PROSSIME INIZIATIVE
NELLA PARTE “AGGIORNAMENTI IN EVIDENZA”: REPORT INIZIATIVE PASSATE
IN RASSEGNA STAMPA ALCUNI ALTRI SERVIZI TV, TG, QUOTIDIANI E APPELLI
LUNEDÌ 2 NOVEMBRE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, GIUSEPPE CONTE HA TENUTO ALLA CAMERA E AL SENATO LE COMUNICAZIONI sulla situazione epidemiologica e sulle eventuali ulteriori misure per fronteggiare l’emergenza da Covid-19.
VIDEO CAMERA: http://www.governo.it/it/articolo/misure-emergenza-covid-19-il-presidente-conte-parlamento/15596
VIDEO SENATO: https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=-scheAdRSx8&feature=emb_logo
ALCUNI PASSAGGI DAL TESTO DELL’INTERVENTO ALLA CAMERA
(parte uguale fatta anche al Senato)
“… A ieri – quindi parliamo di domenica 1 novembre, – Italia si registravano in totale 378.129 contagiati. Il 94% (357.288) risulta in isolamento domiciliare.
Mentre al picco della prima ondata si curava in casa solo il 51,8% dei contagiati, oggi solo il 5% cioè 18.962 persone sono ricoverate con sintomi in ospedale, contro il 41,5% al picco della prima ondata, mentre solo lo 0,5% (parliamo di 1.939 persone) risulta ricoverato in terapia intensiva contro il 6,7%.
Gli italiani contagiati, quindi, sono di numero ben più elevato anche se la gravità dei contagi appare diversa e inferiore rispetto alla prima ondata. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre il 65% delle persone è infatti asintomatiche o come si suol dire paucisintomatiche (con lievi sintomi). E fino al 95% delle persone presentano appunto sintomi lievi.
A ieri, domenica 1 novembre, risultavano ricoverati in terapia intensiva 1.939 persone con il risultato di occupare il 21% dei posti letto già disponibili nel totale dei 9.052 posti e il 18% di quelli che si otterranno anche con l’ulteriore distribuzione da parte del commissario Arcuri di nuovi attrezzature, per un totale di 10.841…
Ricordo infatti che all’inizio dell’emergenza gli ospedali italiani disponevano di 5.179 posti letto in terapia intensiva, durante questi mesi abbiamo distribuito 3.370 nuovi posti (nuovi ventilatori)…
Secondo i parametri stabiliti da quel documento di cui vi ho già parlato “PREVENZIONE E RISPOSTA A COVID19: EVOLUZIONE DELLA STRATEGIA E PIANIFICAZIONE NELLA FASE DI TRANSIZIONE PER IL PERIODO AUTUNNO-INVERNALE”, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità e Ministero della Salute e condiviso in sede di Conferenza delle Regioni, con la collaborazione di varie Università e centri di ricerca, ebbene, dicevo, il quadro epidemiologico descritto è in via di transizione verso uno scenario di tipo 4, con particolare riferimento ad alcune Regioni che, già nel breve periodo, accusano il rischio di tenuta dei servizi sanitari.
Si conferma pertanto quel quadro epidemiologico, a cui ho già fatto cenno, complessivamente e diffusamente grave su tutto il territorio nazionale, con specifiche criticità in molte Regioni e Province autonome: nell’ultima settimana di monitoraggio, 11 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio elevato o anche molto elevato di una trasmissione non controllata di SARS-CoV-2; altre 8 Regioni e Province autonome sono classificate a rischio moderato, con una probabilità elevata di progredire poi a rischio alto nel prossimo mese…”
TESTO CAMERA:
TESTO SENATO:
LO STUDIO CITATO DA CONTE
12 ottobre 20 Ministero della Salute:
“PREVENZIONE E RISPOSTA A COVID-19: EVOLUZIONE DELLA STRATEGIA E PIANIFICAZIONE NELLA FASE DI TRANSIZIONE PER IL PERIODO AUTUNNO-INVERNALE
MARTEDÌ 3 NOVEMBRE GIUSEPPE CONTE HA FIRMATO IL DCPM CHE ENTRERÀ IN VIGORE VENERDÌ 6 NOVEMBRE FINO AL 3 DICEMBRE
… ART. 1: MISURE URGENTI DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE
1. Ai fini del contenimento della diffusione del virus COVID-19, è fatto obbligo sull’intero territorio nazionale di avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché obbligo di indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto…
3. DALLE ORE 22.00 ALLE ORE 5.00 SONO CONSENTITI ESCLUSIVAMENTE GLI SPOSTAMENTI motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
È in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi…
d) è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, ove accessibili…
f) sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali,…
i) LO SVOLGIMENTO DELLE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE È CONSENTITO SOLTANTO IN FORMA STATICA, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal questore ai sensi dell’articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773;…
m) sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all’aperto;
n) restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto, ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose…
o) sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza;…
r) sono sospese le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura…
ART. 3. ULTERIORI MISURE DI CONTENIMENTO DEL CONTAGIO SU ALCUNE AREE DEL TERRITORIO NAZIONALE CARATTERIZZATE DA UNO SCENARIO DI MASSIMA GRAVITÀ E DA UN LIVELLO DI RISCHIO ALTO (CHE INTERESSA ANCHE IL PIEMONTE)…
4. A far data dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle ordinanze di cui al comma 1, nelle Regioni ivi individuate sono applicate le seguenti misure di contenimento:
a) È VIETATO OGNI SPOSTAMENTO IN ENTRATA E IN USCITA DAI TERRITORI DI CUI AL COMMA 1, NONCHÉ ALL’INTERNO DEI MEDESIMI TERRITORI, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute…
b) SONO SOSPESE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI AL DETTAGLIO, FATTA ECCEZIONE PER LE ATTIVITÀ DI VENDITA DI GENERI ALIMENTARI E DI PRIMA NECESSITÀ individuate nell’allegato 23, sia negli esercizi di vicinato sia nelle medie e grandi strutture di vendita, anche ricompresi nei centri commerciali, purché sia consentito l’accesso alle sole predette attività e ferme restando le chiusure nei giorni festivi e prefestivi di cui all’articolo 1, comma 9, lett. ff).
Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie;
c) SONO SOSPESE LE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettai i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio.
Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.
Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro;…
e) È CONSENTITO SVOLGERE INDIVIDUALMENTE ATTIVITÀ MOTORIA IN PROSSIMITÀ DELLA PROPRIA ABITAZIONE purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale…”
MERCOLEDÌ 4 NOVEMBRE IL PRESIDENTE CONTE HA ILLUSTRATO IN CONFERENZA STAMPA A PALAZZO CHIGI IL DPCM firmato il 3 novembre
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=4GP58_BL7sw&feature=emb_logo
Al minuto 8.40 circa ribadisce: “… VIETATI SPOSTAMENTI ANCHE ALL’INTERNO DEL COMUNE…”
Se è così da venerdì impossibile anche fare le manifestazioni statiche, che sono citate nel DPCM: MA SE DOBBIAMO LAVORARE, NON DOVREMMO POTER ANCHE MANIFESTARE?
Aggiornamento periodico dell’Istituto Superiore della Sanità:
CARATTERISTICHE DEI PAZIENTI DECEDUTI POSITIVI ALL’INFEZIONE DA SARS-COV-2 IN ITALIA
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia
ALCUNI COMMENTI ALLE MISURE GOVERNATIVE
(IN “AGGIORNAMENTI” CRONACA DI ALCUNE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA)
26 ottobre 20 Micromega:
“IL PARLAMENTO CANCELLI I PROVVEDIMENTI CHE VIETANO LE MANIFESTAZIONI DI PROTESTA”: L’APPELLO DI EMILIANO BRANCACCIO
Per l’economista le proteste di Napoli sono solo l’inizio: la crisi del Covid distrugge i vecchi equilibri sociali ed è destinata a scatenare un’onda caotica di rivendicazioni.
Per scongiurare tentazioni repressive occorre mettere in chiaro che il diritto costituzionale di manifestare va posto allo stesso livello del diritto alla salute.
intervista a Emiliano Brancaccio di Daniele Nalbone, con una postilla di Paolo Flores d’Arcais
“Siamo sull’orlo della più violenta ‘doppia depressione’ nella storia del capitalismo.
I vecchi equilibri sociali stanno saltando, dobbiamo attenderci un’onda caotica di rivendicazioni che metterà a dura prova l’intero assetto democratico.
In questo scenario, chiedo al governo e al parlamento di assumere un impegno: la tutela costituzionale della libertà di riunione e di manifestazione pubblica deve esser situata allo stesso livello della salvaguardia della salute.
Non sono più ammissibili decreti e ordinanze che vietino assembramenti e cortei a causa del Covid…
In questo momento dovremmo tutti ricordare l’insegnamento fondamentale del secolo dei lumi e delle lotte per l’emancipazione umana: il diritto di riunirsi, di esprimere l’orientamento politico e di manifestare pubblicamente il dissenso, è stato conquistato con il sangue dei martiri per la democrazia, e vale quanto il diritto alla vita. Io sono convinto che una società avanzata abbia le risorse materiali e intellettuali per garantire l’uno e l’altro…”
27 ottobre 20 Micromega:
“DOMENICO TAMBASCO: L’ESPLOSIONE DELLA CLASSE ESPLOSIVA
… Al netto degli infiltrati e delle strumentalizzazioni, sarebbe un grave errore considerare queste manifestazioni la semplice espressione di una folle e cieca violenza, da arginare a colpi di manganello e di gas lacrimogeni.
Al contrario, una visione meno superficiale consentirebbe di comprendere che le decine di ragazzi che hanno invaso i centri metropolitani mettendo a ferro e a fuoco tutto ciò che trovavano sono soltanto la punta di un iceberg contro cui, inesorabilmente, stiamo andando a schiantarci.
Di cosa è fatto questo iceberg? È presto detto: è la stratificazione di migliaia di Neet (gli scoraggiati, ovvero coloro che non cercano più lavoro né fanno formazione), di disoccupati, di lavoratori precari, di studenti esasperati, di lavoratori poveri, di partite Iva, di commercianti e di piccoli imprenditori esausti saldati in un unitario conglomerato di protesta sociale, compattato da un decennio di permanente crisi economica e lavorativa…
Oggi, perché domani sarebbe troppo tardi, le democrazie devono farsi carico – iniziando in via provvisoria per tutta la durata dell’emergenza epidemica – di UN REDDITO MINIMO EROGATO A TUTTI I CITTADINI in modo universale, individuale e incondizionato.
Del resto, gli stessi padri costituenti nell’approvare l’art. 38 avevano previsto che “OGNI CITTADINO INABILE AL LAVORO E SPROVVISTO DEI MEZZI NECESSARI PER VIVERE HA DIRITTO AL MANTENIMENTO E ALL’ASSISTENZA SOCIALE”.
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/?p=30948
24 ottobre 20 Pungolo rosso:
“IL COVID-19 NON È UNA PANDEMIA, È UNA SINDEMIA
di R. Horton (“The Lancet”)
… Due tipologie di malattie stanno interagendo all’interno di popolazioni specifiche – una infezione con grave, acuta sindrome respiratoria coronavirus 2 (Sars-CoV-2) e una serie di malattie non trasmissibili (NCD)…
Affrontare il Covid-19 comporta affrontare l’ipertensione, l’obesità, il diabete, le malattie cardiovascolari e respiratorie croniche, e il cancro…
Per il miliardo di persone più povere nel mondo di oggi, le NCDI rappresentano oltre un terzo del loro carico di malattie…
La conseguenza più importante di inquadrare Covid-19 come sindemia è quella di sottolineare le sue origini sociali.
La vulnerabilità dei cittadini più anziani; dei neri, degli asiatici e delle “minoranze etniche”; nonché dei lavoratori necessari che sono in genere mal pagati e hanno meno protezioni sociali, sottolinea una verità che è stata finora a stento riconosciuta – e cioè che non importa quanto sia efficace un trattamento o sia protettivo un vaccino.
Le società hanno bisogno di speranza.
La crisi economica che avanza verso di noi non sarà risolta da un farmaco o da un vaccino...
Affrontare Covid-19 come una sindemia ci inviterà ad avere una visione più ampia, che comprenda anche l’istruzione, il lavoro, l’alloggio, il cibo, e l’ambiente…”
L’INFORMAZIONE È SEMPRE TUTTA DA VERIFICARE
MEGLIO AVERNE MOLTA PIUTTOSTO CHE IL PENSIERO UNICO SPACCIATO PER VERO…
13 ottobre 20 Panorama:
“I MEDICI: «USEREMO LA CLOROCHINA». PARTE LA RACCOLTA FIRME PER L’AIFA
di Elisabetta Burba
… Ma spieghiamo le ragioni della nostra scelta. Per farlo, occorre tornare a marzo 2020.
Nella Lombardia devastata dalla più alta letalità da Covid-19 al mondo, la medicina territoriale era allo sbando…
A quel punto sono scesi in campo i medici in prima linea, dal nome di una chat su WhatsApp, ideata il 27 febbraio. Dopo essersi confrontati con i colleghi ospedalieri, aver studiato le terapie somministrate in Cina e consultato studi scientifici, a metà marzo, hanno messo a punto un protocollo d’intervento condiviso. I medici di base di Milano e provincia si sono presi un’enorme responsabilità.
Al centro del loro schema c’era l’idrossiclorochina, un farmaco in quel momento usato per malaria e malattie reumatologiche…
Il risultato è stato strabiliante: nessun paziente trattato nella fase precoce della malattia ha avuto bisogno di ricovero ospedaliero. E nessuno è deceduto.
Un successo poco dopo sdoganato anche a livello ufficiale: il 31 marzo l’Agenzia del farmaco ha consentito l’utilizzo della clorochina per i casi sospetti di Covid.
La storia che sembrava a lieto fine ha conosciuto una battuta d’arresto il 22 maggio, quando la rivista britannica The Lancet ha pubblicato uno studio choc.
Firmato dal professore di Harvard Mandeep Mehra, sosteneva che per chi aveva ricevuto idrossiclorochina il rischio di morte era aumentato del 34% e del 137% quello di avere una aritmia grave. Apriti cielo: l’Organizzazione mondiale della sanità ha subito interrotto la sperimentazione sulla molecola.
Il giorno dopo, l’Agenzia del farmaco italiana ne ha sospeso l’autorizzazione per il Covid. E lo stesso hanno fatto Francia e Belgio. Seguiti poi anche dalla potentissima Food and Drug Administration statunitense.
Una débâcle… Il 5 giugno, però, il colpo di scena: dopo aver ricevuto una lettera da 120 ricercatori di tutto il mondo che metteva in discussione lo studio, The Lancet lo ha ritirato…
E se in altri Paesi come Cina e India hanno continuato a usarla (le linee guida di Pechino hanno ribadito l’utilità del farmaco in prima battuta), in Italia è diventata la reietta del mondo scientifico…”
FIRMA LA PETIZIONE SU Change.org: https://www.change.org/PanoramaClorochinaCovid19
Ottobre 20 InformaSalus
“COVID-19 LA SFIDA DELL’IMMUNITÀ INDIVIDUALE
Cemon (Presidio di Omeopatia Italiana) ha voluto invitare alcuni professionisti della salute a fornire il loro contributo sul tema COVID-19…
Dalla loro analisi di questa pandemia è possibile ottenere prima di tutto un quadro chiaro di quello che sta avvenendo, ma anche consigli utili e pratici per preparare al meglio il nostro sistema immunitario all’avvento delle comuni sindromi influenzali tipiche di questo periodo autunnale e invernale.
Forte di un approccio integrato in cui Omeopatia, Fitoterapia, Oligoterapia e un corretto uso degli integratori alimentari si fondono con lo scopo di fortificare la salute e la forza vitale della persona, ognuno di noi può ricavare da queste pagine anche un messaggio di rinnovata fiducia e speranza di poter superare anche questo difficile periodo storico…”
http://www.informasalus.it/it/articoli/covid-sfida-immunita-individuale.php
È POSSIBILE SCARICARE GRATUITAMENTE L’EBOOK DA QUESTO LINK:
26 ottobre 20 Comunicato stampa Rete Sostenibilità e Salute:
“SULLA RADIAZIONE DI MEDICI PER REATI DI OPINIONE
In questi giorni alcuni medici sono in attesa del verdetto della CCEPS, Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie, di conferma o rigetto della loro radiazione pronunciata in seguito all’espressione di opinioni critiche sull’obbligo vaccinale e le modalità di somministrazione dei vaccini…
L’accusa è di aver espresso un pensiero che avrebbe provocato nella popolazione l’idea dell’inutilità e dei rischi dei vaccini, con conseguente riduzione della copertura vaccinale e un potenziale danno alla salute individuale e collettiva…
Nessun ricercatore e nessun operatore sanitario dovrebbe essere messo in condizione di aver timore di esporre i propri convincimenti su temi attinenti alla medicina e alla pratica medica, fermo restando che le pratiche da raccomandare sono quelle che in un contesto scientifico in continuo divenire si avvalgono delle migliori prove di efficacia al momento disponibili e sicurezza nel tempo…”
“VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE, CHE COSA DICONO LE PROVE SCIENTIFICHE
Vaccinare in modo indiscriminato anziani, gravide, bambini e sanitari può risultare più dannoso che utile?
Alberto Donzelli, Daniele Agostini, Paolo Bellavite, Adriano Cattaneo, Piergiorgio Duca, Eugenio Serravalle. 2020, Giovanni Fioriti Editore s.r.l.
La pandemia di COVID-19 ha indotto il Governo a estendere e rafforzare la raccomandazione di vaccinazione antinfluenzale, e varie Regioni ne hanno ordinato l’obbligo per anziani e personale sanitario…
La scelta di un vaccino quadrivalente ad alta dose con ceppi diversi da quelli raccomandati dall’OMS sembra un’ulteriore criticità. Inoltre la vaccinazione antinfluenzale:
• ha efficacia moderata nei confronti dell’influenza, ma non è efficace verso le ben più numerose sindromi influenzali da virus diversi da quelli dell’influenza,
• in base ad alcuni studi potrebbe aumentare altre infezioni respiratorie (interferenza virale), comprese alcune da coronavirus (anche se mancano prove rispetto al SARS-CoV-2). Non è comunque stato chiarito se sia risultata associata a prognosi migliore negli affetti da COVID-19…”
LA POSIZIONE DI ISDE ITALIA SULLA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE:
“Abbiamo letto con sorpresa che, in previsione della complessa situazione infettivologica che potrebbe venirsi a creare nel prossimo autunno-inverno per l’insorgenza dell’influenza stagionale e della possibile ripresa di Covid 19, il Ministero della Salute nella Circolare del 5 giugno 2020 raccomanda un’estesa vaccinazione antinfluenzale che coinvolga anzitutto le seguenti categorie: bambini oltre 6 mesi, anziani oltre 65 anni, donne in gravidanza, sanitari…
La principale motivazione avanzata per l’estensione della vaccinazione è l’ipotesi che la maggior copertura vaccinale contro l’influenza sarebbe vantaggiosa nel “semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, dati i sintomi simili tra Covid-19 e Influenza”.
ISDE Italia ritiene che:
– la motivazione addotta sia debole e basata su ipotesi non validate in modo adeguato(l’efficacia della vaccinazione si aggira tra il 30 e il 40%): inserire una variabile quale l’incremento della vaccinazione antinfluenzale potrebbe viceversa aumentare anziché diminuire il “rumore di fondo”, con il rischio che i vaccinati pensino, al sorgere di un po’ di febbre o al primo starnuto, di essere affetti da Covid-19…”
https://www.isde.it/vaccinazione-antinfluenzale-la-posizione-di-isde-italia/
UNIAMO TUTTE LE LOTTE SINDACALI, AMBIENTALI, PER IL REDDITO, PER LA CASA E LA SALUTE, PER REPERIRE LE RISORSE ED EVITARE CHE PESI SULLE SPALLE DI TUTTI!
Volantino di Assemblea NOTAV Torino e cintura:
“ANDRA’ TUTTO BENE SE…
NON PAGHEREMO LA CRISI…
STAI DALLA PARTE DI QUEL 10% DEGLI ITALIANI O DALLA PARTE DEL 90%? PENSIAMOCI!”
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=3530505903642889&set=a.198573540169492&type=3&theater
PROSSIME INIZIATIVE PROGRAMMATE
GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE
SCIOPERO NAZIONALE METALMECCANICI FIM, FIOM E UILM DI 4 ORE
“Giovedì 5 novembre, ad un anno esatto dalla presentazione della piattaforma contrattuale, i metalmeccanici scioperano 4 ore con manifestazioni e presidi in tutta Italia per il rinnovo del contratto nazionale Federmeccanica-Assistal scaduto ormai da 10 mesi…
La mobilitazione dei metalmeccanici pone al centro sei questioni fondamentali: la difesa dell’occupazione e il rilancio dell’industria metalmeccanica; l’aumento del salario, il miglioramento del welfare, dei diritti e delle tutele; la salute e la sicurezza dei lavoratori;la stabilizzazione dell’occupazione precaria e l’introduzione della clausola sociale nei cambi appalti; il riconoscimento delle competenze professionali; la contrattazione dello smart-working e della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
In piazza dell’Esquilino a Roma si svolgerà dalle ore 10 una conferenza stampa con Roberto Benaglia, segretario generale Fim, Francesca Re David, segretaria generale Fiom e Rocco Palombella, segretario generale Uilm.
In apertura della conferenza stampa ci sarà il collegamento con i presidi delle diverse piazze per dare voce alle lavoratrici e ai lavoratori.
COMUNICATO STAMPA: https://www.fiom-cgil.it/net/attachments/article/8029/20_10_30-cs-Sciopero%205%20novembre%20FFU.pdf
Volantino del Patto d’azione anti-capitalista e dell’Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi per lo sciopero dei metalmeccanici del 5 novembre:
“È IL MOMENTO DI UNA LOTTA VERA E DETERMINATA!
Lavoratori/lavoratrici,
il rinnovo del vostro e di molti altri contratti di lavoro cade nel mezzo di una grave crisi sanitaria prodotta, più che dal virus, dai criminali tagli alla sanità pubblica avvenuti negli ultimi vent’anni per mano dei governi di centro-destra, “tecnici” e di centro-sinistra, su richiesta del padronato…
Noi lavoratori/lavoratrici che stiamo già pagando un alto prezzo per l’obbligo di andare al lavoro, ci siano o no le condizioni di sicurezza, se vogliamo evitare un nuovo contratto a perdere, dobbiamo dare vita ad una lotta vera e determinata, che sia di esempio, come è stato in passato, anche per le altre categorie.
Facciamoci forti del nostro numero e della nostra funzione sociale: siamo la classe indispensabile, se ci fermiamo noi, si ferma tutto.
– Piene misure di sicurezza sul lavoro per tutti/e, sotto il controllo dei lavoratori.
– Chiusura immediata delle fabbriche a rischio. Non siamo carne da macello.
– Nessun licenziamento! Cassa integrazione al 100.
– Non un centesimo in meno dell’8% dell’aumento salariale previsto in piattaforma.
– Fine delle “flessibilità” concesse negli ultimi contratti.
– Totale parità normativa, salariale, di orari tra lavoratori diretti e lavoratori degli appalti. Pieno esercizio della libertà di iniziativa sindacale nei luoghi di lavoro: se si può lavorare, si può scioperare!…
Rilanciamo con forza la lotta per la RIDUZIONE DRASTICA E GENERALIZZATA DELL’ORARIO DI LAVORO a parità di salario, e per il salario garantito a tutti i disoccupati. IMPONIAMO UNA PATRIMONIALE DEL 10% SUL 10% PIÙ RICCO DELLA POPOLAZIONE!…
PREPARIAMO UN VERO SCIOPERO GENERALE, L’UNICO MODO PER APRIRE LE TRATTATIVE CON I PADRONI AD ARMI PARI!”
https://pungolorosso.wordpress.com/2020/11/04/per-lo-sciopero-dei-metalmeccanici-del-5-novembre/
ORE 13 – 14.30 sulle frequenze radiofoniche torinesi dei 105:250 FM di #radioblackout
e in streaming http://stream.radioblackout.org/
RADIO NO TAV
“Va in onda ogni giovedì. Il programma ha origine come Radio Maddalena Libera, radio pirata che emetteva dalla Libera Repubblica della Maddalena, Val Susa, pianeta Terra.
Stralci dell’epoca potete sentirli nella sigla iniziale…
Ogni settimana approfondiamo avvenimenti di attualità sulla lotta e cerchiamo di socializzare tutte le informazioni utili a chi si batte contro il treno veloce, in Valsusa e altrove.
Sul sito potete trovare un buon archivio, ordinato tramite tag, con le registrazioni delle trasmissioni di questi ultimi anni…
Potete contattare la redazione al nostro numero 377 086 24 41 attivo durante il programma.”
radioblackout.org/shows/radionotav/
ORE 17.30 – 19.30 Via Adelaide Aglietta, Torino (ingresso principale Casa Circondariale Lorusso e Cotugno)
“APARICION CON VIDA!”
PER DANA, NICOLETTA, EDDI E I/LE GIOVANI/E ANTIFASCISTI
OGNI GIOVEDÌ PRESIDIO PERMANENTE IN SOLIDARIETÀ A DANA E TUTT* LE VITTIME DELLA REPRESSIONE
“Aparicion con vida !“ gridavano negli anni bui della dittatura argentina le Madri di Plaza de Mayo per chiedere la restituzione dei loro figli scomparsi.
“Aparicion con vida !” gridiamo noi oggi per chiedere la restituzione alla vita di Dana, di Nicoletta, di Eddi e di tutti i giovani e le giovani a cui la vita è stata sottratta da un regime che ogni giorno tradisce i valori democratici scritti nella nostra Costituzione…
La procura torinese sta abbattendo la sua mano pesante contro una parte di questa società, istituendo centinaia di processi, infliggendo il massimo della pena, rifiutando le pene alternative, utilizzando le misure cautelari come punizione preventiva e dissuasiva contro gli attivisti e le attiviste delle lotte sociali…
“Aparicion con vida!” è quindi anche il nostro grido per allertare che stiamo precipitando in anni bui, in cui il potere esecutivo e giudiziario sono coalizzati nella repressione delle voci del dissenso, che è il sale della democrazia.
ADERISCONO E SOLIDARIZZANO:
Madres Contra la Represión (Madrid), Collectif des Mères solidaires (Francia), R.I.M.A.F. Rete Internazionale delle madri Antifasciste, Madri Per Roma Città Aperta, ANPI Nizza Lingotto, ANPI “68 Martiri” Grugliasco, Haidi ed Elena Giuliani, Fomne contra’l TAV
Evento organizzato da Mamme in piazza per la libertà di dissenso”
https://www.facebook.com/events/339336970495733/
VENERDÌ 6 NOVEMBRE
(DA VERIFICARE)
ORE 15 Piazza Castello, Torino, davanti a Palazzo Madama
PRESIDIO #FRIDAYSFORFUTURE A TORINO!
https://www.facebook.com/events/1167892460071000/l
https://www.facebook.com/F4Fturin/
OTTOBRE 20: NEWSLETTER N.6 DEI FFF
SABATO 7 NOVEMBRE
(PROGRAMMATO, DA VERIFICARE)
ORE 16.30 Piazza Castello, davanti alla Regione
“TU CI CHIUDI, TU CI PAGHI”
MANIFESTAZIONE STATICA NEL RISPETTO DELLE NORME ANTICOVID (MASCHERINA E DISTANZIAMENTO)
“invitiamo in piazza Castello tutt* coloro che vogliono subito soluzioni reali per garantire a tutte e tutti reddito e salute.
Da Napoli a Milano, passando per Roma e Torino è esplosa la rabbia sociale a seguito della nuova stretta del governo. Noi non vogliamo scegliere se morire di fame o di Covid!
Vogliamo fare chiarezza e dirlo a gran voce: se ci deve essere un lockdown prima bisogna prevedere misure volte a garantire il benessere sociale e sanitario per tutti e tutte prevedendo:
– Reddito e sostentamento economico per tutte le persone che vedono il proprio lavoro danneggiato o in pericolo a causa del fermo delle attività e della mancanza di diritti;
– Tamponi di massa su tutta la popolazione a intervalli regolari, nell’ambito di un immediato potenziamento della sanità pubblica a ogni livello;
– Un’immediata tassazione di emergenza, attraverso un’imposta patrimoniale verso i super-ricchi, per finanziare queste misure indispensabili”
https://www.facebook.com/events/1260948904272480
MARTEDÌ 10 NOVEMBRE
VERRANNO COMUNICATE IN SEGUITO L’ORA E LA MODALITÀ SE ONLINE DELL’ASSEMBLEA NOTAV organizzata da NOTAV Torino e Cintura, aperta a tutti, per discutere le prossime iniziative a Torino e in Val Susa.
GIOVEDÌ 12 NOVEMBRE
(PROGRAMMATO, DA VERIFICARE)
ORE 9 Palazzo di Giustizia, Corso Vittorio Emanuele, angolo Via Borsellino, Torino
#IOSTOCONEDDI: PRESIDIO PER L’APPELLO CONTRO LA SORVEGLIANZA SPECIALE
“Lo scorso 17 marzo il Tribunale di Torino ha scelto di applicare una misura di sorveglianza speciale di due anni (prorogabili) per punire la partecipazione di Eddi a una lotta di resistenza e liberazione condotta tra le Ypj (le Unità di Difesa delle Donne), una delle prime tra le forze di autodifesa popolari che in questi ultimi anni hanno combattuto contro le offensive dell’Isis e di altri gruppi jihadisti in Siria e in Iraq, a un processo rivoluzionario politico e sociale ispirato ai valori del femminismo, del confederalismo democratico e dell’ecologia.
Eddi, unica donna tra le cinque persone su cui il Tribunale di Torino era stato chiamato a pronunciarsi, è stata privata della libertà senza che vi fosse un regolare processo, in base a una misura erede diretta del confino introdotto in epoca fascista…
Evento organizzato da Noi stiamo con chi combatte l’lsis, Le famiglie dello Spazio popolare Neruda.
https://www.facebook.com/events/355911152299492
ALTRE INIZIATIVE SU:
https://radioblackout.org/eventi/
https://www.facebook.com/radioblackout105250fm/
EVENTI CSA GABRIO: https://gabrio.noblogs.org/ https://www.facebook.com/pg/csoa.gabrio/events/?ref=page_internal
EVENTI MANITUANA Laboratorio Culturale Autogestito
https://www.facebook.com/ManituanaTorino/
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LUNEDÌ 19 OTTOBRE DANA HA SCRITTO QUESTA LETTERA PRIMA DI RICEVERE RISPOSTA SULL’ISTANZA DI SOSPENSIVA.
PERTANTO RIPORTIAMO IN FONDO UN ULTERIORE COMMENTO DA PARTE SUA IN SEGUITO AL RIGETTO DAL PARTE DEL TRIBUNALE.
NOTAV Info:
“LETTERA DA DANA: DI CARCERE, PANDEMIA E SOSPENSIVA
Cari tutti,
è ormai terminato il mio primo mese di detenzione…
Ieri sera in molti/e abbiamo ascoltato il discorso di Conte e ogni giorno sfogliamo i giornali alla ricerca di qualche notizia sulle carceri e sulla tutela di noi detenute.
Niente. Non vi riporto gli sfottò che girano su Bonafede, dal mio punto di vista sicuramente non un grande giurista, ma soprattutto un ministro che non sta facendo nulla per le carceri, luogo di assembramento per antonomasia…
Come si può pensare che questa non sia una popolazione ad alto rischio? Anzi mi correggo, sicuramente i nostri governanti lo sanno, ma non interessa perché qualsiasi azione a nostro favore andrebbe a scontrarsi con la pancia più forcaiola di questo paese, importante bacino di voti.
E allora si attende e si spera, temendo l’interruzione dei colloqui con i propri cari e di parte delle attività che, col passare dei giorni, appaiono sempre più probabili…
In questi giorni mi sto facendo grosse risate leggendo dell’affaire Muttone. Vedere i nomi di chi ci accusa da sempre fregiandosi di alte qualità morali, affiancati dal solito tema di corruzione e malaffare non ha prezzo.
Come si dice? La ruota gira! Speriamo giri sempre di più e che in tempi difficili come questi (a causa del Covid) si riesca a continuare a lottare per ciò che è giusto, dare voce a chi da solo non ce la fa, difendere dalla devastazione i nostri territori e il nostro pianeta che ci chiede di fare in fretta.
Siate tenaci anche per me!…
“Il Tribunale di Sorveglianza, come già sapete, ha respinto l’istanza di sospensiva.
Prevedibile direi, come anche l’immaginarsi le varie pressioni in gioco per non dover ammettere di aver agito nei miei confronti in maniera ingiusta…”
https://www.notav.info/post/lettera-da-dana-di-carcere-pandemia-e-sospensiva/
GIOVEDÌ 29 OTTOBRE PRESIDIO ALLE VALLETTE CON LE MAMME DEL LIBERO DISSENSO E COLLEGAMENTO CON NICOLETTA DOSIO, che sta scontando una condanna ad un anno per la stessa manifestazione pacifica “Oggi paga Monti” e che dopo essere stata rinchiusa in carcere per più di 90 giorni ora è prigioniera di se stessa nella sua abitazione. Aveva tenuto uno striscione!!!
#danalibera Tutt* liber*
VIDEO CON DIRETTA TELEFONICA DI NICOLETTA DOSIO PER DANA E TUTTE LE DETENUTE E DETENUTI
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3255131937870101&id=100001199804653
1 novembre 20 Fridays For Future Italia:
“SOLIDARIETÀ A DANA LAURIOLA
Il 17 settembre l’attivista no Tav Dana Lauriola, storica portavoce del movimento, viene tradotta in carcere a seguito di una condanna a 2 anni di reclusione…
Come attivisti e attiviste per il clima, impegant* nella tutela ambientale ci sentiamo particolarmente colpiti da questa vicenda perché un domani potremmo essere noi a subire gli stessi attacchi a causa delle nostre idee, in conflitto con il sistema distruttivo in cui viviamo.
Chi lotta per il futuro non può essere considerato un criminale poiché tutte le nostre azioni sono mosse da un’urgenza a cui non possiamo sottrarci, il diritto a una vita dignitosa.
Ci teniamo a sottolineare che il tribunale ha considerato tra le aggravanti il luogo di residenza di Dana (Bussoleno, Val Susa) e il suo mancato passo indietro rispetto alle proprie idee e all’attivismo…
Con questa lettera ci rivolgiamo apertamente alle testate giornalistiche nazionali: già in passato vi abbiamo interpellati, sottolineando l’importanza del vostro ruolo nella lotta contro la crisi climatica.
Oggi ribadiamo quanto sia fondamentale da parte vostra dire la verità, non soltanto nel raccontare una crisi, ma anche nel riportare correttamente e con la dovuta attenzione l’attivismo dei movimenti dal basso.
La notizia dell’arresto di Dana è stata narrata in modo scorretto e insufficiente nel tentativo di farla passare in sordina.
Allo stesso modo numerose altre iniziative di attivismo ambientale sono state silenziate, nonostante il loro impatto; proprio questa settimana a Roma più di sessanta attivisti hanno bloccato l’ingresso della sede amministrativa di ENI per ben 53 ore, senza che la notizia venisse riportata da alcuna testata…
Concludiamo rinnovando la nostra solidarietà a Dana, Nicoletta Dosio e tutte e tutti coloro la cui libertà verrà compromessa per via della scelta di prendere una posizione contro la distruzione del nostro Pianeta…”
2 novembre 20 NOTAV Info:
LETTERA APERTA AD AMNESTY INTERNATIONAL DELLE DETENUTE DEL CARCERE LORUSSO E COTUGNO:
“TRA COVID-19 E MANCANZA DI MISURE ALTERNATIVE”
Nonostante l’esistenza di leggi che propongano un’alternativa alla carcerazione e quindi una risoluzione sia al problema del sovraffollamento, sia a quello del reinserimento sociale, troppo spesso non vengono applicate poiché soggette alla discrezionalità del magistrato competente…
In primo luogo, però, è competenza del magistrato di sorveglianza credere nell’effetto rieducativo della pena, qui a Torino invece, oltre alle mura del carcere, ci scontriamo con il muro della severità di alcuni magistrati.
Questi ultimi, tendono a non applicare le misure alternative sminuendone così l’importanza e sminuendo inoltre i percorsi rieducativi che un detenuto intraprende…
Tutto ciò è contraddittorio rispetto alla finalità della pena che per la costituzione dovrebbe essere rieducativa e rispettosa dei diritti…
Le regole di distanziamento per evitare il contagio sono impossibili da rispettare, pur volendo, all’interno del carcere a causa del sovraffollamento, delle celle non a norma, delle docce comuni. Ma anche del fatto che, pur essendo un ambiente “chiuso ed isolato”, questo vale solo per noi detenuti perché in realtà gli operatori entrano ed escono.
Eppure, il rigoroso rispetto dei protocolli sanitari viene imposto quando effettuiamo un colloquio con i nostri familiari (che nel decreto di marzo scorso venivano definiti congiunti e gli unici con cui non si doveva/poteva essere distanziati)…
Chi lavora qui, invece, entra, esce, va in ferie, permesso, etc etc… ma non è sottoposto ad alcun isolamento fiduciario, il Ministero si affida al loro buonsenso… Assurdo, ingiusto.
Non c’è equità neppure davanti alla salute e all’emergenza…
Richiediamo al Governo di prendere in esame di nuovo misure meno afflittive (indulto, libertà anticipata di 75 gg, misure alternative), non come un regalo di clemenza, ma come un diritto acquisito…”
Per favore riportate a chi di dovere le nostre richieste…”
2 novembre 20 Volere la Luna:
“DANA, I GIUDICI E L’ORDINE COSTITUITO
di Claudio Novaro
La condanna a due anni di reclusione di Dana e la sua successiva reclusione in carcere sono state oggetto nel corso di queste settimane di numerosi interventi e di denunce provenienti da settori anche molto diversi della società civile (https://volerelaluna.it/tav/2020/09/30/lo-sdegno-non-basta/).
Vorrei provare ad aggiungere, al quadro sin qui ricostruito, alcuni elementi tratti dai provvedimenti emessi nei suoi confronti all’esito dei diversi gradi del processo.
Si è già detto e scritto molto sulle condanne inflitte per la manifestazione tenutasi al casello di Avigliana il 3 marzo 2012, sulle pene sproporzionate irrogate agli imputati, sull’irrisorio danno economico patito dalla Sitaf, la concessionaria che gestisce l’autostrada.
Le condivisibili analisi comparse su questo sito (https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/09/18/dana-la-vendetta-del-tav/ e https://volerelaluna.it/in-primo-piano/2020/09/21/dana-e-gli-altri-il-tentativo-di-spegnere-lopposizione-sociale/) vanno ‒ credo ‒ integrate con alcune osservazioni che spieghino a quale titolo gli imputati siano stati ritenuti responsabili dei reati in contestazione (violenza privata verso casellanti e automobilisti e interruzione di pubblico servizio) e perché una parte di loro sia stata condannata a una pena di due anni di detenzione e altri, invece, a una pena della metà.
1. La prima questione rimanda all’annosa problematica del concorso di persone nel reato.
Su quali basi nell’ambito di una manifestazione di circa 300 persone (secondo le prudenti stime della Polizia) vengono individuati 12 imputati a cui addebitare le condotte di rilievo penale?…”
https://volerelaluna.it/tav/2020/11/02/dana-i-giudici-e-lordine-costituito/
https://www.notav.info/post/dana-i-giudici-e-lordine-costituito/
Comunicato SI Cobas nazionale:
“23 – 24 OTTOBRE, DUE GIORNI PER L’ALTERNATIVA OPERAIA AL CAPITALISMO PANDEMICO
Lo sciopero generale della logistica di venerdì scorso e le manifestazioni del giorno seguente indette dal PATTO D’AZIONE PER UN FRONTE UNICO ANTICAPITALISTA hanno rappresentato un altro piccolo passo avanti nella costruzione di un percorso di lotta unitario contro gli effetti che la crisi sta producendo nelle condizioni di vita di milioni di lavoratori, precari e disoccupati.
La giornata del 23 ha costituito un segnale più che incoraggiante nella prospettiva dell’apertura di un vero tavolo di trattativa per il rinnovo del CCNL Trasporto merci e Logistica: centinaia di magazzini e migliaia di lavoratori dal nord al sud si sono fermati per lo sciopero del SI Cobas e dell’Adl Cobas, sia nelle filiere storiche del movimento dei facchini (BRT, SDA, GLS, TNT, DHL, UPS, ecc.) sia in tantissime aziende minori.
Il messaggio che i lavoratori hanno recapitato ai padroni e al governo è quanto mai chiaro: la richiesta di un rinnovo vero, con aumenti salariali adeguati, un impianto normativo che rafforza le misure di sicurezza e di prevenzione dei rischi della pandemia, il rifiuto dello scambio tra salario e produttività e la piena titolarità dei Cobas a partecipare ai tavoli di trattativa in quanto sigle maggiormente rappresentative nella categoria…
Riguardo all’appuntamento del 24 abbiamo assistito in molte città a un consolidamento del percorso di lotta unitario, con la partecipazione di centinaia di lavoratori, disoccupati, precari e disoccupati nelle piazze locali indette sotto le sedi di Confindustria.
Le piazze di sabato sono coincise con il clima di malcontento che ha iniziato a svilupparsi nel paese in risposta alle misure del nuovo Dpcm, sfociato nella protesta del 23 notte a Napoli e replicato nelle ore e nei giorni successivi con decine di manifestazioni in varie città, guidate principalmente dai commercianti e dalla piccola borghesia colpita e impoverita dalla crisi e dalle misure restrittive…
Il nostro compito prioritario per le prossime settimane e nei prossimi mesi non è quello di inseguire ciecamente “tutto ciò che si muove”, quanto di lavorare con metodo e costanza per portare i proletari sul terreno della lotta attorno ai propri bisogni e alle proprie necessità immediate e future.
Senza il protagonismo dei lavoratori e delle masse proletarie, le manifestazioni di malcontento in corso saranno destinate inevitabilmente a rifluire o a svilupparsi unicamente attorno agli interessi dei ceti medi…”
28 ottobre 20 Carmilla:
“PANDEMIA, ECONOMIA E CRIMINI DELLA GUERRA SOCIALE.
Stagione 2, episodio 1: la schiuma
di Sandro Moiso, Maurice Chevalier e Jack Orlando
“L’unico attore sociale che ancora mancava nella crisi più clamorosa della modernità è dunque arrivato in scena, presentandosi a Napoli: è il ribellismo che scende in piazza […] contro tutto, la Regione, il governo, le regole, la prudenza, la paura, in quanto è fuori dal sistema, alla deriva in un luogo sconosciuto della politica dove anche il contratto tra lo Stato e i cittadini pare non avere più valore […] Come Napoli ha anticipato, qualcuno fa i conti con il costo di questa emergenza infinita, questa precarietà permanente, questa instabilità costante, scopre che il costo è alto almeno quanto il rischi del contagio, e presenta il saldo al potere.
Ognuno ha il suo conto privato da protestare sul tavolo del governo, non c’è al momento una cambiale nazionale da far scadere in piazza, dunque non c’è un disegno unitario capace di raccogliere i diversi reclami, trasformandoli in una ‘causa generale, quindi in un’occasione politica. […]
È ovvio che le condizioni e le istanze siano differenti per ciascuno e siano in contraddizione, nonché pongano un serio problema: ovvero quello dell’egemonia piccolo borghese (come mentalità non come classe) che spinge in direzione di un orizzonte di immaginario e rivendicazione assolutamente lavorista e corporativista.
Questo è per ora un pericolo da scongiurare, ma non per questo ci si può esimere dal comprendere come una delle novità del movimento attuale sia proprio costituita dalla convivenza tra soggetti e rivendicazioni del tutto incompatibili fino a ieri.
L’antagonismo, nella maggioranza dei casi, è arrivato in ritardo al suo appuntamento con la storia (o forse non ci è arrivato proprio), non perché non ha chiamato per primo alle piazze, né perché non ha saputo rispondere al lockdown di marzo, ma perché sono vent’anni almeno che ha smesso di accarezzare il sogno dell’assalto al cielo e della resa dei conti con il nemico storico…”
https://www.carmillaonline.com/2020/10/28/pandemia-economia-e-crimini-della-guerra-sociale-stagione-2-episodio-1-la-schiuma/?fbclid=IwAR1Uj-hd70GHx908IvzN75I9BYl9flH_vL276DD3HnW3B22dg60CTei7Xps
1 novembre 20 Laboratorio politico Iskra:
“DOPO 8 MESI DI CORONAVIRUS, ESPLODE LA PROTESTA
I temi toccati (o soltanto sfiorati) in questo testo sono molteplici, complicati e intrecciati.
Andranno discussi in profondità, con il massimo impegno comune per approssimarci il più possibile alla realtà e alle dinamiche delle diverse classi sociali, dei diversi strati sociali e delle ancor più diverse forze politiche che si sono poste in movimento in quest’ultimo periodo.
Per intanto, mettendo in fila lo sciopero dei facchini e dei driver della logistica del 23 ottobre, l’iniziativa del Patto d’azione di sabato 24 ottobre con la messa al centro delle necessità proletarie più urgenti, e le successive manifestazioni di piazza di Napoli, Roma (ieri) e altre città, possiamo registrare che le cose cominciano a muoversi.
Ma è soltanto l’inizio. Un pungolo per il grosso del nostro esercito di classe che è ancora fermo, e sul quale – con un misto di brutalità e di abilità – operano governo, Confindustria e apparati di Cgil-Cisl-Uil.
Negli ultimi giorni, a partire dalla sera di venerdì 23, è finalmente esplosa la protesta attorno alle misure relative al contenimento del contagio da Coronavirus.
Non usiamo a caso queste parole: è da tempo che diciamo e crediamo che un malessere diffuso era dilagato in diversi settori della nostra società, e finalmente è esploso.
Un malessere che viene da lontano: la situazione economico-sociale del nostro paese è devastante da anni a questa parte…
Non è un caso, infatti, che dopo le ondate di scioperi lanciate da lavoratori metalmeccanici e facchini nei mesi di lockdown che hanno caratterizzato i primi mesi della pandemia (non siamo carne da macello, la salute prima del profitto, astensione al lavoro), queste proteste nascano proprio nei corpi sociali caratterizzati da questa condizione…”
25 ottobre 20 Extinction Rebellion Interviste Ribelli:
“INTERVISTA AD ALEX ZANOTELLI
… Oggi leggiamo le parole di Alex Zanotelli, padre missionario comboniano che ha vissuto a stretto contatto con la povertà in Kenya e ha sempre sostenuto movimenti per la pace e la giustizia sociale…
Domanda: Crisi sanitaria, crisi climatica ed ecologica, crisi migratorie, crisi sociale e crisi economica. Qual è la tua visione sul legame tra le diverse crisi planetarie e sulla possibile intersezionalità delle varie battaglie?
Zanotelli: È una risposta molto complessa dato che viviamo in tempi complessi. Provo a dare una risposta secondo la mia visione, plasmata dall’esperienza vissuta in Africa a contatto con i poveri. La mia lettura parte da qui e dal presupposto ideologico di un altro mondo possibile, più bello e giusto. Penso che tutte queste crisi siano interconnesse perché viviamo all’interno di un sistema economico finanziario, direi dittatura finanziaria, che sta pesando enormemente sui poveri del mondo permettendo al 10 % delle persone più ricche di consumare il 90% delle risorse lasciando alla restante parte solo le briciole.
Se per caso lo stile di vita che teniamo nelle nazioni più ricche diventasse quello di tutta l’Africa, il Pianeta diventerebbe invivibile.
Secondo aspetto: ogni giorno a livello mondiale spendiamo 4 miliardi di dollari in armi, per difenderci dai poveri ed accaparrarci le ricchezze attraverso guerre che porteranno a migrazioni. Purtroppo non è un discorso di emergenza quanto in realtà strutturale, sistemico…”
PeaceLink – Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani di Viterbo – Movimento Nonviolento:
“4 NOVEMBRE 2020, NON FESTA MA LUTTO
MENO ARMI PIÙ SALUTE, RIDURRE DRASTICAMENTE LE SPESE MILITARI E DEVOLVERE I FONDI A SANITÀ, ASSISTENZA, RICERCA E SERVIZI PUBBLICI.
di Alessio Di Florio
… Solo la nonviolenza può salvare l’umanità.
Per questo sosteniamo la richiesta che l’Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017 entrato in vigore dopo la cinquantesima ratifica nei giorni scorsi.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano per l’enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno.
Riteniamo essenziale l’avvio di una politica di disarmo, poiché le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani. I fondi pubblici oggi destinati a strutture e strumenti di morte siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
La pandemia ha dimostrato quanto sia importante, preziosa e vitale la sanità pubblica, la tutela e la salubrità dell’ambiente, la difesa e il sostegno dei più fragili e indifesi, dei più sfruttati e impoveriti, dei più emarginati ed oppressi della società, ovvero il riconoscimento dell’eguaglianza di dignità e diritti di tutti gli esseri umani.
Abolire le guerre e garantire più salute e diritti per tutte e tutti.
Meno armi – strumenti di morte – e più risorse per sanità e assistenza, previdenza e protezione sociale, servizi pubblici per tutte e tutti.
Siano drasticamente ridotte le spese militari, e i fondi pubblici così risparmiati siano utilizzati per la sanità, l’assistenza, la ricerca scientifica orientata al bene comune dell’umanità, la difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutte e tutti, la condivisione del bene e dei beni.
Per questo sosteniamo la Campagna “UN’ALTRA DIFESA È POSSIBILE”, che prevede l’istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.
PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE. TUTELA DELLA SALUTE DI TUTTE E TUTTI.
SOLO LA PACE SALVA LE VITE. SALVARE LE VITE È IL PRIMO DOVERE”.
https://www.peacelink.it/editoriale/a/48119.html
GIOVEDÌ 29 OTTOBRE TURI VACCARO SI È ARRAMPICATO SU UN ALBERO PER EVITARE CHE VENISSE ABBATTUTO nel distretto di Agniese a nord di Rotterdam in Olanda.
VIDEO: “LA SQUADRA DI ARRESTO RECUPERA L’UOMO CHE HA CERCATO DI FERMARE L’ ABBATTIMENTO DELL’ALBERO”
… Dopo che è rimasto seduto per ore ad alta quota, una squadra di arresto lo ha portato fuori con l’aiuto dei vigili del fuoco.
Le immagini mostrano che l’uomo non ha lasciato volontariamente l’albero nella Vijverhofstraat.
Si aggrappò a se stesso e dovette essere strappato. L’uomo era ammanettato dalla polizia.
Ha ricevuto forti applausi da altri manifestanti.
Quegli attivisti portavano striscioni con testi come “Tree Lives Matter” e slogan scannerizzati nel momento in cui “Toury from the Teilingerstraat” stava sventolando.
Poi ha continuato a suonare il suo flauto. E l’ha tenuto in piedi per ore…”
https://www.rijnmond.nl/nieuws/200576/VIDEO-Arrestatieteam-haalt-man-die-kap-probeerde-tegen-te-houden-uit-boom?fbclid=IwAR3_g1ExnE9VYMVx-V-X1vmC_y-LU4HPH70zHqtD2-duqmw7z1aUU_Jz0RA
SABATO 31 OTTOBRE PRESIDIO IN PIAZZA CASTELLO A TORINO CONTRO LA CIRCOLARE ANTI-ABORTISTA DELLA REGIONE PIEMONTE
“VIDEORACCONTO DA TORINO: CHI ERA IERI IN PIAZZA CONTRO LA CIRCOLARE ANTI-ABORTISTA E PERCHÈ?
A pochi mesi dall’approvazione delle nuove linee sulla somministrazione della RU-486, la Regione Piemonte ha diramato una circolare che non solo mette in discussione le nuove modalità di accesso alla pillola abortiva RU486 nei consultori ma rafforza l’ingresso delle associazioni anti-abortiste negli ospedali pubblici.
SUI NOSTRI CORPI DECIDIAMO NOI,
NON UN PASSO INDIETRO SULLA RU486!
VIDEO: https://www.facebook.com/obiezionerespinta/videos/641118773250159
ALCUNE FOTO: https://myalbum.com/album/jzSqA73tsZD3?fbclid=IwAR0DbfLE-oGl8h7NNyz2N84ygYAGksnMrZOYm9vcgQDq6UtVKuSnPfS5XHc
https://www.facebook.com/nonunadimenotorino/photos/a.936264793142583/2855220857913624/
DOMENICA 1 NOVEMBRE AL PRESIDIO RESISTENTE DEI MULINI IN CLAREA CASTAGNATA NOTAV E VIN BRÛLÉ
QUALCHE FOTO: https://photos.app.goo.gl/BrfkgYx3jZHAm2Ke7