Il Fatto Quotidiano del 29 settembre 2018 riporta dichiarazioni di Augusto De Sanctis – attivista del Forum H2O e contributore di valide testimonianze a Trancemedia.eu – che ha presentato diversi esposti: “Nell’agosto 2016 si era verificato un incidente per una fuga di diclorometano che era finito nell’acqua facendo scattare l’allarme. Ma soltanto nel dicembre seguente la Regione Abruzzo aveva fatto scattare l’emergenza idrica e si era scoperto quello che era successo”.
“Intanto nel maggio 2017 ci fu un’altra contaminazione, con il divieto di bere l’acqua. Difficile dire, in questo caso, quale fosse la causa”.
2.292 tonnellate di sostanze pericolose
“Anche oggi nel laboratorio sono stoccate 2.292 tonnellate di sostanze pericolose – 1.292 di trimetilbenzene e 1.000 di acquaragia – vicino alle zone di captazione dell’acquedotto”.
“Questi sono impianti classificati come ‘a rischio di incidente rilevante’, ma il piano di emergenza per la popolazione ci risulta scaduto”.