DECOLLA JOE BIDEN,
D'ALEMA RIPUDIA LA PACE
(E MATTARELLA CON LUI)
25 anni fa i bombardamenti NATO in Jugoslavia. Come ricorda Belgrado?
Due interviste rievocano e situano la "svolta"
che mise all'Europa il guinzaglio USA-UK
nel report tv cinese di Wang Guan
per The Hub di CGTN da Belgrado, marzo 2024
Wang Guan
The Hub di CGTN
Bombardati di propaganda, ascoltiamo la ragione degli Altri. La Cina perdette vite umane a Belgrado, nel bombardamento della sua ambasciata. Dal canale youtube del China Global Television Network (CGTN), lo speciale di The Hub a cura di Wang Guan, marzo 2024, nel 25° dell’aggressione NATO alla Serbia. Lingua inglese (con s.t. italiani attivabili), durata di circa mezz’ora. Il reportage è presentato da CGTN con il testo che segue.
Sono passati 25 anni da quando i paesi della NATO guidati dagli Stati Uniti si sono impegnati in una campagna di bombardamenti seriali durata 78 giorni che ha causato migliaia di morti nell’ex Repubblica Federale di Jugoslavia e ingenti danni alle sue infrastrutture. Una guerra illegale e illegittima, condotta senza la previa approvazione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che culminò con la bomba sull’ambasciata cinese a Belgrado il 7 maggio 1999.
In questa edizione speciale del Hub da Belgrado, Wang Guan parla con Aleksandra, che viveva accanto all’ambasciata in quel momento e fu testimone in prima persona della scia di devastazione lasciata dalla NATO. La signora racconta la propria esperienza e descrive gli orrori della guerra durante quelle dieci terribili settimane.
Wang Guan ha incontrato anche Miša Djurković, studioso serbo, per discutere di quello che è ancora “un grande trauma” in Serbia. Dice che la NATO sta diventando “sempre più aggressiva” e che l’organizzazione non ha mai portato prosperità e libertà, ma solo devastazione. Se la Serbia è ancora scossa dal conflitto un quarto di secolo dopo questi eventi, permane anche l’impatto sulla salute dell’uso di munizioni all’uranio impoverito, con i casi di cancro in aumento. Più avanti nella conversazione Djurković parla del futuro della Serbia come paese neutrale, libero dalla pressione della NATO, e della potenziale adesione all’Unione europea. “Non entro 10 anni”, dice con sicurezza.
e come dimentica l’Italia
La campagna per i bombardamenti contro la Serbia e per la distruzione dell’idea stessa di Jugoslavia (Paese degli Slavi del Sud) era stata lanciata con parecchio anticipo in sede politica a Washington, proprio dall’attuale presidente USA in collaborazione bipartisan con il senatore McCain. L’Italia assunse il ruolo di “numero due” operativo, in barba alla propria Costituzione. Trancemedia.eu propone due articoli che rievocano le responsabilità politiche di maggior peso:
- da Il Giornale del 6 ottobre 2015, scritto da Orlando Sacchelli (apre in nuova scheda)
- da Il Manifesto del 22 marzo 2019, scritto da Manlio Dinucci (apre in nuova scheda)
Segnaliamo anche gli articoli correlati qui a fondo pagina, perché è urgente unire i punti del disegno di orrore che viene messo in atto dopo che il West-NATO ha promesso di non avanzare di un pollice verso est in seguito alla caduta del muro di Berlino. Anniversari a parte, la sanguinosa e illegale campagna anti-jugoslava del 1999 segnò le premesse di quanto accade e incombe oggi. Il nesso causale è evidente, così come l’impotenza politica dell’oggi: la sua ovvietà è manifesta in una campagna elettorale ove non si può esprimere una posizione di chiarezza per la moratoria sulle alleanze militari, da varare in una Conferenza internazionale ormai più che matura, invocata dall’ottanta per cento dell’umanità. In Italia non si riesce a comporre una lista unitaria, a dispetto dei sentimenti che uniscono la larga maggioranza della popolazione. Così il Paese del Centro, a sud del nord, a est dell’ovest, il più colonizzato fra i colonizzatori, tace e obbedisce, o peggio: supplica briciole dai promotori del disastro. Ci chiediamo: può allinearsi sulle posizioni di una squallida baronessa dell’ancien régime in odore di corruzione gravissima, sulla imposizione sempre più aspra di una egemonia anglosassone ormai decrepita, il Paese che generò, con i reclusi antifascisti di Ventotene, il primo manifesto europeo per la nuova era?
[cp]
30 Marzo 2024