ATTUALITA’ POLITICA
PROSSIME INIZIATIVE
REPORT INIZIATIVE PASSATE (NELLA PARTE: AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA)
IN RASSEGNA STAMPA ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI E APPELLI
GIOVEDÌ 11 GIUGNO IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE HA FIRMATO IL DPCM che autorizza la ripresa di ulteriori attività, in occasione delle dichiarazioni alla stampa a seguito del Consiglio dei Ministri n. 51…
“Le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo, così come le attività di centri benessere, centri termali, culturali e centri sociali sono consentite ma a condizione che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l’andamento della curva epidemiologica.
Aprono i centri estivi anche per i bambini in età da 0-3 anni.
Riprendono gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto ma con alcune cautele/precauzioni.
Restano invece sospese tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche, locali assimilati sia all’aperto che al chiuso.
Restano sospese fino al 14 luglio 2020 le fiere e congressi, mentre i corsi professionali potranno essere svolti in presenza…”
http://www.governo.it/it/articolo/coronavirus-il-presidente-conte-firma-il-dpcm-11-giugno-2020/14741
11 GIUGNO 20 DPCM DEL PRESIDENTE CONTE
http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM_20200611.pdf
Dal testo: … i) lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore ai sensi dell’articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773…
m) gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto sono svolti con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, con il numero massim di 1000 spettatori per spettacoli all’aperto e di 200 spettatori per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala…
Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni di cui alla presente lettera.
Restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso e, sino al 14 luglio 2020, le fiere e i congressi…”
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/06/11/20A03194/sg
1 Giugno 2020 “Fase 2”:
“DOMANDE FREQUENTI SULLE MISURE ADOTTATE DAL GOVERNO
… Le assemblee di qualunque tipo, condominiali o societarie, ovvero di ogni altra forma di organizzazione collettiva, possono svolgersi in “presenza fisica” dei soggetti convocati, a condizione che siano organizzate in locali o spazi adeguati, eventualmente anche all’aperto, che assicurino il mantenimento continuativo della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro fra tutti i partecipanti, evitando dunque ogni forma di assembramento, nel rispetto delle norme sanitarie di contenimento della diffusione del contagio da COVID-19.
http://www.governo.it/it/faq-fasedue
ORGANIZZIAMOCI PER IL FUTURO
PERCHE’ “NON SIA MAI PIU’ COME PRIMA… O PEGGIO!”
UNIAMO TUTTE LE LOTTE SINDACALI, AMBIENTALI, PER IL REDDITO, PER LA CASA E LA SALUTE, PER REPERIRE LE RISORSEED EVITARE CHE PESI SULLE SPALLE DI TUTTI !
IL VIRUS È INVISIBILE, MA I SUOI PRODUTTORI SI VEDONO A OCCHIO NUDO
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/03/24/5878/
10 giugno 20 Jacobin:
“COME PRIMA, PIÙ DI PRIMA. IL PIANO COLAO
La task-force guidata dall’ex manager di Vodafone ha presentato il piano per la ripartenza.
Ma il tanto decantato gruppo di esperti ripropone solo l’ideologia liberista, con lo Stato al servizio del privato e nessun ruolo attivo del lavoro
di Luca Giangregorio
Durante il picco della pandemia e le fasi di lockdown totale l’economia ha retto grazie soprattutto a quei lavoratori e lavoratrici troppo spesso tacciati di bassa produttività e valore aggiunto e, per questo, meritevoli di bassi salari.
Si tratta dei lavoratori della logistica, schiacciati dallo strapotere di Amazon che impone loro ritmi e modalità di lavoro; dei rider vittime del caporalato digitale e ancora soggetti al ricatto dello status di falso autonomo e del salario a cottimo nonostante la sentenza 1663/2020 della Corte di Cassazione che stabilisce per loro le stesse tutele del lavoratore subordinato; si tratta dei lavoratori della filiera agro-alimentare, dai braccianti – vittime di una «regolarizzazione per utilità di mercato» – alle addette alle casse della grande distribuzione; si tratta degli infermieri che all’interno della stessa unità ospedaliera possono essere soggetti a condizioni differenti grazie alla possibilità di ottenere personale dalle cooperative attraverso operazioni di esternalizzazione del servizio…
Questi lavoratori e lavoratrici, tuttavia, sono del tutto assenti nella concezione di lavoro attivo – cioè di partecipazione alle decisioni della produzione e quindi di dominio del soggetto sull’oggetto e non viceversa – dal piano tecnico presentato da Colao e dalla sua task-force.
Nonostante il primo dei sei punti sia intitolato «impresa e lavoro, motore dell’economia» persiste indisturbata la logica liberale per cui sono considerati unicamente l’impresa e il capitale privato i reali carburanti del motore economico lasciando al lavoro il mero ruolo di merce-appendice…
Non solo mancano totalmente i problemi fondamentali del mondo del lavoro di oggi, quali la stagnazione salariale e la necessità di introdurre un salario minimo, le condizioni materiali e di sicurezza (ricordiamo che in tempi «normali» l’Italia presentava in media tre vittime sul lavoro al giorno), il lavoro in appalto, le forme di precarietà e di remunerazione a cottimo, ma viene invece delineata quale deve essere la natura dell’individuo e del lavoro…
Permane l’attuale impianto regressivo di alta velocità, improntato alla realizzazione del profitto, che razionalizza il trasporto locale-interregionale che interessa principalmente lavoratori e lavoratrici pendolari, con gli evidenti disservizi e carenza d’offerta nelle regioni meridionali i cui trasporti pubblici sono demandati a soggetti privati su gomma…
Questo implica che lo Stato, ad oggi, non è in grado di svolgere nessun ruolo attivo nel «piano» di Colao, ma è uno Stato limitato e assoggettato alle richieste delle imprese. Uno Stato facilitatore al servizio del privato che non può, ideologicamente e materialmente, partecipare attivamente alla definizione e implementazione del piano per l’economia post Covid-19, e non può democratizzare l’economia partecipando alla formulazione delle risposte alle domande su «come e cosa produrre»...
https://jacobinitalia.it/come-prima-piu-di-prima-il-piano-colao/
12 Giugno 20 Laboratorio Politico Iskra:
“QUALCOSA SI STA MUOVENDO: DIREZIONI, POSSIBILITÀ, ORGANIZZAZIONE IN UNA PROSPETTIVA ANTI-CAPITALISTA
Sin dai primi giorni della pandemia, insieme al sentimento di preoccupazione legato all’incertezza del momento e del futuro, ci siamo subito resi conto che qualcosa sarebbe dovuto cambiare per forza.
Viviamo in un mondo e in un sistema che a varie latitudini è arrivato al limite delle sue contraddizioni, e un simile evento globale non poteva che far scoppiare qualcosa…
Qualcosa si sta muovendo, diciamo in tanti, perché asfissiati dalle nostre vite non vediamo l’ora di poter respirare un po’ di coda di quelle tante rivolte lontane a cui si aggiunge #BlackLivesMatter. Anche se qualcosa si stava muovendo già da un po’.
Tutto questo movimento, per mille e uno motivi, è arrivato fin da noi, dando vita ad alcune delle manifestazioni spontanee di #solidarietà internazionale più grandi degli ultimi anni. Manifestazioni non prive di contraddizioni, soprattutto in un paese come il nostro, che solo ultimamente inizia a fare davvero i conti con il #razzismo e il #colonialismo.
Le manifestazioni sorte per chiedere Giusizia per #GeorgeFloyd stanno riguardando tutto il mondo e in gran parte prendono quella rabbia e quell’ingiustizia che è legge in varie aree del globo per trasformarsi in rivolta: dal Messico alla Grecia la solidarietà a #BLM si esprime così come si sta esprimendo a Washington o a Minneapolis, con l’attacco frontale allo Stato e alle sue appendici e portando il fuoco dal cuore fino alle periferie dell’Impero…
Da qualche mese a questa parte abbiamo contribuito al percorso di un patto d’azione per un fronte unico di classe: un patto d’azione che attorno alla crisi del Coronavirus potesse convergere attorno a 12 punti chiave (dal salario medio alla regolarizzazione) per dare forza reciproca a settori in lotta spesso isolati tra loro e per tracciare per queste battaglie una direzione dentro alla quale muoversi.
Non crediamo che esista una soluzione o una medicina ai “problemi scottanti del nostro movimento”, e non pensiamo che il #FronteUnico sia LA soluzione…
Un Fronte Unico di Classe è una sperimentazione politica che deve assolvere a due semplici obiettivi: dare un orizzonte politico che vada aldilà e delle singole scadenza / vertenze / rivendicazioni unendone i bisogni immediati, e rompere il rischio corporativo dei singoli comparti in lotta.
Un obiettivo ricompositivo che non può che vertere sul terreno del politico: le piattaforme sociali uniscono le rivendicazioni, ma l’orizzonte non può che essere quello dell’autonomia di classe e del suo farsi soggetto politico rivoluzionario…”
https://www.facebook.com/laboratoriopoliticoiskra/posts/2910479065673472?__tn__=K-R
15 giugno 20 Michele Castaldo:
“IL RAZZISMO NELL’UOMO CAPITALISTICO OCCIDENTALE
All’indomani delle mobilitazioni per la morte di George Floyd negli Stai Uniti, del funerale in pompa magna, degli inni di rito, delle migliaia di arresti e di centinaia di feriti, tentiamo un minimo bilancio e una breve riflessione sulla questione del razzismo…
Il razzismo nasce e si sviluppa con la scoperta dell’America, con l’occupazione delle colonie per estrarre le materie prime utilizzando la mano d’opera locale a costo zero.
Una storia cominciata allora e che si è perpetuata a fino a oggi, e che prosegue con i morti nel mare “nostrum” per mettere gli immigrati contro i lavoratori autoctoni, per ridurre il costo della manodopera e tentare di competere con le economie emergenti come quelle dei paesi asiatici…
L’uccisione di George Floyd, al di là della casualità – tutto accade a caso ma non per caso – è il sintomo di una accelerazione delle tensioni sociali causate dal Covid-19 che a sua volta è il sintomo di una accelerazione dell’accresciuta concorrenza delle merci nel forsennato meccanismo di un modo di produzione irrefrenabile…
Qual è dunque il timore che pervade l’America bianca, compresa la parte operaia che di fronte alla crisi si ritrae col capitale e vota Trump? …
Un’America che ha integrato pochi ed emarginati tanti al punto che fra i manifestanti per la morte di George Floyd c’erano bianchi di nuova generazione, di quell’immenso popolo di lavoratori precari e disoccupati…
Un’America dove la precarietà lavorativa fa da sfondo a una precarietà psichica che produce gesti folli e continue stragi di chi spara nel mucchio perché è impersonale il nemico.
Un’America dove viene definito occupato un giovane che lavora poche ore settimanali.
Un’America indebitata come non mai e costretta a stampare moneta nella speranza di sopravvivere alla pandemia per sopravvivere alla crisi.
Insomma un’America in cui il quadro sociale complessivo sta «minando la coesione sociale a tutti i livelli: sperequazioni estreme nella distribuzione del reddito con la comunità che si divide in caste; differenze crescenti tra aree metropolitane e zone rurali; e il conflitto tra generazioni con i millennials che si sentono diseredati dai loro genitori, i figli del baby boom del dopoguerra: “ladri di futuro” che gli lasciano in eredità un’atmosfera surriscaldata e mari invasi dalla plastica», scrive Massimo Gaggi in Crack America, di recentissima pubblicazione.
Ecco l’America di questi giorni, altro che il potente paese che prima bombardava, costringeva alla resa e poi veniva applaudito come “alleato”.
E se trema l’America, barcolla il resto dell’Occidente, perché accerchiato da paesi emergenti come spietati concorrenti e di movimenti di massa improvvisi per il crescente impoverimento.
Si dischiudono finalmente le finestre su una fase che vede l’insieme del modo di produzione capitalistico avviato verso una catastrofica implosione in cui l’antirazzismo – quello vero, quello di questi giorni in America e in parte dell’Europa – gioca un ruolo non proprio secondario…”
VOLANTINO di Assemblea NOTAV Torino e cintura:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE…
NON PAGHEREMO LA CRISI
SE SI FERMANO LE GRANDI OPERE INUTILI E DANNOSE
Un esempio per tutti: solo il nuovo tunnel di 57 km della linea ferroviaria Torino-Lione (TAV) che vogliono costruire costerebbe circa 9 miliardi di Euro…
NON PAGHEREMO LA CRISI…
SE SI RISPARMIANO I SOLDI CHE LO STATO DÀ A CHI INQUINA
Ad esempio 18 miliardi di sussidi vengono concessi alle fonti fossili (petrolio, carbone) mentre potrebbero essere utilizzati per le energie alternative e rimettere in piedi lo Stato sociale, la sanità, la scuola, la ricerca, il lavoro anzitutto.
NON PAGHEREMO LA CRISI…
SE SI ABOLISCONO LE SPESE MILITARI
la «vera difesa» di un popolo non si garantisce con armi e mezzi militari ma con «sanità, scuola, welfare».
• Un caccia F-35 costa circa 150 milioni
• Il casco del pilota da solo costa 400mila euro.
• Nei 2 minuti che ci avete messo per leggere queste righe abbiamo buttato 100.000 euro in spese militari (perché armi ed esercito ci costano 50.000 euro al minuto, 26 miliardi all’anno!)
E POICHE’ FORSE NEANCHE COSI’ BASTERANNO I SOLDI…
NON PAGHEREMO LA CRISI…
SE SI TASSERÀ CON UNA PATRIMONIALE DEL 10% IL 10% PIÙ RICCO DEGLI ITALIANI
Vuol dire tassare circa 2 milioni di famiglie su 20 milioni (1 famiglia su dieci).
COSÌ SI POSSONO OTTENERE CIRCA i 470 MILIARDI che servirebbero per ripagarci di tutto quello che abbiamo perso, e perderemo, stando fermi con il virus…
Con questa “Patrimoniale 10% sul 10%” (chiamiamola così) non si dovrà:
– TAGLIARE I SERVIZI PUBBLICI (in 10 anni tagliati 37 miliardi alla sanità pubblica)
– AUMENTARE LE TASSE A TUTTI, I CONTI CORRENTI E LE SECONDE CASE
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%? PENSIAMOCI!”
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&theater
PROSSIME INIZIATIVE
GIOVEDÌ 18 GIUGNO
ORE 10 – 13 davanti al comune di Saluzzo Via Macallè, 9, Saluzzo
PRESIDIO: “ENOUGH IS ENOUGH” (QUANDO È TROPPO È TROPPO)
“Siamo braccianti agricoli, siamo lavoratori delle campagne di Saluzzo, siamo un movimento solidale. Lottiamo per mettere fine al razzismo, allo sfruttamento, alla violenza della polizia.
Il video della morte di George Floyd ha aperto gli occhi al mondo su uno dei più grossi problemi delle società in cui viviamo: il razzismo…
ANCHE IN ITALIA L’ARIA È IRRESPIRABILE: razzismo e violenza poliziesca sono all’ordine del giorno!…
Uno degli esempi più emblematici è quello delle condizioni lavorative e abitative dei braccianti, da nord a sud Italia: gli immigrati sono buoni da sfruttare, ma le loro vite non valgono.
Soltanto nell’ultima settimana abbiamo assistito alla morte di Adnan Siddique, ucciso a coltellate perché sosteneva i lavoratori sfruttati nelle campagne siciliane, e di Mohammed Ben Ali, rimasto carbonizzato nell’incendio del ghetto di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia.
Nel comparto agroalimentare della zona di Saluzzo ogni anno durante la stagione della raccolta noi lavoratori delle campagne, tutti immigrati, viviamo in condizioni pessime, tra accampamenti informali e soluzioni emergenziali di accoglienza del tutto inadeguate e fortemente limitative delle libertà di chi ci vive.
Quest’anno, a causa delle misure anti-coronavirus, non viene garantito nemmeno il progetto di accoglienza stagionale gestito in passato dal Comune, e per altro verso viene inviato l’esercito in modo da assicurarsi che non si creino accampamenti di fortuna…
CASA PER TUTTI, GHETTI PER NESSUNO!
BASTA RAZZISMO, BASTA SFRUTTAMENTO!”
https://facebook.com/events/s/enough-is-enough-presidio-dava/581581702790167/?ti=cl
ORE 13 -14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
e in streaming http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale…
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Oltre a questo tema, ci occupiamo di lotte simili o da cui traiamo ispirazione, oltre alle vicende legate al territorio che viviamo.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di questi ultimi anni…
Potete contattare la redazione al nostro numero 377 086 24 41 attivo durante il programma.”
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 18 – 19:30 davanti alla Regione Piemonte, Piazza Castello Torino
PRESIDIO SIT-IN DEL COMITATO VITTIME NELLE RSA
“Per non dimenticare le migliaia di morti in RSA in questi ultimi mesi di Covid e di abbandono terapeutico. Per sollecitare la Regione Piemonte ad intervenire sulle RSA, aumentando la copertura sanitaria.
Organizzato da Fondazione promozione sociale onlus
https://www.facebook.com/events/266889444517077/
SANITÀ GIUSTA PER I MALATI NON AUTOSUFFICIENTI:
“ISTANZE ALLA REGIONE PIEMONTE 2019-2024
Piattaforma delle richieste presentate all’amministrazione della Regione Piemonte per la tutela del diritto alle cure sanitarie e socio-sanitarie dei malati cronici non autosufficienti e per ottenere interventi urgenti per eliminare le liste d’attesa”
Link alla piattaforma
VENERDÌ 19 GIUGNO
ORE 15 Piazza Castello, Torino, davanti a Palazzo Madama
PRESIDIO #FRIDAYSFORFUTURE A TORINO!
“Abbiamo solo più 11 anni per spostare l’intera economia mondiale su energie sostenibili e rinnovabili, ridurre le emissioni al minimo e abbandonare la plastica… 11 anni sono pochi.
Noi siamo la prima generazione a sentire gli effetti del cambiamento climatico… Ma siamo anche l’ultima a poter fare qualcosa”
La fusione del permafrost sta rilasciando nell’aria enormi quantità di metano (gas serra) che era trattenuto negli Idrati di Metano. Ciò causerà un ciclo vizioso che aumenterà ulteriormente ed esponenziale le temperatura globale…”
https://www.facebook.com/events/1167892460071000/l
https://www.facebook.com/F4Fturin/
ORE 19 al presidio di San Didero, sulla statale 25 per Susa in località Baraccone
APERICENA RESISTENTE ORGANIZZATO DALLE ‘FUMNE NO TAV’
CON PROVE GENERALI “UN VIOLADOR EN TU CAMINO”
“Sarà un momento di socialità e di condivisione, e durante la serata ci saranno le prove generali per la perfomance del ‘Un violador en tu camino’ che vorremmo riproporre al più presto a Chiomonte…
Vi ricordiamo di portare piatti, posate e bicchieri da casa!”
https://www.facebook.com/events/262670711615993/
SABATO 20 GIUGNO
ORE 15 – 23.30 Evento online
TORINO PRIDE: LA SICUREZZA DEI DIRITTI
L’UGUAGLIANZA NEI DIRITTI È L’UNICA SICUREZZA DI CUI ABBIAMO BISOGNO!
IL TORINO PRIDE 2020 SARÀ IL PRIMO PRIDE VIRTUALE DELLA STORIA!
Tutte e tutti insieme manifesteremo virtualmente il 20 giugno a partire dalle ore 15 condividendo foto, video, testi, canzoni e contributi di ogni genere su tutti i social con gli hastag #LaSicurezzaDeiDiritti e #TorinoPride e taggando l’evento fb!
DALLE 15 ALLE 18, attraverso la piattaforma di GayDay2
A celebrare la giornata ci saranno anche personalità del mondo della cultura, dell’informazione, dell’arte e dell’istruzione che hanno accettato l’invito del Torino Pride di partecipare a una staffetta on line per i diritti.
Fra i protagonisti: Vladimir Luxuria, i rettori di Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino Geuna e Saracco, Oscar degli Statuto, ConiglioViola, Monica Carocci, Pierluigi Pusole e tanti altri e altre.
TUTTE LE INIZIATIVE DI QUESTO #TORINOPRIDE SPECIALE!:
Organizzato dal Coordinamento Torino Pride GLBT
https://www.facebook.com/events/713244226093859/
MARTEDÌ 23 GIUGNO
ORE 10 davanti alla Provincia, via Scassi, Alessandria
PRESIDIO: “NO ALL’AMPLIAMENTO DELLA PRODUZIONE DI SOLVAY”
UN SECOLO DI MORTI E VELENI PUÒ BASTARE
In occasione della Conferenza dei servizi
LOCANDINA:
https://www.rete-ambientalista.it/2020/06/16/manifestazione-anti-pfas-solvay-ad-alessandria/
ORE 21 presso Csoa Gabrio Via Francesco Millio 42, Torino, in cortile, opportunamente distanziati
ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le prossime iniziative a Torino e in Val Susa
Come sempre l’odg verrà deciso all’inizio della riunione
SABATO 27 GIUGNO
ORE 17 in ogni paese europeo e città italiana
INIZIATIVE E PRESIDI CONTRO IL FASCISMO DI ERDOGAN:
– Per ottenere la liberazione di tutte le persone che a causa delle loro opinioni politiche in Turchia sono private della loro libertà personale, tra le quali tutte le persone co-sindaco, consiglieri comunali e provinciali dell’HDP, così che gli/le stessi possano esercitare la pubblica funzione rivestendo la loro carica e nel contempo sia rispettata la libera espressione della volontà popolare come normalmente accade in ogni Stato di Diritto;
– Perché siano tutelati i diritti fondamentali dei prigionieri politici ristretti nelle carceri turche, anche mediante la concreta applicazione delle linee guida redatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, del CPT e dei commissari per i diritti umani delle Nazioni Unite e del Consiglio d’Europa, così che i detenuti possano essere preservati dagli effetti nefasti del COVID19;
– Per assicurare ai prigionieri politici i benefici di legge concessi ad altri detenuti senza che venga attuata alcuna discriminazione a loro danno;
– Per assicurare una esistenza Libera e Dignitosa ad ogni persona, con particolare riguardo alle donne ed ai bambini che in Turchia godono di minori tutele e sono perciò maggiormente esposte ed esposti a discriminazioni soprusi;
– Per sostenere ogni altra forma di denuncia e manifestazione di solidarietà per la Libertà di Espressione e di Pensiero affinché anche in Turchia possa essere assicurata la Libertà di Opinione garantita in ogni Stato democratico.
Da Rete Kurdistan:
“APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE PER LA TUTELA DEI DIRITTI UMANI E LA LIBERAZIONE DEI DETENUTI POLITICI IN TURCHIA
ALTRE INIZIATIVE SU:
https://www.facebook.com/pg/radioblackout105250/events/
http://www.fabionews.info/torinovive.php
EVENTI CSA GABRIO: https://gabrio.noblogs.org/
https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
EVENTI MANITUANA Laboratorio Culturale Autogestito
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
PER AGGIORNAMENTI E DOCUMENTAZIONE NOTAV:
www.notav.info – www.notavtorino.org –http://www.autistici.org/spintadalbass/?cat=2
www.notav.eu – www.notav-valsangone.eu – http://www.presidioeuropa.net/blog/?lan=2
https://www.notavterzovalico.info/ – http://noterzovalico.wordpress.com/
www.ambientevalsusa.it – https://www.facebook.com/notavtorino.org/
https://www.facebook.com/controsservatoriovalsusa/
ARCHIVI FOTOGRAFICI LUCA PERINO: http://lucaxino.altervista.org/
AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA
Vedi anche su:
TG Vallesusa: http://www.tgvallesusa.it/?page_id=135
Facebook Festival Alta Felicità: https://www.facebook.com/festivalaltafelicita/
Attualità, Diario Tav, Libri, Dischi, X Files: www.mavericknews.wordpress.com
Centro di documentazione Invicta Palestina: https://invictapalestina.wordpress.com/
Rete Ambientalista – Movimenti di Lotta per la Salute, l’Ambiente, la Pace e la Nonviolenza
https://www.rete-ambientalista.it/
MERCOLEDÌ 10 GIUGNO I CARABINIERI DI TORINO HANNO NOTIFICATO A 17 ATTIVISTI MISURE CAUTELARI PER OCCUPAZIONE
in concorso della Casa Cantoniera di Oulx con divieti di dimora da Oulx, Claviere, Bardonecchia, Cesana, Salbertrand.
11 Giugno 20 Passamontagna.
“QUALCHE APPUNTO SULL’OPERAZIONE REPRESSIVA DEL 10 GIUGNO IN ALTA VALLE
Sì, abbiamo occupato. Abbiamo occupato gli scantinati della chiesa di Claviere.
E quando ci hanno sgomberati siamo entrati nella ex-casa cantoniera di Oulx.
Ci siamo presi degli spazi che erano necessari per incontrarci, parlarci, organizzarci.
Contro le frontiere. Contro i sistemi di sfruttamento e selezione che le necessitano.
Per portare solidarietà attiva a tutte quelle persone che si ritrovano discriminate, differenziate, sotto il continuo ricatto per ottenere un pezzo di carta, di uno stato che le massacra e del capitale che le sfrutta.
Abbiamo occupato. Lo abbiamo fatto e ce lo rivendichiamo.
E siamo ancora qui. La casa cantoniera esiste ancora e la lotta alla frontiera è molto più ampia dei 24 indagati/e per queste occupazioni e delle 17 persone che stanno cercando di cacciare via.
Centinaia e centinaia di persone da ogni continente hanno attraversato questi spazi…
In un territorio massacrato dalle infrastrutture dei trasporti, e dalla tanto ricercata costruzione di un treno ad Alta Velocità per muoversi sempre più in fretta, le frontiere fatte di guardie e gendarmi bloccano e fanno morire chi si trova costretto a camminare in montagna per continuare la propria vita. Le merci passano veloci e senza problemi, chi è senza documenti rischia di crepare inseguito dalla polizia…
Tra le righe si giustifica l’esigenza cautelare come prevenzione a una possibile rioccupazione dopo lo sgombero di della casa cantoniera, che sembrerebbe imminente.
Ci accusano di aver strumentalizzato il fenomeno migratorio in alta Valle Susa, di aver fatto azioni di propaganda politica, di aver favorito l’attraversamento illegale del confine dei “migranti”, mettendo in pericolo la loro vita…”
https://www.passamontagna.info/?p=1628
MERCOLEDÌ 10 GIUGNO CARICHE E FERITI AI LAVORATORI IN SCIOPERO DELLA FEDEX-TNT DI PESCHIERA BORROMEO (MI)
11 giugno 20 TG 7: CARICHE DI POLIZIA ALLA TNT DI PESCHIERA BORROMEO https://www.facebook.com/100003330051149/videos/3009949822459323/
VIDEO Milano Today:
“MANIFESTANTE SOCCORSO IN AMBULANZA DOPO LA CARICA DELLA POLIZIA“
http://www.milanotoday.it/video/polizia-carica-lavoratori-tnt.html
11 giugno 20 Comunicato del SI Cobas nazionale, Patto d’azione per un Fronte Unico di classe e del Csa Vittoria:
“BRUTALE VIOLENZA DELLA POLIZIA CONTRO I LAVORATORI DELLA FEDEX-TNT DI PESCHIERA BORROMEO (MI), cariche calci manganellate e pugni agli scioperanti non piegano la lotta
… L’antefatto quindi è il licenziamento politico di una ottantina di lavoratori impiegati all’importante hub Fedex TNT di Peschiera Borromeo…
La motivazione non ufficiale è che hanno coscientemente aderito allo sciopero del 1° maggio, quella che ironicamente ed ipocritamente viene dichiarata la festa dei lavoratori, in difesa delle loro condizioni di salute di vita e di lavoro…
Già dopo cena è incominciato il concentramento di un centinaio lavoratori e di solidali che riempiva il piazzale antistante ai cancelli ma verso le 23 sono arrivati 7 blindati di polizia e carabinieri accompagnati da diverse volanti e agenti della Digos.
I delegati del SI Cobas hanno con loro incominciato una trattativa che produceva il RISULTATO POSITIVO DI UNA RICHIESTA DI UN INCONTRO IN PREFETTURA per verificare con la controparte le condizioni di un possibile e auspicato accordo.
Poteva sembrare finalmente uno sbocco positivo a questa vertenza sindacale ma mentre aspettavamo il risultato delle interlocuzioni in prefettura la polizia ha improvvisamente incominciato ad avanzare e per non offrire il pretesto a pericolose cariche in corsa tutto il folto gruppo di manifestanti si è seduto per terra…
Quando polizia e carabinieri sono riusciti a dividere in due gruppi i lavoratori in sciopero, uno stretto contro i cancelli e l’altro verso il piazzale è immediatamente partita una carica immotivata e violentissima contro chi si avvicinava ai compagni caduti per soccorrerli…
L’intervento di 5 ambulanze e un’auto di due medici del pronto intervento che ringraziamo per la loro gentilezza e solidarietà fermava la violenza mattanza soccorrendo molti lavoratori svenuti per i colpi ricevuti e dei quali non abbiamo ancora il conto preciso.
Dita fratturate, ematomi alla testa, ematomi alla schiena per i calci ricevuti a terra, lacerazioni varie e l’elenco sarebbe incredibilmente molto lungo perché in molti hanno deciso di non ricorrere alle cure mediche, ma vogliamo segnalare il caso un lavoratore svenuto e poi portato via in autoambulanza per il quale abbiamo temuto il peggio.
Non ci dimenticheremo di un lavoratore tenuto per braccia e gambe e scaraventato dall’alto a terra con una tale violenza da fargli sbattere la testa e farlo rimanere svenuto per poi manganellare con odio chi si avvicinava per soccorrerlo e sottrarlo ad altri colpi, un delegato SI Cobas gettato a terra e colpito con forza sulla testa per lasciarlo tramortito…”
12 giugno 20 Maverick:
“SI COBAS. LA POLIZIA TRASFORMA UNA VERTENZA SINDACALE IN UNA NOTTE DI VIOLENZA ANTIOPERAIA.
Nel silenzio dei media, dei sindacati, della “sinistra” istituzionale, un fascismo strisciante si sta insinuando negli apparati repressivi e nella fasce più basse della popolazione.
C’è da indignarsi. Quanto accaduto due notti fa alla sede Tnt-Fedex di Peschiera Borromeo (Mi) sfida la sensibilità di tutti e soprattutto di quelli che si indignano per le violenze poliziesche negli Usa e chiudono gli occhi su quelle nostrane.
Anche per i media, è una vecchia storia: i cattivi poliziotti o aguzzini sono sempre altrove.
L’assemblea seguente rilancia lo sciopero.
C’è poco da aggiungere se non rilevare tre fatti gravi:
– Non abbiamo sentito nessun Tg informare dell’accaduto e abbiamo riscontrato il vuoto sui giornali. Media che riducono la realtà e la verità alle veline del Potere e il cui accentramento delle testate rende i giornalisti ancora più servi e asserviti, sono la negazione di quel tanto invocato “diritto di informazione” e dei piagnistei ipocriti sulla “libertà di lavorare”…
– Le violenze sui lavoratori della logistica sono tanto segno di razzismo quanto quelle sugli afroamericani e ancor più vigliacche perché consumate di nascosto nel buio della notte. Quando pagheranno i responsabili?
– Il silenzio assoluto delle maggiori sigle sindacali che evidentemente si disinteressano di diritti e vertenze di lavoro se non riguardano i loro iscritti.
Uniche voci di solidarietà che ci risultano, quella dell’Anpi di Grugliasco (To) ai lavoratori vittime di ingiustificata e ingiustificabile violenza da parte delle forze dell’“ordine”. La violenza gratuita è sempre ingiustificabile in qualsiasi paese si verifichi… anche in Italia. La Costituzione italiana va rispettata sempre comunque e ovunque, anche e specialmente quando questa tutela i diritti dei lavoratori, il diritto all’espressione del pensiero“, e quella di un Csa Vittoria.
Davanti a noi un governo debole con i forti e forte con i deboli, un prossimo futuro di disordini sociali pilotati dalla destra, una sinistra istituzionale inesistente e inutile, una sinistra di lotta diffusa ma frammentata…”
12 Giugno 20 SI Cobas:
“LAVORATORI ANCORA IN SCIOPERO DOPO LA VIOLENZA POLIZIESCA, CONTINUA LA LOTTA CONTRO I LICENZIAMENTI E PER LA CASSA INTEGRAZIONE
Dopo a brutale aggressione delle forze dell’ordine di ieri contro i lavoratori e i solidali in sciopero, siamo ritornati anche oggi davanti cancelli di Fedex-Tnt di Peschiera Borromeo (MI): la lotta continua!…”
11 giugno 20 documento diffuso da Slai Cobas per un sindacato di classe all’ArcelorMittal di Taranto:
“DALL’INCONTRO TELEMATICO GOVERNO-COMMISSARI ILVA-SINDACATI NESSUN PASSO AVANTI PER I LAVORATORI
NESSUNA FIDUCIA SU GOVERNO, ISTITUZIONI, FIDUCIA SOLO NELLA LOTTA SU PIATTAFORMA DECISA DAGLI OPERAI
Nell’incontro del 9 giugno i tre ministri presenti (Patuanelli, Gualtieri e Catalfo) non hanno fatto che ribadire che per loro si deve tornare e ripartire dall’accordo/impegno di AM del 4 marzo – accordo che prevede ugualmente esuberi e i fondi pubblici ma che tuttora rimane non conosciuto nei dettagli dagli stessi sindacati…
Ma, diciamo noi, c’è un problema non da poco: l’Ilva è stata per 41 anni pubblica e solo per 19 anni privata – quindi si è visto come se ne è “occupato” lo Stato; come è già successo, lo Stato si prende aziende in crisi, le rimette su e dopo un po’ le restituisce sottocosto ai capitalisti privati, internazionali o nazionali che siano; per quanto riguarda poi la “riconversione”, lo Stato si comporterebbe come un qualsiasi padrone, deve realizzare profitti.
E anche la “riconversione” deve garantire profitti – il problema non è mai cosa si produce ma come si produce, e in una società capitalista anche lo Stato si comporta come un imprenditore…
Alla fine, quello che vuole ArcelorMittal lo abbiamo capito; quello che vuole fare il governo per mantenere Mittal pure… Ciò che non si è capito è la piattaforma dei sindacati, quali sono gli obiettivi per difendere lavoro, salari, sicurezza, ambiente…
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe fa appello a continuare la lotta, ma su una piattaforma operaia autonoma a non avere nessuna fiducia nel governo/istituzioni regionali e locali, ma solo nella lotta e nelle proprie forze…
LA PIATTAFORMA DELLO SLAI COBAS SC – CHE VALE ORA E ANCHE SE VA VIA MITTAL
– Difesa di tutti i posti di lavoro, cassa integrazione al 100%
– Rientro dei cassintegrati, compresi quelli in Ilva AS
– nessun licenziamento alle ditte dell’appalto – Difesa del salario
– Riduzione dell’orario di lavoro a parità di paga
– Accelerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione, bonifica, risanamento impianti,
– Regolazione dell’eventuale esubero solo con provvedimenti di prepensionamento dei lavoratori (amianto – 25 anni bastano)…”
https://tarantocontro.blogspot.com/2020/06/contro-arcelormittal-ma-nessuna-fiducia.html
GIOVEDÌ 11 GIUGNO APERITIVO ORGANIZZATO DALLE FOMNE NO TAV
DAVANTI CASA DI NICOLETTA DOSIO!
CHI LOTTA NON È MAI SOLO!
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/EDDwnGboKvN6cvme8
VENERDÌ 12 GIUGNO APERICENA DEI GIOVANI NOTAV AL CANCELLO DELLA CENTRALE DI CHIOMONTE
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/xYPPu1mi4gVJJkLB7
13 Giugno 20 NOTAV Info:
“IN VAL SUSA RIPARTE LA MOBILITAZIONE NO TAV DOPO IL LOCKDOWN
Il popolo No Tav ritorna a farsi sentire. Dopo i mesi del lockdown il movimento ricomincia a rodare la quotidianità di lotta in vista dell’estate.
Mentre il governo e la politica dei palazzi pensano di rilanciare l’economia attraverso il solito piano di grandi opere inutili, dimostrando di non aver capito nulla della pandemia, e Confindustria e Telt chiedono a gran voce la “sburocratizzazione” del TAV (dunque sostanzialmente di poter speculare senza dover rendere conto a nessuno), il movimento inizia a confrontarsi, discutere ed attivarsi di fronte alle nuove sfide della fase.
Giovedì le Fomne No Tav hanno organizzato un aperitivo di solidarietà davanti alla casa di Nicoletta, ancora costretta agli arresti domiciliari.
Ieri invece il movimento ha ricominciato a recarsi ai cancelli della centrale di Chiomonte per una delle tradizionali apericene con battitura per presidiare il territorio.
Nonostante l’emergenza Covid imponga una riflessione su come vadano utilizzate le risorse (con 500 metri di TAV ad esempio si potrebbe costruire un ospedale da 1.200 posti letto), il sistema del cemento e del mattone cerca in ogni modo di sfruttare questa faglia di tempo tra la crisi sanitaria e quella economica per imporre questa opera inutile sul territorio.
Ma il movimento No Tav, come sempre, si attiene al motto partigiano: “Ai nostri posti ci troverete”.
A sarà dura!
https://www.notav.info/senza-categoria/in-val-susa-riparte-la-mobilitazione-no-tav-dopo-il-lockdown/
SABATO 13 GIUGNO SI È SVOLTO UN PRESIDIO AGLI STATI GENERALI ECONOMIA “FERMIAMO LA BANDA DI VILLA PAMPHILI!”
“Con la contestazione degli Stati Generali dell’Economia ha preso il via la mobilitazione per l’alternativa all’attuale modello produttivo-sociale, mentre al contempo il governo Conte intende rinverdire in chiave tecnocratico-privatista le linee programmatiche della UE, seguendo le indicazioni dell’ultraliberista “piano Colao”.
A conclusione della protesta a cui hanno partecipato svariate centinaia di compagne/i, ci si è ripromessi la convocazione a luglio di un appuntamento pubblico di riflessione e approfondimento in preparazione delle mobilitazioni autunnali”.
DALLA CONVOCAZIONE: “Mentre l’Italia si indebita sempre più col capitale finanziario italiano ed europeo, scaricando il debito sui lavoratori e le lavoratrici – nessuno fa nulla per nulla –un Conte assediato dai suoi stessi partner di governo tenta la carta della spartizione dei 173 miliardi a disposizione per il dopo Covid-19.
Gli Stati Generali dell’Economia, convocati in tutta fretta da Conte per il fine settimana, servono a buttare fumo negli occhi ad un Paese stremato, facendo credere che si apra un confronto democratico sulle cose da fare per uscire dalla crisi.
Ammonta a 173 miliardi il tesoretto complessivo posto sul tavolo del vertice di Villa Pamphili, e l’intenzione dei principali convenuti, forze di governo, Confindustria, istituzioni internazionali, banche e sindacati concertativi, è quello di partecipare alla spartizione di una torta mai così guarnita e consistente…”
13 giugno 20 Repubblica:
VIDEO: “AL VIA GLI STATI GENERALI A VILLA PAMPHILI,
ALL’ESTERNO MANIFESTAZIONI E GHIGLIOTTINA CONTRO GOVERNO
di Camilla Romana Bruno
https://www.youtube.com/watch?v=Z1QmjhJh2S8
13 giugno 20 Open:
VIDEO: “STATI GENERALI, CONTRO-MANIFESTAZIONE FUORI VILLA PAMPHILI:
LA PROTESTA DI STUDENTI E SINDACATI”
13 giugno 20 Comunicato stampa di Idra Firenze:
“IDRA A VILLA PAMPHILI?
PROPOSTA IRRITUALE A CONTE: TENUTA FUORI DAGLI STATI GENERALI
NIENTE MENO CHE LA SOCIETÀ CIVILE!
Chissà, se dopo il ravvedimento nei confronti di Comuni, Regioni e Province, il primo ministro Conte terrà conto delle osservazioni pervenute ieri da Firenze da un’espressione della cittadinanza attiva impegnata sul territorio. “Coinvolgere nell’interlocuzione soltanto i sindacati e le associazioni di categoria – scrive Idra a Conte – appare una scelta limitante, non coerente con le finalità dell’iniziativa.
I cosiddetti “corpi intermedi”, il mondo dell’associazionismo e del volontariato, portatori di interessi collettivi profondamente sintonizzati con le tematiche territoriali, potrebbero fornire anch’essi ‘menti brillanti’, spunti utili di riflessione e concrete proposte operative su temi da tempo sostanziali, affrontare i quali risulta ormai non più rinviabile: il cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile, l’informazione ambientale, la qualità delle infrastrutture, la condivisione delle scelte”. Eppure, si osserva, “svariate tipologie di formule organizzative avrebbero potuto in realtà assicurare al percorso degli Stati Generali la ricchezza di stimoli che le esperienze indicate sono in grado di offrire”.
Ma non è questa la sola apparente lacuna che l’associazione fiorentina rileva.
All’appello sembra mancare – fra gli invitati agli Stati generali – anche l’universo dell’istruzione, della formazione e della ricerca!”
13 GIUGNO 20 “PROGETTIAMO IL RILANCIO”, AL VIA GLI INCONTRI A VILLA PAMPHILJ
“Al via da sabato 13 giugno la serie di incontri del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con rappresentanti delle Istituzioni e delle Parti sociali, per un confronto sui progetti di rilancio del Paese…”
http://www.governo.it/it/articolo/progettiamo-il-rilancio-al-gli-incontri-villa-pamphilj/14744
L’INTERVENTO INTRODUTTIVO DEL PRESIDENTE CONTE
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=s9zmw-q59hw&feature=emb_logo
IL 12 E 13 GIUGNO 2011, 9 ANNI FA, CIRCA 27 MILIONI DI ITALIANI VOTARONO AL REFERENDUM contro la privatizzazione dell’acqua e l’energia nucleare:
VIDEO: “NOVE ANNI DI BATTAGLIE E LOTTE PER L’ACQUA BENE COMUNE”
“Prosegue la mobilitazione con la consapevolezza dell’importanza dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, della necessità di una sua salvaguardia per l’ambiente e per le future generazioni, dalla determinazione per una gestione pubblica e partecipativa dei servizi idrici.
Prosegue, ancora dopo nove anni, la mobilitazione per l’attuazione dell’esito referendario del 2011 e della volontà popolare. SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA”
VIDEO: https://youtu.be/YHAuXTmZfsQ
Comitato Umbro Acqua Pubblica:
“12 E 13 GIUGNO 2011: VINCONO I SÌ AL REFERENDUM! SONO PASSATI 9 ANNI O 9 SECOLI?
… La Democrazia è moribonda e l’unica cura che riceve si chiama neoliberismo.
Un neoliberismo che sembra ancora più forte di prima e che, invece di essere l’imputato principale della crisi sociale ed economica in corso, detta la linea ai governi nazionali ed alle istituzioni europee.
DOPO 9 ANNI CHE SEMBRANO 9 SECOLI il documento di Water Europe (WE) infatti rilancia un progetto complessivo politico-economico, proprio a partire dall’acqua.
https://watereurope.eu/wp-content/uploads/2020/04/WE-Water-Vision-english_online.pdf
L’associazione che raccoglie più di 200 membri, tra cui fornitori e gestori di servizi idrici che dettano la linea (Veolia, Suez, Acciona, Canal de Isabel II, AEAS, Severn Trent, Utilitalia, Coca Cola e altre) e rappresentanti della società civile, autorità pubbliche e universitarie che fanno da supporto, ha pubblicato un documento dal titolo “IL VALORE DELL’ACQUA: VERSO UNA SOCIETÀ EUROPEA INTELLIGENTE PER L’ACQUA A PROVA DI FUTURO ( WATER SMART SOCIETY)“, dove per valore non si intende di certo quello inestimabile di un bene essenziale alla vita, da preservare per le generazioni future, ma quello economico.
Vengono previsti investimenti nel settore idrico pari all’1,5% del PIL globale (l’OCSE evidenzia che entro il 2030 saranno necessari circa 253 miliardi di euro in investimenti nel settore idrico della sola Europa) e per ogni euro investito è stimato un rendimento di circa 4 €.
Quindi grandi risorse finanziarie da investire e grandi profitti da realizzare!…”
DOMENICA 14 GIUGNO ORE 20.30
Iniziativa online per il 9° anniversario dei referendum
sul canale youtube di Acqua Bene Comune o sulla pagina Facebook
“SORELLA ACQUA, SORELLA DEMOCRAZIA”
“È necessaria dunque una radicale inversione di tendenza rispetto all’attuale modello di gestione che si può realizzare unicamente con la ripubblicizzazione del servizio idrico e quindi tramite l’approvazione della legge per l’acqua pubblica la quale rimane indiscussa in Parlamento con l’alibi totalmente ingiustificato che avrebbe un forte impatto economico sui conti pubblici…”
Hanno accettato di portare il loro contributo diversi intellettuali e attivisti:
Dacia Maraini “la signora dell’acqua” per il suo costante impegno a difesa di questo bene comune,
Padre Alex Zanotelli missionario comboniano,
Emilio Molinari, Laura Cima, Marco Bersani, Paolo Carsetti.
Porteranno il loro contributo artistico e musicale:
Yo Yo Mundi, Luca Bassanese, Max Manfredi e Antonella Delli Gatti
https://www.facebook.com/events/682111225690482/
15 giugno 20 Laura Cima:
“SORELLA ACQUA, SORELLA DEMOCRAZIA
… Oggi, negli stati generali a porte chiuse voluti da Conte, il capo del task force Colao, illustrerà il suo piano, che riguarda grandi opere come il ponte di Messina, la rete 5G, e mascherato da modernità, il progetto “water smart society” che é una svendita dei processi democratici conquistati in decenni di lotte per attuare la nostra costituzione.
Il linguaggio segna che saremo ulteriormente colonizzati da multinazionali il cui scopo é il profitto senza limiti e il cui operato sta distruggendoci con gli ecosistemi che hanno garantito la vita.
Un bilancio che ci ha messo davanti agli occhi una situazione molto difficile perché dobbiamo scegliere se rassegnarci ad una fine incombente che troppi segnali preannunciano: pandemia, crisi climatica, rottura del permafrost, intollerabile povertà e ingiustizia…”
http://www.lauracima.it/lauracima_it/sorella-acqua-sorella-democrazia/
MARTEDÌ 16 GIUGNO LA CORTE DEI CONTI EUROPEA PRESENTA LA “RELAZIONE SPECIALE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO DELL’UE: PER REALIZZARE IN TEMPO GLI EFFETTI DI RETE, È NECESSARIA UNA MAGGIORE VELOCITÀ DI ATTUAZIONE DEI MEGAPROGETTI” e smonta le bufale sul risparmio CO2 e sui ritardi delle grandi opere europee
https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR20_10/SR_Transport_Flagship_Infrastructures_IT.pdf
TG R DEL 17-GIU-2020 ORE 14:00 SUL DOCUMENTO DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA
Ritardi, costi cresciuti (sostenibilità economica) e benefici incerti.
Un’opera pensata per un traffico merci stimato di 24 milioni di tonnellate, ora in realtà sono appena 3 milioni.
Benefici ambientali forse solo dopo il 2055, dipenderà dal traffico che riuscirà a deviare.
Valore attuale dell’investimento in perdita da 6,1 a 6,9 miliardi
La Corte dei conti ha invitato a pensare ai collegamenti e infrastrutture mancanti e a fare analisi migliori prima di finanziare i progetti!
https://www.youtube.com/watch?v=6zbvhYfx8v4&feature=push-u-sub&attr_tag=Nvcpa-0m0YH7k5yO%3A6
17 Giugno 20 NOTAV Info:
“LA CORTE DEI CONTI EUROPEA BOCCIA IL TAV: COSTOSO, INUTILE E INQUINANTE
… Tra le otto infrastrutture con finanziamento oltre il miliardo di euro, c’è anche la seconda linea ad alta velocità tra Torino-Lione. Invitiamo tutti a leggere il documento, in calce all’articolo e che di seguito riassumiamo…
Innanzitutto si punta il dito contro i numerosi ritardi accumulati dai promotori dell’opera e l’esplosione dei costi. Il progetto TAV ha accumulato 15 anni di ritardo e, nonostante sia stato concepito nel 1998, a oggi viene considerata irrealistica la messa in servizio della linea per il 2030, tanto per il tunnel che per le infrastrutture di collegamento di cui, a ora non esiste ancora neanche un progetto lato Francia…
Inoltre, rispetto alle stime iniziali, il costo del progetto, che inizialmente prevedeva una sola canna e che invece oggi ne prevede due, è aumentato dell’85%, passando da 5,2 miliardi a 9,6 miliardi al netto dell’inflazione…
Sull’attuale linea ferroviaria Torino-Lione, ammodernata nel 2011, può transitare l’80% dei mezzi pesanti (compresi camion tipo P400, container tipo ISO e high cube).
A oggi accoglie 3 milioni di tonnellate di merci. I promotori del progetto TAV assicurano che, grazie al raddoppio del tunnel, il traffico aumenterà magicamente di otto volte, arrivando a 24 milioni di tonnellate al 2035. Vista la mancanza di interoperabilità e l’assenza di politiche vincolanti, le cifre sono giudicate dalla Corte “oltremodo ottimistiche” e il che porta ad un “alto rischio di sovrastimare i benefici ecologici” del TAV…
Quel che è sicuro è che i vari cantieri produrranno 10 milioni di tonnellate di CO2. I promotori del TAV assicurano che dopo 25 anni dall’inizio dei lavori le emissioni inquinanti saranno compensate da uno spettacolare aumento del traffico su rotaia del 700%.
Visto il carattere poco realistico delle previsioni di traffico, il recupero del mega-inquinamento generato dal cantiere potrebbe invece prendere 50 anni o più, periodo in cui la Val Susa e l’area metropolitana torinese saranno invase da CO2 e polveri sottili proveniente dal cantiere del tunnel…”
https://www.notav.info/top/la-corte-dei-conti-europea-boccia-il-tav-costoso-inutile-e-inquinante/
PODCAST AUDIO IN INGLESE CON LE PRINCIPALI CONCLUSIONI DELLA CORTE IN MERITO ALLA TORINO-LIONE
https://www.eca.europa.eu/en/PublishingImages/Podcasts/Transport_megaprojects/Lyon-Turin_EN.MP3
ARTICOLI QUOTIDIANI IN RASSEGNA STAMPA
16 giugno 20 Comunicato Stampa della Corte dei conti Europea:
“SECONDO LA CORTE DEI CONTI EUROPEA, BISOGNA VELOCIZZARE I MEGAPROGETTI TRANSFRONTALIERI PER OTTIMIZZARE I TRASPORTI IN EUROPA
I principali megaprogetti di trasporto transfrontalieri dell’UE progrediscono più lentamente del previsto.
Secondo una nuova relazione della Corte dei conti europea, è probabile che sei delle otto infrastrutture dal costo di diversi miliardi di euro oggetto dell’audit e le relative linee di accesso non funzioneranno a pieno regime per il 2030, come invece inizialmente previsto.
Il completamento della rete centrale transeuropea di trasporto (TEN-T) verrà dunque ulteriormente posticipato…
“La creazione nei tempi previsti dei corridoi della rete centrale è cruciale per il raggiungimento delle finalità strategiche dell’UE: stimolare crescita e occupazione e affrontare i cambiamenti climatici”, ha affermato Oskar Herics, il membro della Corte responsabile della relazione…
La Corte ha inoltre individuato debolezze nelle analisi costi-benefici effettuate dagli Stati membri su questi investimenti per svariati miliardi di euro: le previsioni di traffico potrebbero rivelarsi oltremodo ottimistiche e alcuni progetti potrebbero non essere economicamente sostenibili.
Ciò è vero, in particolare, per la linea Rail Baltica e per la tratta ferroviaria del collegamento fisso Fehmarn Belt, con troppi pochi passeggeri.
La Corte ha altresì osservato che la Commissione non ha valutato in modo indipendente le specifiche di costruzione basandosi sui potenziali flussi di traffico passeggeri e merci prima di concedere fondi UE…”
MERCOLEDÌ 16 GIUGNO APERIPRANZO NO TAV PRESSO IL PRESIDIO NO TAV DI SAN DIDERO
I No Tav sono allo svincolo tra l’autostrada da Avigliana sull’area del cantiere preparatorio per il pazzesco spostamento dell’autoporto progettato da TELT per i lavori della Torino- Lione
Ci prepariamo ad un’estate di lotta!
https://www.facebook.com/story.php?story_fbid=3465131143521524&id=570955736272427
LETTERA DI EUROPEA POSEIDON ALLA COMMISSIONE UE CONTRO IL FINANZIAMENTO DEL GASDOTTO POSEIDON:
“BASTA SPRECARE FONDI PER IL GAS FOSSILE: IL CASO DEL PROGETTO EASTMED / POSEIDON
Vi stiamo scrivendo in tempi difficili, tra una pandemia globale e una crisi economica incombente che porta disagi inimmaginabili, in particolare per i membri svantaggiati ed emarginati della nostra società, e dolore per molti.
Siamo di fronte a diverse crisi che si accavallano: crisi sanitaria, economica, ambientale, sociale e climatica. Anche prima del coronavirus, la situazione era profondamente irresponsabile, pericolosa e fuori linea con l’accordo di Parigi di non investire in nuovi progetti di combustibili fossili.
Oggi più che mai, le decisioni di finanziamento devono essere responsabili a livello ambientale e sociale.
Il denaro pubblico e gli aiuti devono essere utilizzati per incentivare fonti e infrastrutture di energia realmente sostenibili, guidate dalle comunità, che forniscano posti di lavoro sostenibili e di alta qualità, contribuendo allo stesso tempo alla salute delle persone e del pianeta.
Non possiamo permetterci di spendere ancora soldi per nuovi progetti di gas fossile: e il progetto EastMed / Poseidon ne è un esempio emblematico….”
Firma
Ricordiamo che:
– Poseidon è uno dei 6 progetti italiani approvati dal Parlamento Europeo a febbraio 2020;
– Approda da Igoumenitza a Otranto, per ricongiungersi a Masseria del Capitano alla interconnessione TAP-SNAM fino a Brindisi, e da lì connettersi alla Rete Adriatica Snam da Massafra a Minerbio, passando da Biccari, San Salvo, Chieti, Foligno, Sulmona fino a Minerbio;
– Israele, Cipro, Grecia, Egitto, ma non l’Italia, hanno firmato l’IGA per la sua realizzazione a dicembre 2019;
– la VIA (Valutazione d’Impatto Ambientale) per Poseidon del 2011 è scaduta, ma il Minambiente ha prorogato i lavori preliminari a Otranto per il 6 giugno 2019;
– che Poseidon è incluso nel PNIEC;
– che c’è una accesa discussione su Eastmed Poseidon;
– che la settimana scorsa il governo greco ha chiesto a UE di finanziare il tratto greco con la prossima PCI List.
PROGETTO POSEIDON:
https://www.facebook.com/gastivists/photos/a.1530361640390282/3021645201261911/?type=3&theater