Scenarieconomici.it ha ripercorso i costi degli interessi: tra il 1980 e il 2012, l’Italia ha pagato 3.100 miliardi solo di interessi sul debito. Se aggiungiamo gli ultimi 5 anni, arriviamo a oltre 3.400 miliardi. Il pagamento degli interessi è la terza voce di spesa del nostro bilancio, vale tra gli 80 e i 90 miliardi di euro l’anno e viene prima della spesa per l’istruzione.
Ma la mole debitoria aumenta perversamente, anno dopo anno, nonostante gli sforzi dei cittadini contribuenti, le manovre finanziarie a base di tagli alle spese sociali e aumenti di tasse.
Secondo diversi economisti, questo debito è matematicamente inestinguibile.
Nelle mie ricerche mi sono imbattuta in Marco Bersani (che non è parente del Pierluigi), socio fondatore di Attac Italia, tra i promotori del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, del Forum italiano per una nuova finanza pubblica e sociale e della Campagna “Stop TTIP Italia”, nonché autore di numerose pubblicazioni.
Marco Bersani da tempo osserva questa psicosi debitoria e, dopo aver indagato l’oceano del debito planetario, pari a circa 200.000 miliardi di dollari, è arrivato ad affermare con candore: “Il debito non sarà mai saldato per oggettiva impossibilità e perché non è mai stato questo l’obiettivo dei creditori. L’usuraio, nella propria esistenza, teme solo due eventi: la morte del debitore e il saldo del debito perché, in entrambi i casi, perderebbe un’entrata certa e periodizzata – il pagamento degli interessi – e il potere di disporre dei beni, delle energie, del tempo e della stessa vita del debitore“.