relazioni internazionali autunno 2022
Servizio del Global Times, 23 settembre 2022 serata: Escalation del conflitto, dopo i referendum russi. E se in concreto si passa dai fatti alle parole? Invito alla saggezza per Bruxelles, da Pechino.
Immagine sopra: la signora Ursula Leyen illustra gli strumenti della democrazia atlantica quando le elezioni sortiscono risultati sgraditi. Vedi Euronews 23 settembre 2023, in: https://www.youtube.com/watch?v=qiuvIiEVyQQ
Zhang Hui e Liu Xin - Global Times - Pechino, 23 settembre 2022 10:36 PM
CINA / DIPLOMAZIA
I referendum delle regioni ucraine portano il conflitto in una nuova fase; l’UE rischia di ingoiare frutti amari se continua a legarsi agli Stati Uniti
I referendum di quattro regioni ucraine sull’adesione alla Russia sono iniziati venerdì tra la forte opposizione degli Stati Uniti e dell’Europa e le promesse di maggiori sanzioni contro la Russia, mentre gli osservatori cinesi hanno affermato che il conflitto tra Russia e Ucraina entrerà in una nuova fase, poiché la Russia potrebbe massimizzare l’uso della carta del gas naturale e l’Europa probabilmente assaggerà gli amari risultati di legarsi strettamente agli Stati Uniti.
Secondo la TASS, il primo giorno di referendum si è svolto in modo tranquillo e la preparazione al combattimento è stata rafforzata per i referendum e tutti i seggi elettorali sono sorvegliati.
Il processo di adesione del Donbass e di altri “territori liberati” alla Russia procederà rapidamente nel caso in cui i loro residenti votino a favore del passaggio, ha dichiarato venerdì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, secondo quanto riportato dalla TASS.
In un discorso video di mercoledì mattina, il Presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia avrebbe appoggiato la decisione presa durante i referendum.
Due regioni orientali ucraine che hanno dichiarato la propria “indipendenza”, Donetsk e Luhansk, e anche gli oblast di Kherson e Zaporizhzhia, occupati dalla Russia, hanno annunciato martedì che da venerdì al 27 settembre terranno i referendum per unirsi alla Russia.
Quasi immediatamente dopo la diffusione della notizia dei referendum, gli Stati Uniti e i loro alleati si sono affrettati a condannare la mossa e hanno dichiarato che non riconosceranno i risultati. Giovedì i ministri degli Esteri del G7 hanno condannato nuovamente la Russia durante una riunione e hanno promesso di imporre ulteriori sanzioni.
Secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, i ministri degli Esteri del G7 hanno condannato fermamente i “referendum fasulli della Russia sul territorio ucraino sovrano”, che è temporaneamente sotto controllo russo. Inoltre, qualsiasi annessione del territorio ucraino sarebbe una grave violazione della sovranità dell’Ucraina e della Carta delle Nazioni Unite; [i ministri del G7] hanno quindi invitato tutti gli Stati a condannare inequivocabilmente qualsiasi referendum e a non riconoscerne i risultati. Il G7 lancerà altresì sanzioni mirate e s’impegna a esercitare una sostenuta pressione economica e politica sulla Russia.
I referendum nelle quattro regioni per l’adesione alla Russia sono invece conformi alle norme internazionali e alla Carta delle Nazioni Unite, ha dichiarato venerdì ai giornalisti Valentina Matvienko, presidente del Consiglio della Federazione russa (Tass).
Secondo Matvienko, i Paesi occidentali “si sono affrettati a dire” già prima dell’inizio dei referendum che non ne avrebbero riconosciuto l’esito. “Ma questo non sorprende più nessuno. In questo modo l’Europa e gli Stati Uniti confermano il loro cinismo e dimostrano di non essere interessati all’opinione dei cittadini di queste regioni”, ha detto Matvienko.
Cui Heng, assistente ricercatore presso il Centro di studi russi dell’Università Normale Cina-Est, ha detto venerdì al Global Times che, con i referendum, le tensioni nel conflitto Russia-Ucraina possono inasprirsi e trasformare il conflitto per procura in un vero conflitto tra Russia e Occidente, però con intensità inferiore.
Cui ha detto che è più probabile che Russia e Occidente s’impegnino in una guerra di parole nella prossima fase, mentre Stati Uniti e West hanno politicizzato e strumentalizzato l’Assemblea Generale ONU, ora diventata strumento del singolo Paese per trattare con un altro, anziché funzionare come piattaforma per risolvere le controversie.
“Questo sta minando e scuotendo l’ordine internazionale del secondo dopoguerra, minando l’autorità dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e l’autorità dell’ONU”, ha detto Cui.
Un giorno prima dell’inizio dei referendum, il consigliere di Stato e ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto un incontro con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e ha comunicato chiaramente la posizione della Cina sulla crisi ucraina.
Wang ha dichiarato che il Presidente cinese Xi Jinping ha sottolineato che la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i Paesi devono essere rispettate, che gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite devono essere pienamente osservati, che le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i Paesi devono essere prese sul serio e che tutti gli sforzi mirati alla soluzione pacifica della crisi devono essere sostenuti. Questa è l’esposizione più autorevole della Cina sulla questione ucraina ed è anche il principio fondamentale della Cina nel considerare e gestire la questione, ha detto Wang.
Il referendum nel Donbas e in altre regioni per l’adesione alla Russia rappresenta un cambiamento qualitativo nella crisi ucraina. Se queste regioni entreranno infine a far parte della Russia, qualsiasi azione o attacco futuro contro di esse potrebbe spingere la Russia a utilizzare tutti i mezzi militari e politici possibili sulla base della sua costituzione e delle sue leggi, ha dichiarato al Global Times un esperto di Pechino che ha chiesto l’anonimato.
L’operazione militare della Russia non ha cambiato l’atteggiamento di US e UE verso la Russia, e deve fare un ulteriore passo avanti per vedere la loro risposta, il che significa che non vuole escludere i negoziati, ma spingere US e UE a prendere in considerazione le preoccupazioni della Russia, ha detto l’esperto, osservando che né la Russia né l’Europa possono permettersi di scendere a compromessi.
Nuova fase
L’esperto anonimo ha affermato che la crisi ucraina potrebbe entrare in una nuova fase, con la Russia che si sta preparando in due direzioni: massimizzare l’uso della carta degli accordi sul gas naturale, dal momento che molti Paesi europei entreranno presto nell’inverno più rigido, ed espandere le operazioni di truppe meccanizzate mentre migliora la scala di combattimento.
Quale direzione prenderà la situazione attuale
Quale direzione prenderà la situazione attuale dipende da ciò che l’UE deciderà di fare – se insiste nel legarsi strettamente agli US, ingoierà un risultato amaro; se non sceglierà gli Stati Uniti, potrà negoziare con la Russia; la terza scelta è restare bloccati in un vicolo cieco, ha detto l’esperto.
I leader europei non hanno l’indipendenza strategica e il coraggio di uscire dallo stallo e sono esausti psicologicamente, economicamente e militarmente, poiché il loro unico strumento, le sanzioni, non è riuscito a sconfiggere la Russia, ha detto l’esperto anonimo.
Imporre sanzioni ha danneggiato i Paesi europei più della Russia e molti Paesi hanno dovuto pagare prezzi più alti perché il metano transiti in Paesi terzi, hanno detto analisti, osservando che non tutti i Paesi dell’UE saranno in grado di sopportare una carenza energetica a lungo termine.
Le sanzioni energetiche dell’UE contro la Russia non hanno sconfitto il Paese, ma hanno invece scosso l’unità del blocco stesso.
Secondo l’AP, il leader del partito di governo ungherese, Mate Kocsis, ha dichiarato in una conferenza stampa giovedì: “Le sanzioni stanno causando danni. Stanno distruggendo l’economia europea. Dobbiamo convincere i decisori europei, i membri dell’élite, che non dovrebbero mantenere le sanzioni sull’energia perché ne deriverebbero grossi problemi”.
Articolo originale in https://www.globaltimes.cn/page/202209/1275977.shtml (apre in nuova scheda dal sito Global Times)
24 Settembre 2022