Nel ventre di Torino mille facchini del cibo sotto ricatto continuo

Il Centro Agro Alimentare Torino (CAAT, mercati generali) è in vendita, uno dei più grandi mercati non solo di ortofrutta, uno dei principali luoghi di lavoro a Torino con circa un migliaio di lavoratori, in maggioranza migranti, con situazioni di illegalità estreme. Il CAAT è anche un centro logistico per le esportazioni verso l’estero.

Dopo i primi scioperi molto duri si riuscì ad ottenere qualche piccolo miglioramento. Con la nuova amministrazione la situazione non è cambiata. La proprietà è pubblica: Regione e Comune sono i principali proprietari.

Uno sfruttamento spaventoso. Cooperative che falliscono per non pagare il TFR, minacce ai lavoratori, lavoro nero.

La lotta continua, si è cercata l’attenzione del consiglio comunale e anche dei cittadini.

Chi sono gli operai del CAAT? Sono lavoratori delle periferie, conoscono bene questa crisi, oltre alle ingiustizie che subiscono quotidianamente. La richiesta di un sostegno al reddito. Le periferie abbandonate e degradate necessitano di un lavoro immenso. Proposta di inclusione dei disoccupati in lavori socialmente utili, di coinvolgimento attivo nel cambiamento delle periferie, vedi l’esperienza di Napoli.

 

Daniele Mallamaci, operatore sindacale S.I. Cobas, illustra la situazione di lotta al CAAT di Grugliasco, proprietà pubblica in vendita, ove i lavoratori sono soggetti a ricatti e precarietà.

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