Solo per chiarire da che parte sto.
Ho portato al di là del confine, io che scrivo, dei migranti eritrei. Ho fatto parte di un’organizzazione che aiutava questi uomini, e queste donne, e questi bambini, a raggiungere i loro cari in Francia. Io, con la mia automobile, aprivo la strada controllando alla frontiera che la gendarmeria fosse tranquilla. Loro, i migranti, erano nascosti dentro i bauli.
Mentre passavo la frontiera, con il rischio di enormi guai giudiziari, ero tranquillo: stavo facendo una cosa giusta.
Ma oggi, dopo aver visto con i miei occhi i migranti africani nel civilissimo Piemonte essere pagati quindici euro al giorno, osservo la potenza distruttiva del meccanismo entro il quale mi muovo.
La totale assenza di controlli, sindacali e istituzionali, sembra dare sponda a un modello economico fondato sulla depressione dei prezzi e sulla deflazione.
Tale modello sta travolgendo le strutture sociali del paese, dell’Europa e in generale del mondo capitalista.
Quando un lavoratore, qualunque sia il colore della sua pelle, viene pagato un euro e ottanta all’ora, con un deprezzamento del 50% rispetto a dieci anni prima, significa che ci si trova all’interno del capitalismo reale.
Qualcosa di straordinariamente diverso dai monopoli che oligarchi di ogni nazionalità ricevono in dono dallo Stato.
baroni rapinatori
Esiste questa terrificante discrasia, questa ineluttabile spinta verso un paradosso storico, sociale e morale: la classe dominante vive il periodo d’oro riconducibile ai tempi dei “baroni rapinatori”, e il mondo pullula di nuovi Gatsby sempre più ricchi, volgari, ignobili.
Ma questo avviene in virtù della completa assenza di concorrenza che connota i loro affari.
I ricchi sono straricchi perché tra loro non competono: o creano “cartelli”, quando va bene, oppure semplicemente ricevono in dono dallo Stato delle rendite infinite.
Il tutto mentre tuonano contro tutti coloro che vorrebbero un po’ di ossigeno, un po’ di carta stampata in più, volgarmente nota come “denaro”.
carburante infinito
Meglio la guerra totale tra poveri: un euro e ottanta all’ora, e un “esercito di riserva” tendente a “n”, ecco il carburante infinito che fa galoppare l’uomo e la storia verso tempi che pensavamo chiusi.
Meglio periferie dove stipare poveri su poveri, sino a sfidare la legge dell’impenetrabilità dei corpi.