriori negoziati con la Russia. Primo.

Tutti ci chiedono di negoziare, ma nessuno presta attenzione al fatto che la parte ucraina si è vietata di negoziare?

Secondo. Il presidente dell’Ucraina ha emesso un decreto che vieta i negoziati con noi. Il decreto è valido, almeno lo cancellino prima. È divertente anche solo dirlo. Tutti ci chiedono di negoziare, ma nessuno presta attenzione al fatto che la parte ucraina si è vietata di negoziare? Questo è semplicemente divertente.

Ma la cosa più importante è la base. La base è una bozza di documento sviluppata durante il processo negoziale di Istanbul.

D. Kiselëv: Sì. Grazie.

Si sta già formando la coda. Per favore, gli Emirati Arabi Uniti, poi il Sud Africa e poi il Brasile. Per favore, Emirates.

N. Koteich (tradotto) : Signor Presidente!

Con la sua profonda conoscenza delle strategie militari, in una guerra che va avanti da molto tempo, più di quanto ci si aspettasse, sente qualche sorpresa, forse delusione nello svolgimento dei suoi compiti da parte dell’esercito russo?

Seconda domanda: come si può determinare quando si otterrà la vittoria in Ucraina?

Vladimir Putin: Sapete, stabilire eventuali scadenze è una cosa molto difficile e in generale controproducente.

Solo adesso si parlava della possibilità di negoziati pacifici. Noi siamo per questo. Ho detto come ciò potrebbe essere implementato. Se da un lato questa è una posizione del tutto sincera, dall’altro vi prego: prima è, meglio è.

Ora riguardo all’esercito. Sapete, il modo moderno di condurre la lotta armata sta cambiando molto rapidamente a causa del progresso tecnologico. E oggi per domani è già abbastanza difficile dare una valutazione assolutamente accurata di ciò che accadrà.

la guerra moderna è una guerra di matematici

Inoltre, proprio di recente hanno affermato che il modo moderno di condurre la lotta armata è un confronto fra tecnologie. Oggi ho sentito dai nostri combattenti, potete immaginare, da partecipanti in operazioni militari, che la guerra moderna è una guerra di matematici.

È chiaro che la NATO, i paesi NATO e gli specialisti militari NATO lo stanno facendo

Un esempio molto specifico: diciamo, guerra elettronica, contro-guerra significa lavorare su determinati mezzi di distruzione e sopprimerli. L’altra parte ha calcolato, capito cosa affronta e cambia il software delle sue armi d’attacco. Nel corso di una settimana, dieci giorni, tre settimane, l’altra parte aumenta gli sforzi e cambia il software dei suoi mezzi di soppressione elettronica. Questo continua all’infinito. Certo è assolutamente chiaro che l’esercito ucraino non è in grado di fare questo, così come di usare mezzi di distruzione ad alta precisione e a lungo raggio, perché semplicemente non li ha. È chiaro che la NATO, i paesi NATO e gli specialisti militari NATO lo stanno facendo.

La NATO ci combatte, ma con le mani di soldati ucraini

Sapete qual è la differenza? La NATO ci combatte, ma con le mani di soldati ucraini. L’Ucraina non risparmia i suoi soldati negli interessi di paesi terzi. Ma l’Ucraina stessa non usa armi high-tech – la NATO sì. Dall’altra parte, l’esercito russo conduce la sua guerra e produce le sue armi e il suo software – c’è una differenza gigante. L’ho constatato di recente: vedo che l’armata russa sta diventando una delle più high-tech e, nello stesso tempo, pronta al combattimento. Quando si stancherà, la NATO, di combatterci? Siamo pronti a continuare questo scontro. E la vittoria sarà nostra.

D. Kiselëv: La vittoria sarà nostra.

Per favore, Sud Africa.

I. Surve (tradotto) : Grazie mille, signor Presidente.

per il mondo moderno serve l’effetto Mandela?

Quando ascolto alcune delle domande e dei commenti che fate, è molto bello trovarmi a Città del Capo, nell’estremo sud del continente africano, lontano da tutti questi processi, ma allo stesso tempo penso: per il mondo moderno serve l’effetto Mandela?

Ad esempio, i BRICS, sotto la sua guida, possono presentare al mondo un simile effetto Mandela, perché ogni guerra finisce con la pace. Questa è una condizione immancabile nel corso della storia, e dobbiamo trovare una via per la pace. Molto spesso il cammino verso la pace non è facile perché non sempre è evidente. Inoltre, nei conflitti moderni tutto è complicato dalla tecnologia, perché in questo modo i conflitti colpiscono tutti.

Ma ho una domanda controversa, signor Presidente. Da un lato, credo che lei sia un sostenitore della pace e voglia la pace, e il popolo russo vuole la pace, e in Medio Oriente tutti vogliono la pace, e in altre parti del mondo tutti vogliono la pace. Ma prima di iniziare l’incontro di oggi e di venire qui, il ministro degli Esteri turco ha incontrato i suoi colleghi, provenienti soprattutto dal Medio Oriente, e ha rilasciato diverse dichiarazioni. Ha detto, tra l’altro, che esiste un’altissima probabilità di guerra tra Israele e Iran. Forse avete già letto questa dichiarazione del ministro degli Esteri turco. Naturalmente, ciò avrebbe conseguenze devastanti per la regione e per il mondo intero.

La domanda che voglio farle è questa: cosa ne pensa, signor Presidente? Lei potrebbe interloquire, cosa potrebbe fare la Russia e cosa potrebbe fare l’organizzazione BRICS per evitare [la guerra]?

Grazie.

Vladimir Putin: Sì, questa è una situazione difficile e pericolosa, chiaramente. Ho appena parlato con il suo collega di ciò che sta accadendo sulla pista ucraina, in direzione ucraina, e ho detto che la NATO ci sta combattendo con le mani dei soldati ucraini, e i soldati ucraini stanno combattendo con l’equipaggiamento della NATO. E facciamo tutto da soli. Noi stessi combattiamo e produciamo attrezzature, sa? La differenza è davvero colossale. I membri della NATO non si sentono dispiaciuti per gli ucraini: non per i loro soldati. Servono gli interessi degli Stati Uniti e in questo senso non si sentono dispiaciuti. Ma dobbiamo pensare, pensiamo ai nostri soldati, pensiamo all’equipaggiamento.

Non emettiamo decreti che vietano i negoziati, diciamo: siamo pronti.

E quando pensiamo ai nostri soldati, pensiamo a come garantire la pace, anche con mezzi pacifici. Questa è la differenza, questa è la differenza colossale. Non emettiamo decreti che vietano i negoziati, diciamo: siamo pronti.

Anche sul fronte iraniano-israeliano tutto è molto acuto. Combatteranno lì; se si arriva a ciò, Dio non voglia, i soldati di entrambi i paesi combatteranno direttamente. Siamo in contatto sia con Israele che con l’Iran, abbiamo rapporti abbastanza fiduciosi. Vorremmo davvero che questo scambio apparentemente infinito di colpi prima o poi finisse, in modo che si possa trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti.

La risposta a questa domanda sta sempre nella ricerca di compromessi. Sono possibili in questa situazione oppure no? Credo di si. Non importa quanto possa essere difficile, secondo me è possibile. È semplicemente un’area molto delicata: andare avanti e parlare di qualcosa pubblicamente, adesso, penso che sia controproducente perché può solo causare danni.

pronti a partecipare in modo sincero, comprendendo gli interessi sia dell’una sia dell’altra parte

Ma la ricerca di soluzioni di questo tipo è molto richiesta. Naturalmente, se le parti in conflitto sono interessate a ciò, siamo pronti a partecipare in modo assolutamente sincero, comprendendo gli interessi sia dell’una che dell’altra parte.

Per quanto riguarda l’Iran, abbiamo semplicemente relazioni di alleanza con l’Iran e abbiamo una percezione molto acuta di ciò che sta accadendo in questo paese, abbiamo una percezione acuta di ciò che sta accadendo in varie aree. E poi ascoltate, come commentare quello che è successo prima, questi attacchi da parte di Israele? Come posso commentare questo?

D’altra parte, ovviamente, lo diciamo sempre, e voglio sottolinearlo: siamo contrari a qualsiasi manifestazione terroristica, qualsiasi, anche contro Israele, e contro i cittadini israeliani – non dobbiamo dimenticarlo.

Tuttavia, alla domanda se siano possibili dei compromessi, mi sembra che siano possibili. E se ciò fosse necessario, siamo in contatto sia con l’una che con l’altra parte e siamo pronti a fare tutto ciò che dipende da noi per aiutare a trovare questi compromessi.

D. Kiselëv: Per favore, Brasile.

piano in sei punti proposto da Cina e Brasile

D. Rittner (tradotto) : Ritorniamo al piano in sei punti proposto da Cina e Brasile.

Pensate di avviare negoziati sui termini proposti da Cina e Brasile? Inoltre, signor Presidente, il presidente dell’Ucraina Zelenskyj ha definito questo piano “distruttivo” e ha affermato che il presidente Lula è “troppo filo-russo” – questa è una citazione di Zelenskyj.

Crede che Lula sia veramente un alleato e possa svolgere un ruolo nei negoziati tra Russia e Ucraina?

Vladimir Putin: Sapete, ciò che Cina e Brasile hanno proposto, ovvero creare un gruppo corrispondente alle Nazioni Unite, hanno proposto un piano corrispondente – noi non ne sapevamo nulla. Cioè né il Brasile né la Cina, che sono paesi a noi molto vicini, non si sono consultati con noi nella ricerca di soluzioni per la pace, hanno agito come hanno ritenuto opportuno.

Va bene, va male? Un’altra domanda. Ma questo dimostra semplicemente che sia il Brasile che la Cina agiscono in modo indipendente e non stanno al gioco di nessuno, compresa la Russia. Lo dico in modo completamente responsabile, pubblicamente. Questo può essere distribuito su qualsiasi media. Il nostro ministro degli Esteri mi ha riferito direttamente da New York ciò che stava accadendo e senza alcuna consultazione preventiva con Brasile o Cina. Credo che in generale si tratti di proposte equilibrate, volte a trovare una soluzione pacifica. Se a qualcuno non piace, quella è la sua posizione.

L’ho già detto: la parte ucraina non ritiene affatto possibile condurre alcun negoziato. Formula semplicemente alcune delle sue richieste e questo è tutto. Questa non è una trattativa. Hanno negoziato con noi, ma si sono fermati dopo gli accordi raggiunti a Istanbul, tutto qui. E ora non vogliono.

Proprio di recente, quando il capo del regime di Kiev era a New York, ha anche affermato pubblicamente: non condurremo alcun negoziato. Cosa dovrei aggiungere a questo? Che a Kiev piacciano o meno le proposte di Brasile e Cina, questa è una loro scelta.

Siamo venuti a conoscenza delle proposte di Cina e Brasile solo dopo che sono apparse pubblicamente. Posso dirglielo, lo ripeto ancora: mi sembra che questa sia una buona base per fare tentativi di ricerca della pace.

D. Kiselëv: Sì, per favore. Siamo in India.

S. Nair: Signor Presidente!

La mia domanda riassume varie questioni legate al conflitto ucraino. È stato detto che India, Cina e Brasile potrebbero essere potenziali mediatori per porre fine al conflitto.

Il nostro Primo Ministro Narendra Modi comunica con voi, presidente americano e presidente ucraino. Quanto ritiene realistica questa possibilità di mediazione nel prossimo futuro?

V. Putin: Sa, proprio ora il suo collega ha fatto una domanda sugli eventi e le tensioni sulla questione Iran-Israele, e io ho risposto che se qualcosa dipende dalla Russia e se la nostra mediazione è richiesta, saremo felici di lavorare con i nostri colleghi.

Lo stesso vale per i nostri amici, di cui ci fidiamo completamente. In questo caso, intendo il Primo Ministro Modi. Sì, lo so, in ogni conversazione telefonica, lui solleva la questione ed esprime alcuni i suoi pensieri al riguardo. Per questo gli siamo solo grati ed è benvenuto.

Grazie.

D. Kiselëv: Stiamo già, per così dire, cominciando a concludere le cose.

Per favore, Emirates, Nadim.

N. Koteich (tradotto) : Signor Presidente!

Vorrei continuare la domanda del mio collega brasiliano. Muhammad bin Zayed arriverà presto in Russia, lo incontrerà, questo lo ha già detto. Questa è una visita davvero importante. Prima ha avuto una meravigliosa visita ad Abu Dhabi. Abbiamo parlato anche della CPI e delle sue attività.

Cosa è importante? Muhammad bin Zayed era negli Stati Uniti per discutere di cooperazione tecnologica con gli Stati Uniti. Come vede gli Emirati Arabi Uniti? Questa è un’opportunità per costruire relazioni tra gli Emirati Arabi Uniti e l’Iran, gli Stati Uniti, con lei, con altri paesi, e per cooperare con organizzazioni internazionali come la Corte penale internazionale. È questo un esempio del tipo di politica che vorreste perseguire?

Vladimir Putin: Sì, questo è un buon esempio. Abbiamo ottimi rapporti con gli Emirati Arabi Uniti. Ho un contatto molto confidenziale e amichevole con il Presidente. Sono sicuro che la sua visita sarà molto fruttuosa.

E la parte non ufficiale è che voglio invitarlo direttamente a casa, qui vicino. Ceneremo, ci siederemo, passeremo la serata insieme, parleremo di tutte le questioni attuali.

In effetti, il presidente degli Emirati Arabi Uniti riesce a mantenere rapporti buoni, buoni e molto professionali con molti partner. Questo di per sé ha un valore significativo. Quindi vedremo.

In effetti, l’Arabia Saudita ha fatto molto per noi e ci ha aiutato, anche con lo scambio di detenuti. E siamo in contatto con gli Emirati Arabi Uniti. I nostri legami economici si stanno sviluppando, il fatturato commerciale sta crescendo. Certo, non è come la Cina, non sono 240 miliardi, ma il trend è positivo. Questo è il primo punto. In secondo luogo, il nostro fondo di investimento funziona molto bene, con successo. E questa è solo una questione specifica delle relazioni bilaterali.

Per quanto riguarda le questioni del Medio Oriente, ascoltiamo l’opinione espressa dalla leadership degli Emirati Arabi Uniti e, naturalmente, ne teniamo conto nella nostra politica pratica.

D. Kiselëv: Per favore, Cina, Fan Yun.

Fan Yun (tradotto) : Abbiamo appena discusso di molti problemi di sicurezza. Sono molto grato al signor Presidente per una descrizione così importante delle relazioni sino-russe. Il ministero degli Esteri cinese ha rilasciato una dichiarazione secondo cui il presidente Xi Jinping parteciperà al vertice di Kazan. Ritiene che sotto la sua guida strategica, con Xi Jinping le relazioni bilaterali stiano vivendo un periodo migliore? Quali sono i vostri piani o aspettative a lungo termine?

Le relazioni russo-cinesi sono ora molto promettenti, sia che si parli delle nuove forze produttive che la Cina e il governo cinese stanno promuovendo, del nostro commercio elettronico, di nuovi comparti. Quali sono secondo lei le aree che hanno maggiori prospettive di sviluppo nelle relazioni bilaterali?

cooperazioni russo-cinesi

Vladimir Putin: Attualmente lavoriamo molto attivamente nel settore energetico, questo è risaputo, e svilupperemo sicuramente questo settore. Stiamo lavorando alla creazione di due unità nelle centrali nucleari in Cina, forniamo una grande quantità di risorse energetiche – sia petrolio che gas – e amplieremo questa cooperazione.

Ho già detto che questo è utile per noi, e per i nostri amici cinesi è una fonte molto affidabile, perché non è in alcun modo soggetta ad alcuna influenza dall’esterno. E questa è una cosa così elementare. Stiamo espandendo la cooperazione nel campo dell’agricoltura.

Siamo grati ai nostri amici cinesi per aver aperto il loro mercato dove, naturalmente, è in linea con gli interessi della Cina, anche per la fornitura di prodotti agricoli, vale a dire, ad esempio, carne di maiale e altri beni. Queste, ovviamente, sono cose di natura tradizionale.

Ma dobbiamo, ovviamente, guardare al futuro, e qui uno dei settori più importanti è la cooperazione ad alta tecnologia, l’infrastruttura, l’intelligenza artificiale, la biotecnologia, la genetica, lo spazio.

D. Kiselëv: Sì, per favore, Arabia Saudita.

F. J. Abbas (tradotto) : Grazie mille, signor Presidente. Grazie per il suo tempo e due domande veloci.

Il primo è associato a Pavel Durov, che ha la cittadinanza di Francia, Russia ed Emirati. Sappiamo cosa gli è successo ultimamente. Cosa può fare la Russia per aiutarlo?

La seconda domanda riguarda il capo del parlamento iraniano. Ha fatto una strana dichiarazione sull’attuazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. L’ha commentata in modo piuttosto negativo durante i contatti con i francesi. Cosa può fare la Russia nel quadro dei BRICS per migliorare le relazioni tra, ad esempio, Israele e Iran? E c’è il rischio che scoppi un grave conflitto tra questi paesi?

Vladimir Putin: Ascolti, le relazioni tra Israele e Iran dovrebbero essere costruite principalmente da due paesi: Israele e Iran. Questo è il loro compito; non possiamo interferire nelle relazioni bilaterali degli stati molto rispettati del Medio Oriente, che svolgono un ruolo significativo.

Per quanto riguarda le dichiarazioni del capo del parlamento iraniano: penso che non sia quasi necessario commentare le dichiarazioni dei capi degli organi rappresentativi del potere in altri paesi. Noi, lo ripeto, abbiamo ottimi rapporti di alleanza e di grande fiducia con l’Iran. La situazione è tesa, ora tutti sono congelati in previsione di possibili attacchi da parte di Israele. Spero davvero che sia possibile evitare l’escalation di questo conflitto.

Lo ripeto ancora una volta: siamo pronti a fare tutto ciò che dipende da noi, per quanto possibile, se il nostro ruolo qui sarà percepito positivamente, affinché nella Striscia di Gaza le cose finiscano in pace e con la fine dei terribili attacchi contro obiettivi civili, e affinché nel sud del Libano la situazione ritorni alla normalità, affinché cessino gli attacchi reciproci da una parte e dall’altra, affinché anche in questo territorio possa ritornare la vita pacifica.

mi sembra che ci sia la possibilità di trovare una soluzione

Mi sembra che ormai nessuno sia interessato ad accentuare la spirale di questo conflitto, nessuno, né per ragioni di sicurezza né per ragioni economiche. Pertanto, mi sembra che ci sia la possibilità di trovare una soluzione. Ma se ciò sarà possibile o meno, dipende ovviamente principalmente dai paesi coinvolti in questo confronto.

D. Kiselëv: L’Egitto, poi la Russia, e probabilmente concluderemo la questione.

Per favore, Egitto.

S. Magauri (tradotto) : Signor Presidente, la ringrazio molto per questo invito.

Vorrei parlare delle relazioni russo-egiziane, che recentemente si sono sviluppate in modo molto attivo e forte, e le vostre relazioni con Abdelfattah Sisi contribuiscono a questo. Ci sono molti progetti di sviluppo lanciati di recente tra Russia ed Egitto. Vorrei capire qual è la sua opinione riguardo allo sviluppo futuro di questi progetti e al futuro sviluppo delle relazioni tra i due paesi?

Grazie.

Vladimir Putin: Tradizionalmente intratteniamo rapporti molto cordiali e amichevoli con l’Egitto da molti, molti decenni.

Sono molto lieto di notare che negli ultimi anni, grazie soprattutto al presidente Sisi, queste relazioni si sono rafforzate. Il nostro fatturato commerciale è in crescita, stiamo lavorando a grandi progetti: basti dire che stiamo costruendo, come è noto, una centrale nucleare, tutto sta andando secondo i piani e sono fiducioso che tutti questi piani si realizzeranno .

Dobbiamo agire più attivamente riguardo alla zona industriale, di cui parliamo da molto tempo su cui finora stiamo facendo passi piuttosto modesti.

Oggi, nel suo saluto alla comunità imprenditoriale dei BRICS, anche il presidente dell’Egitto ha parlato di questo, delle zone industriali nella regione del Canale di Suez. Abbiamo anche piani specifici legati principalmente all’ingegneria meccanica. Si tratta di progetti a lungo termine molto interessanti che saranno caratterizzati non solo da solidi investimenti, ma anche dallo sviluppo della cooperazione e della cooperazione industriale. Secondo me, questo è estremamente importante.

Continueremo il nostro lavoro congiunto nella sfera umanistica, compresa la formazione del personale. Infine, continueremo la cooperazione nel campo della sicurezza. Spero che riprenderemo i lavori nel campo della cooperazione tecnico-militare.

A mio avviso, la nostra interazione e il coordinamento delle posizioni sulla scena internazionale sono molto importanti, comprese le questioni relative alla garanzia della sicurezza nella regione.

D. Kiselëv: Vladimir Vladimirovich, l’intonazione in Occidente è cambiata rispetto all’Ucraina. Se prima si parlava della vittoria obbligatoria dell’Ucraina, della soluzione di tutto sul campo di battaglia, ora si discute attivamente dello scambio di territorio per l’ingresso dei resti dell’Ucraina nella NATO. Le piace questa idea?

V. Putin: Non capisco quando si parla di scambio di territorio, perché i territori per i quali i nostri ragazzi combattono sul campo di battaglia sono i nostri territori. Queste sono la Repubblica popolare di Lugansk, la Repubblica popolare di Donetsk, la regione di Zaporozhye e la regione di Kherson. Questo è il primo punto.

Secondo. Senza alcun dubbio, dobbiamo anche risolvere la questione di garantire gli interessi di sicurezza a lungo termine della Russia. Se parliamo di una sorta di processi di pace, allora questi non dovrebbero essere processi legati a una tregua per una settimana, due o un anno, in modo che i paesi della NATO si riarmino e facciano scorta di nuove munizioni. Abbiamo bisogno di condizioni per una pace a lungo termine, sostenibile e duratura che garantisca pari sicurezza a tutti i partecipanti a questo difficile processo. Ed è esattamente ciò per cui dovremmo tendere.

E il fatto che qualcuno una volta abbia parlato della necessità di infliggere una sconfitta strategica alla Russia, per garantire la vittoria sulla Russia sul campo di battaglia. Loro stessi erano già convinti che ciò fosse impossibile, irrealistico e hanno cambiato punto di vista. Bene, hanno fatto la cosa giusta, lodi per questo.

D. Kiselëv: Grazie mille. Abbiamo ancora molte domande, ma capiamo che le nostre due ore sono scadute. Non abusiamo della cortesia del Presidente della Russia.

Molte grazie da parte di tutti noi per la sua sincerità e pazienza. Ho anche annotato per me stesso alcune cose importanti: che i BRICS non sono un’organizzazione antioccidentale, ma semplicemente non sono occidentali.

V. Putin: Non sono stato io a dirlo, è stato il Primo Ministro Modi a dirlo.

D. Kiselëv: Sì, Primo Ministro Modi, ma sta citandolo.

Trenta stati sono interessati alla cooperazione con i BRICS, il che è molto importante.

L’emissione di una moneta unica non è matura, ma è necessario uno scambio affidabile di informazioni finanziarie, nei fatti, un analogo.

Vladimir Putin: E l’uso delle valute nazionali è più ampio.

D. Kiselyov: Sì, e un uso più ampio delle valute nazionali.

Gli Stati Uniti sono in ritardo di 15 anni.

Nessuno interferisce nelle relazioni degli altri paesi all’interno dell’organizzazione BRICS, ma trattiamo tutti con cura e la vittoria sarà nostra.

Grazie mille, Vladimir Vladimirovich.

Vladimir Putin: Vorrei ringraziarvi per aver organizzato l’incontro di oggi. Vorrei ringraziare tutti i miei colleghi per il lavoro congiunto di oggi e per l’interesse che mostrate per il lavoro dei BRICS.

L’organizzazione ha prospettive buone, stabili e affidabili. Lo ripeterò ancora una volta: la mia fiducia si basa sul fatto che abbiamo davvero valori comuni, una comprensione comune su come costruire relazioni reciproche. E se paesi come India, Cina, Russia, Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e tutti gli altri paesi sono membri dei BRICS, e ce ne sono già dieci, e con loro coloro che mostrano interesse per i BRICS, e ci sono già 30 ce ne saranno ancora di più – tutti saranno guidati da questi principi comuni, poi, ovviamente, l’organizzazione si svilupperà su questa solida base, su questa base sarà un elemento essenziale del nuovo ordine mondiale, multipolare, affidabile in termini di sicurezza e sviluppo per tutti i popoli inclusi in questa organizzazione.

Voglio ringraziarvi per questo lavoro congiunto ed esprimere la speranza che questa non sia l’ultima volta che ci incontreremo. Spero che i vostri rappresentanti o voi stessi sarete al lavoro a Kazan. E faremo di tutto per garantire che il lavoro venga svolto al massimo livello.

Grazie.

D. Kiselëv: Vladimir Vladimirovich, siamo molto grati al vostro servizio stampa, che ci ha trattato con molta attenzione e premurosità. Il nostro ultimo desiderio per oggi è una foto congiunta.

Vladimir Putin: Per favore.

D. Kiselëv: Grazie.

 

Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75349

Traduzioni automatiche Chrome, Google, DeepL dal russo, revisionate e compilate da Trancemedia.eu

Video con traduzione simultanea in inglese, durata 1h 56min dal canale Kremlin youtube


Sito dei BRICS 2024 (apre in nuova scheda) da https://brics-russia2024.ru/

 

 

 


Forum imprenditoriale dei BRICS

12:15 Mosca

Ieri si è svolta la riunione annuale del BRICS Business Council con la partecipazione delle parti nazionali del consiglio. Durante l’incontro, abbiamo adottato un rapporto annuale, che riflette i risultati del lavoro dell’ultimo anno, nonché le proposte più attuali della comunità imprenditoriale BRICS per approfondire ulteriormente l’integrazione del mercato e la cooperazione commerciale ed economica nella nostra associazione. Questo documento sarà consegnato ai capi di stato dei BRICS durante il vertice di Kazan.

Oggi si tiene il BRICS Business Forum, che è l’evento chiave delle nostre attività.

L’ordine del giorno del forum ha riunito più di mille rappresentanti del mondo imprenditoriale, dirigenti di aziende, associazioni, sindacati degli imprenditori, camere di commercio e dell’industria dei paesi membri del BRICS. Ci aspettiamo di discutere questioni di interazione nel campo della finanza e degli investimenti, dei trasporti e della logistica, dell’agricoltura, dell’informazione, della sicurezza alimentare e dello sviluppo sostenibile. Abbiamo anche intenzione di congratularci con i vincitori del concorso internazionale sulle migliori pratiche BRICS e del concorso per startup femminili BRICS.

Fonte: http://kremlin.ru/events/president/news/75347

Discorso di benvenuto del presidente V. Putin ai partecipanti al Business Forum BRICS

Mosca, 18 ottobre 2024.

Oltre al presidente russo, presente in persona, salutano il business forum da remoto: il presidente della Repubblica Araba di Egitto, il primo ministro della Repubblica Federale Democratica di Etiopia, il presidente della Repubblica del Sud Africa, il presidente della Repubblica Islamica d’Iran.

Dal canale youtube Kremlin, pubblicato 18 ottobre 2024.

Durata: 47min. – Lingue: russo, con traduzione simultanea in inglese. Possibile trascrizione in lingua inglese, con time code (su pagina youtube).


CONGRESSO BRICS

Ecologia e cambiamento climatico

Territorio Federale di Sirius – Università di Scienza e Tecnologia, 20-21 ottobre 2024

Il cambiamento climatico globale e la necessità di ridurre al minimo l’impatto antropico sugli ecosistemi naturali del nostro pianeta sono tra le sfide globali più importanti. Questione chiave negli sforzi globali per affrontare il cambiamento climatico è quali percorsi sostenibili verso la prosperità economica e sociale svilupperanno le economie BRICS in rapida crescita, orientate al multilateralismo e ai principi di apertura, equilibrio e impegno per l’interconnessione. Questi modelli possono servire da paradigma per altri paesi sia in via di sviluppo, sia sviluppati.

I lavori del congresso sono organizzati su tre percorsi: «Ricerca sul clima», «Soluzioni tecnologiche al cambiamento climatico», «Conservazione del patrimonio naturale».

Domenica 20 ottobre

SESSIONE PLENARIA
EDUCAZIONE PER UN FUTURO SOSTENIBILE:
GIOVANI VOCI E SFIDE GLOBALI

Cerimonia di apertura della prima Olimpiade internazionale sui cambiamenti climatici e le questioni ambientali

SESSIONI DI ESPERTI (nomi dei partner):
– Innovazioni tecnologiche per l’energia pulita (Gazprom Neft PJSC)
– Gestione delle acque e cambiamenti climatici (Gazprombank JSC)
– Biodiversità: ricerca, conservazione e ripristino (Severstal PJSC)
– Permafrost e cambiamenti climatici (Unione russa degli industriali e degli imprenditori)

CONFERENZE (nomi dei partner):
– AI e scienza del clima (Sberbank PJSC)

LOUNGE
– Conferenze per giovani scienziati
– Scuola per giovani negoziatori internazionali: cambiamenti climatici

Lunedì 21 ottobre

SESSIONI DI ESPERTI (nomi dei partner)
– L’economia verde è economia del talento: Nuovi lavori e specializzazioni (Rosatom JSC)
– Soluzioni naturali per raggiungere gli obiettivi climatici (Unione russa degli industriali e degli imprenditori)
– Tecnologie per l’agricoltura sostenibile e il cambiamento climatico (FosAgro PJSC)
– Adattamento e valutazioni del rischio climatico (Sberbank PJSC)
– L’oceano mondiale e il cambiamento climatico (Istituto di oceanologia, Accademia russa delle scienze)
– Nuove tecnologie per la gestione dei rifiuti: contributo all’economia circolare (ROSNANO JSC)

CONFERENZE (nomi dei partner)
1-2 Sulla strada per una selvicoltura climaticamente intelligente (Centro per i problemi ecologici e la produttività delle foreste, Accademia russa delle scienze; ​​RITM Carbon)

Scienziati ed esperti dei paesi BRICS potranno entrare a far parte dei team scientifici Sirius nel campo dell’ecologia e del clima

Sirius, 20 ottobre 2024
Questa proposta è stata avanzata da Elena Shmeleva al congresso scientifico ed educativo dei BRICS sull’ecologia e il cambiamento climatico. Scienziati ed esperti dei paesi BRICS potranno entrare a far parte dei team scientifici Sirius che lavoreranno su progetti in aree ambientali prioritarie. Elena Shmeleva, presidente del Consiglio del territorio federale del Sirio e capo della Fondazione Talent and Success, si è rivolta con questa proposta ai partecipanti al Congresso scientifico ed educativo dei BRICS sull’ecologia e il cambiamento climatico.

“ Uno dei nostri obiettivi principali è educare una generazione di futuri leader del cambiamento nell’agenda climatica. E parlando ancora più a livello globale, dovremmo noi stessi guidare questa agenda nel campo della scienza e dell’istruzione. Abbiamo tutte le capacità per questo: infrastrutturali, metodologiche e di personale. Pertanto invito scienziati ed esperti dei paesi BRICS a far parte dei team scientifici Sirius che lavoreranno su progetti in aree prioritarie nel campo dell’ecologia e delle questioni relative al cambiamento climatico. Credo che insieme saremo in grado di risolvere con maggiore successo le sfide globali che tutti noi dobbiamo affrontare in questo settore ”, ha affermato Elena Shmeleva.

Il congresso si svolge a Sirius il 20 e 21 ottobre ed è organizzato dall’Università di Scienza e Tecnologia di Sirius. L’evento riunisce più di 500 rappresentanti della scienza, della comunità imprenditoriale e dei governi dei paesi membri del BRICS, tra cui India, Brasile, Iran ed Etiopia. Nel corso di due giorni si discutono temi relativi alla ricerca sul clima, alla conservazione del patrimonio naturale, alla creazione di tecnologie per rispondere alle sfide ambientali globali, allo sviluppo di strategie per il consumo e la produzione responsabili, alla conservazione e al ripristino degli ecosistemi naturali.

Uno dei temi importanti del congresso è la formazione di specialisti nel campo dell’ecologia, nonché di negoziatori internazionali sul cambiamento climatico. La necessità di lavorare in questa direzione è stata sottolineata dal rappresentante speciale del ministro degli Affari esteri della Federazione Russa per le questioni climatiche, Sergei Kononuchenko.

Tra i negoziatori sul clima, spesso incontriamo una mancanza di fiducia tra paesi, gruppi negoziali e delegazioni. Pertanto, il nostro compito principale è orientare i giovani negoziatori sui principali problemi esistenti in questo settore. Ogni volta che vieni a un incontro importante con colleghi stranieri, dovresti capire quanto sei preparato. Gli interlocutori possono offrire una prospettiva inaspettata – e questa è sempre una sfida. Pertanto, qui è importante non solo mostrare resistenza allo stress e perseveranza: devi sempre studiare per comprendere non solo l’ecologia o la biologia, ma anche l’economia, il diritto e conoscere almeno una lingua straniera. Questi sono i problemi che la scuola dei negoziatori a Sirio, che si svolge nell’ambito del congresso, risolve “, ha osservato Sergei Kononuchenko .

Nell’ambito del congresso, sono state aperte anche le prime Olimpiadi internazionali a tempo pieno sull’ecologia e il cambiamento climatico per gli studenti delle classi 9-11. Quest’anno è dedicato alla conservazione e al ripristino della biodiversità. Vi prendono parte 30 accademici provenienti da sette paesi. Essi  affronteranno compiti teorici presso il Centro educativo Sirius e compiti pratici presso la Riserva della biosfera del Caucaso, che fa parte del patrimonio naturale mondiale dell’UNESCO. Lì, i partecipanti alle Olimpiadi raccoglieranno in modo indipendente materiali per il lavoro e condurranno ricerche. I compiti per i bambini sono stati preparati da partner industriali, ambientali e accademici dell’Università di Scienza e Tecnologia di Sirius.

Fonte: https://siriusuniversity.ru/media/news/uchenye-i-eksperty-iz-stran-briks-smogut-stat-chastyu-nauchnykh-komand-siriusa-v-sfere-ekologii-i-kl/


29 ottobre 2024 – un commento dalla Farnesina che renderebbe onore all’Italia: Elena Basile

Articolo di Elena Basile del 29 ottobre 2024 apre in nuova scheda da Ilfattoquotidiano.it

Leggi articolo di Elena Basile su ilfattoquotidiano.it (apre in nuova scheda)

 


Servizio iniziato il 18 ottobre 2024, in aggiornamento continuo.
Aggiornamento più recente
(v. sotto)

1 Novembre 2024

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