«CI RITROVEREMO. VOI SIETE, NOI SIAMO, LA TERRA CHE RISORGE» (ALBERTO PERINO)

Lettera Aperta alle Popolazioni della Maurienne e della Savoia

Vivre et Agir en Maurienne - e altri gruppi e comitati

La pagina contiene l’appello contro il progetto di nuovo tunnel ferroviario Torino-Lione, da Les Amis de la Terre Savoie – ATTAC Savoie – Comité contre le Lyon Turin Chapareillan – Commission Internationale pour la Protection des Alpes – Confédération Paysanne Savoie – La France Insoumise – Vivre et Agir en Maurienne. Sono scaricabili e riproducibili i testi integrali in francese e in italiano.

Lettera Aperta alle Popolazioni della Maurienne e della Savoia

Condensato – I testi integrali in francese e in italiano sono scaricabili in PDF al fondo dell’articolo

Vogliamo discutere con voi in piena trasparenza… e fare chiarezza, al di là delle menzogne diffuse nella regione!

Il Coordinamento degli Oppositori alla nuova linea Lyon-Torino composto, secondo le azioni, da dieci a quindici associazioni locali e nazionali, partiti politici e sindacati, ha indetto manifestazioni (un diritto costituzionale) per il fine settimana del 17 e 18 giugno 2023 nella Maurienne. Ora che le tensioni si sono placate, è il momento di informare le popolazioni della Maurienne e della Savoia e di condividere una visione più obiettiva degli eventi.

1 – Prima di tutto
Siamo tutti a favore del treno. Ma non un treno qualsiasi e non a qualsiasi prezzo! Quando una linea ferroviaria esistente può trasportare un volume di merci 5 volte superiore a quello attuale, il buon senso ci impone di utilizzarla (proteggendo i residenti locali) piuttosto che distruggere l’ambiente di una valle fragile.

La linea esistente permetterà di trasferire gradualmente da 800.000 a 1 milione di camion su rotaia, se c’è la volontà politica! I promotori della nuova linea e del tunnel sono favorevoli al treno… solo fra 30 anni! Fanno di tutto per attirare ancora più camion, raddoppiando il tunnel autostradale del Fréjus, impedendo l’esercizio dell’Autostrada Ferroviaria Alpina tra Aiton e Orbassano, progettata per 300.000 camion l’anno, smantellando la stazione di smistamento di Saint Jean: un duro colpo al trasferimento modale verso la ferrovia!

Va ricordato che il volume totale delle merci trasportate tra Francia e Italia è stagnante (o addirittura in calo dal 2008).

Chiediamo anche (e soprattutto!) una riduzione del trasporto merci. La Maurienne sta ricordando il pesante tributo delle delocalizzazioni aziendali che l’hanno fatta sprofondare nella deindustrializzazione, nella disoccupazione e nel disagio sociale.

Il bilancio della CO2 del tunnel è molto preoccupante, la sua redditività socio-economica non è dimostrata, le risorse idriche della valle sono in pericolo, la biodiversità sotto attacco, la valle deturpata (come ha riconosciuto la stessa signora Bonnivard). TELT significa 30 miliardi di danni tra Lione e Torino…

2 – Vorremmo chiarire quanto accaduto nel fine settimana del 17-18 giugno, perché la disinformazione è stata totale e inaccettabile.

È stato fatto di tutto per impedirci di esprimere le nostre opinioni, e i promotori del progetto Torino-Lione (lo Stato, TELT e alcuni rappresentanti eletti locali) hanno diffuso una psicosi totale contro l’evento.
Lo Stato e i rappresentanti eletti a favore di Torino-Lione hanno dichiarato di temere che la manifestazione sfuggisse di mano. Soprattutto, temevano che il resto del mondo scoprisse la devastazione causata dal progetto Lyon-Turin a Le Bourget, Avrieux, St Jean e in ogni altro luogo in cui la natura viene saccheggiata. Così hanno fomentato la paura nella valle.

Gli organizzatori hanno risposto a tutte le richieste del Prefetto (non allestire l’accampamento a Le Bourget nonostante il terreno messo a disposizione da un privato, annullare le attività serali, modificare l’itinerario, liberare la strada D1006, non manifestare a Modane, ecc.). Nonostante ciò, il Prefetto, spinto da un Ministro degli Interni e da un Presidente che voleva fare battaglia, ha preso la decisione radicale di vietare le manifestazioni intorno a Modane e fino a St Jean.

Gli eletti e le associazioni presenti hanno svolto un ruolo di negoziazione durante la manifestazione per limitare gli scontri. Nonostante la presenza di parlamentari al tunnel del Fréjus, lo Stato ha vietato l’ingresso in territorio francese agli autobus di italiani che volevano unirsi, violando lo spirito europeo della libera circolazione… e della libertà di espressione.

Le nostre organizzazioni chiedono alle popolazioni della Maurienne e della Savoia di capire che la logica dei grandi progetti è sempre la stessa: l’allarmismo e la violenza sono i trucchi usati per mascherare la loro inutilità. Il dogma emerge, l’opacità si rafforza, la militarizzazione prende piede, fingendo di rassicurare. Questo è ciò a cui ci sta portando il progetto Lione-Torino in Italia e ora in Maurienne. Le nostre organizzazioni chiedono alle popolazioni della Maurienne e della Savoia di non cadere nella trappola del governo della paura… e di resistere alla pressione inaccettabile a cui sono sottoposte. Finalmente l’omertà si sta rompendo in Maurienne.

Il 17 e 18 giugno, la Rivolta delle Montagne è stata un successo. 5.000 persone hanno partecipato il sabato e si sono confrontate la domenica durante le conferenze e i dibattiti.

Organizzeremo incontri pubblici di informazione nelle regioni della Maurienne e della Savoia, in uno spirito di scambio e di rispetto delle idee di tutti, per consentire a ciascuno di formarsi una propria opinione.

Proponiamo alternative al megaprogetto Lione-Torino, come l’ammodernamento della linea esistente Digione-Ambérieu-Modane-Torino.

La Commissione intergovernativa Francia-Italia per il progetto Lione-Torino ha annunciato, 3 giorni dopo la manifestazione del 17 giugno, che propone di rafforzare la linea esistente per utilizzarla meglio, una soluzione più saggia della costruzione di una serie di tunnel supplementari (Belledonne, Chartreuse, Glandon, ecc.). Sono 10 anni che le nostre organizzazioni chiedono di utilizzare la linea esistente!

Ringraziamo Les Soulèvements de la Terre per aver riunito tante persone con noi il 17 e 18 giugno.

Siamo dalla parte di chi vuole proteggere la vita, in Savoia, nella Maurienne e ovunque nel mondo. Di fronte alle ruspe e ai costruttori, siamo tutti in una posizione di legittima difesa.

30 giugno 2023: Les Amis de la Terre Savoie – ATTAC Savoie – Comité contre le Lyon Turin Chapareillan – Commission Internationale pour la Protection des Alpes – Confédération Paysanne Savoie – La France Insoumise – Vivre et Agir en Maurienne (primi firmatari)

Per contattarci, per organizzare un incontro pubblico nel vostro comune, per inviarci i vostri commenti e suggerimenti, contatto: vam@vamaurienne.ovh

  • APRIRE ed eventualmente scaricare per riprodurre e diffondere IL TESTO COMPLETO DELL’APPELLO in lingua francese e/o italiana (i PDF aprono in nuova scheda) 

 

12 Luglio 2023

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