Nel limpido saggio “Dacci oggi il nostro debito quotidiano. Strategie dell’impoverimento di massa” (DeriveApprodi, 2017) Marco Bersani ci aiuta a comprendere l’impatto sulle nostre vite della finanziarizzazione dell’economia e della dottrina neoliberista (sua ancella) che si sono via via affermate con i governi di Margaret Thatcher (1979) in Gran Bretagna e di Ronald Reagan (1981) negli USA. Bersani esemplifica così la favola liberista: “Facciamo dell’intero pianeta un unico grande mercato, liberalizziamo i mercati finanziari e diamo piena libertà di movimento ai capitali, togliamo loro ‘lacci e lacciuoli’, legati a concezioni obsolete e sconfitte dalla storia, eliminiamo tutti i vincoli sociali e ambientali, e sarà il libero dispiegarsi del mercato ad autoregolare la società, producendo un’enorme ricchezza che, se anche non ridurrà le diseguaglianze sociali, porterà a cascata benessere per tutti“.
“Oggi, nel pieno della crisi economico-finanziaria globale, sommersi da un debito che non potremo mai pagare, occorre indagare più a fondo sul perché la relazione creditore-debitore continui ad essere vissuta come un rapporto fra pari, basato sulla lealtà e non invece per quello che è: un rapporto diseguale di potere, basato sul ricatto del più forte e sulla rassegnazione del più debole“.
Occorre demistificare la narrazione ufficiale.
Tiziana Ripani
(1 – alla prossima puntata)
Marco Bersani
Laureato in Filosofia, socio fondatore di Attac Italia e fra i promotori del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, del Forum italiano per una nuova finanza pubblica e sociale e della campagna “Stop TTIP Italia”.
Tra le sue pubblicazioni: Nucleare: se lo conosci lo eviti, edizioni Alegre 2009; Come abbiamo vinto il Referendum, edizioni Alegre 2011; CatasTroika – le privatizzazioni che hanno ucciso la società, edizioni Alegre 2013; Dacci oggi il nostro debito quotidiano – Strategie dell’impoverimento di massa, DeriveApprodi 2017.
È coautore di Come si esce dalla crisi, edizioni Alegre 2014 e di Nelle mani dei mercati – Perché il TTIP va fermato, Emi 2015.