ELEZIONI FRANCESI - SECONDO TURNO

Fronte Popolare in Francia, con la vittoria elettorale, una nuova stagione di lotte politiche e di classe

Il discorso di Jean-Luc Mélenchon
la sera di domenica 7 luglio 2024,
quando il Fronte Popolare ha incontrovertibilmente
raccolto la maggioranza (relativa) dei seggi parlamentari.
Il commento integrale a caldo
e l'espressione dei criteri negoziali
del dirigente politico Insoumis
(= Non-sottomesso), che ha saputo fondare
la coalizione e si candida a presiedere la Francia.

Discorso di Jean-Luc Mélenchon la sera di domenica 7 luglio 2024

Video di 7 minuti ca. – Traduzione a cura di Trancemedia.eu

“Al termine di una campagna elettorale che si è comunque chiusa in tempi troppo stretti, il nostro popolo ha votato in coscienza [votanti al 2° turno: 66,7%ndr].

Rendo omaggio agli sforzi e alla mobilitazione delle migliaia di donne e uomini che hanno lavorato instancabilmente per ottenere il risultato di questa sera. Saluto le donne e gli uomini che hanno accettato di candidarsi, le donne e gli uomini che hanno accettato di ritirare la propria candidatura, le donne e gli uomini che si sono mobilitati, porta a porta, testa a testa, per convincere le persone ovunque e alla fine per strappare un risultato che si diceva essere impossibile.

Si è affermato un magnifico slancio di mobilitazione civica, e voi tutti sapete quanto questo sia straordinario, visto che siamo già in estate e in periodo di vacanze.

Il nostro popolo ha chiaramente rifiutato lo scenario peggiore: stasera il Rassemblement National è ben lontano dall’avere la maggioranza assoluta che i commentatori prevedevano solo una settimana fa, è anzi tutto il contrario.

È un enorme sollievo per la stragrande maggioranza delle persone nel nostro Paese, sia quelle che compongono la nuova Francia, sia quelle che l’hanno sempre amata con passione repubblicana. Queste persone si sentivano terribilmente minacciate. D’ora in poi, è certo, hanno vinto.

Con questi voti, la maggioranza ha fatto una scelta diversa per il Paese.
D’ora in poi, la volontà del popolo deve essere rigorosamente rispettata.
E allora nessun sotterfugio, accordo o combinazione sarà accettabile. La lezione del voto è senza appello. La sconfitta del Presidente della Repubblica e della sua coalizione è chiaramente confermata.

Il Presidente deve chinare la testa e accettare questa sconfitta senza tentare di aggirarla in alcun modo. Il Primo Ministro deve andarsene. Lui non ha mai ricevuto la fiducia dell’Assemblea nazionale. Ha appena gestito la campagna elettorale persa dal suo campo e ha ricevuto un massiccio voto popolare di sfiducia.

Il Presidente ha il potere e il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare. Il NFP è pronto a farlo. Il Nuovo Fronte Popolare rispetterà il mandato conferitogli dai voti per i suoi candidati. La parola data sarà mantenuta.

Il Nuovo Fronte Popolare applicherà il suo programma, nient’altro che il suo programma, ma tutto il suo programma. Questo programma, infatti, costituisce un tutt’uno, le cui diverse parti non possono essere dissociate, né le entrate e le uscite, né lo svolgimento dell’entrata in vigore delle misure in esso contenute.

A partire da quest’estate, le misure previste in questo programma possono essere adottate per decreto senza votazione: l’abrogazione dell’età pensionabile a 64 anni, il blocco dei prezzi, l’aumento del salario minimo, la convocazione di conferenze salariali per settore professionale, il piano di gestione delle acque e la moratoria sulle grandi opere inutili.

Lo abbiamo già detto la scorsa settimana e lo confermiamo al presidente della Repubblica: noi rifiutiamo di entrare in trattative con il suo partito per fare delle combinazioni, soprattutto dopo 7 anni di lotta senza quartiere contro la sua politica di abuso sociale e di inazione ecologica di cui i voti del popolo francese ci hanno appena confermato le buone ragioni che avevamo per farlo, soprattutto dopo che la voce delle urne le ha così ampiamente sconfessate, soprattutto dopo che il Nuovo Fronte Popolare, nonostante tutti i colpi ricevuti, tutte le diffamazioni, tutti gli insulti, ha conquistato il posto eminente che il popolo gli ha assegnato.

Le urne hanno ormai deciso tra i due progetti radicalmente opposti che erano in lizza.
Il Nuovo Fronte Popolare è pronto a governare: è l’unica alternativa costruita, coerente, solidale, dotata di un programma organizzato e quantificato. I suoi componenti, la sinistra unita, si sono dimostrati all’altezza delle circostanze storiche e a loro modo hanno sventato la trappola tesa al Paese, a loro modo hanno salvato ancora una volta la Repubblica. Ancora una volta possono iniziare il lavoro ecologico e sociale di cui il nostro popolo, il nostro tempo, il nostro mondo e la nostra Europa hanno bisogno.

Ascoltate, amici, compagni, donne e uomini che in tutto il Paese attendevano con emozione e angoscia questo momento che ha ribaltato tutte le previsioni grazie al fervore del vostro impegno, alla vostra fedeltà e alla vostra lealtà alle raccomandazioni date.” […]


Commento la sera del primo turno (30 giugno 2024)

8 minuti, lingua francese (più sotto, trascrizione italiana a nostra cura). Pubblicato la sera stessa del primo turno.

(Nota della redazione Trancemedia.eu) – Con una partecipazione oltre il 66%, il nuovo Fronte Popolare è oltre il 28%, i fascio-razzisti al 33, i finanzieri atlantici macroniani al 20. La maggior parte dei ballottaggi opporrà il Fronte Popolare a Le Pen. I candidati della France Insoumise, per non rischiare di prestare aiuto a Le Pen nei ballottaggi triangolari, si ritireranno nelle circoscrizioni ove risultano in terza posizione. La desistenza macroniana sarà invece flessibile, in modo da sabotare il Front Populaire nelle circoscrizioni ove gli Insoumis risulterebbero eletti. Il 2 luglio è il termine ultimo per dichiarare le desistenze nelle varie circoscrizioni: la questione, nei giorni successivi al primo turno, produce fibrillazioni e polemiche in campo governativo; un positivo effetto secondario per gli Insoumis.

DESISTI, PROVA CHE TU RESISTI. Prima pagina del 2 luglio sui maggiori quotidiani di sinistra, che all’unisono chiedono ai governativi di rinunciare ai triangolari per convogliare voti antifascisti sul Fronte Popolare – anche a costo di eleggere sgraditi Insoumis.

Tocca al resto della sedicente sinistra, ora, scegliere se sostenere la finanza anglosassone o gli interessi popolari.

Comunque vada, è già una lezione utile per la sinistra e i movimenti in Italia, Germania, Spagna ed EU tutta. Insoumis!


Trascrizione in italiano del video 30 giugno – sopra – ove la frase iniziale risulta incompleta:

[…] e sociale, sette anni di indifferenza ecologica, sotto l’autorità erratica e sprezzante del presidente della Repubblica, il paese è stato messo all’improvviso di fronte alla sfida di uno scioglimento precipitato [del Parlamento]. Il presidente Macron pensava di rinchiudere nuovamente il suffragio universale, l’opinione, nella scelta soffocante che nessuno vuole più: lui o il RN [Rassemblement National di Le Pen].

Un voto massiccio ha sventato la trappola tesa al paese. Questo voto ha inflitto una pesante e indiscutibile disfatta al presidente, ai suoi candidati e alla pretesa maggioranza presidenziale. (Applausi)

Questa sera una sola cosa è certa in materia di preminenza: il signor Attal non sarà più primo ministro. (Applausi)

La formazione del nuovo Fronte Popolare, tre settimane fa, in sole 24 ore, le sue candidature comuni dal primo turno, il suo programma condiviso e oggi il premio della partecipazione, hanno sventato la trappola. Bisogna sottolineare che il progresso considerevole del ritorno alle urne si realizza grazie all’azione massiccia e all’impegno della gioventù e dei quartieri popolari. (Applausi)

Voglio solennemente ringraziare le decine di migliaia di donne e uomini che si sono mobilitati con noi per rendere questo possibile. Ora andiamo verso un secondo turno di intensità eccezionale: il paese deve scegliere se aggravare il peggio delle sue divisioni, le ineguaglianze sociali, le differenze di religione, di colore di pelle, di origine sociale o geografica – oppure se va a riunirsi per formare un solo popolo che si consacra all’aiuto reciproco e al bene comune senza condizioni preliminari. Questa è la scelta del secondo turno: o il nuovo Fronte Popolare o il RN!

In queste condizioni noi non possiamo avere altre proposte, altre domande ragionevoli da formulare di fronte al nostro popolo, se non questa: bisogna dare una maggioranza assoluta al nuovo Fronte Popolare (applausi) perché è la sola alternativa. Non si tratta solo di votare contro né solo di voler sbarrare: si tratta di votare per un altro futuro, rispettoso di ogni persona umana e del vivente nel suo insieme – è possibile!

Per il secondo turno il nuovo Fronte Popolare è presente nei ballottaggi, nella maggior parte dei casi, più frequentemente in duello con il RN. Dunque è possibile votare direttamente per darci una maggioranza assoluta. In un certo numero di casi, sono possibili dei ballottaggi triangolari: in conformità con i nostri principi e alle nostre posizioni costanti in tutte le elezioni precedenti, da nessuna parte permetteremo al RN di vincere e perciò, dove [nelle circoscrizioni in cui] si trova in posizione di testa mentre noi siamo in terza posizione, noi ritireremo la nostra candidatura. (Applausi prolungati)

In ogni caso e in ogni circostanza la nostra consegna è semplice, diretta e chiara: non un voto, non un seggio in più per il RN! (applausi) La nostra consegna è semplice, è chiara: tutta la vostra energia perché il nuovo Fronte Popolare permetta di realizzare l’unione popolare, quella della Francia stessa.

Una lunga settimana si presenta davanti a noi: ognuno prenderà la propria decisione in coscienza. Questa decisione impegnerà durevolmente l’avvenire del paese e la sorte di ciascuno di noi.

Facciamo appello a ciascuno e a ciascuna a dar prova di sangue freddo e di forza di convinzione. Ognuna, ognuno deve prendere posizione, impegnarsi e convincere intorno a sé. Ne va della Francia, ne va della Repubblica, ne va dell’idea che ci facciamo della vita in comune.

I sondaggi che arriveranno, come al solito evolveranno favorevolmente per noi in questa stessa serata. I risultati in termini di seggi non hanno ora alcun valore credibile se non quello di tentare di far pressione. In verità il futuro non è mai scritto in anticipo da nessuna parte; sempre, come nella nostra vita privata, la nostra vita collettiva dipende dalla decisione e dall’impegno di ciascuno di noi.

Con il nuovo Fronte Popolare una nuova Francia può sorgere, una Francia fatta di unità, di rispetto per ognuno e per il vivente, ovunque, per tutto il tempo da ora.

A tutte e tutti voi, a nome dei miei amici, e con un pensiero per ognuna e ognuno che di voi è stato impegnato in questa battaglia del primo turno, pensando che l’avvenire resta aperto e nelle nostre mani, dico con fervore: viva la Francia, viva il popolo sovrano, viva la Repubblica! (Applausi prolungati)


PROGRAMMA SPECIALE FRA I DUE TURNI ELETTORALI

Front Populaire: dall’accordo elettorale al blocco unitario? Giorni di apprendistato politico approfondito per le masse.

Jean-Luc Mélenchon è intervenuto il 2 luglio in una speciale Émission Populaire tra le due votazioni (la seconda sarà domenica 7), con Clémence Guetté, Éric Coquerel, Benjamin Lemoine, Aurélie Trouvé, Eric Berr, Jean-Baptiste Grenier, Cécile Gintrac, Yann Le Lann e Lou Chesné.

Un programma speciale presentato da Julie Maury e Antoine Salles-Papou, in associazione con l’Institut la Boétie.

Piuttosto tecnico, il programma è particolarmente interessante perché vi si dimostra che i risultati annunciati al termine del primo turno erano viziati da manipolazioni a scapito degli Insoumis, mentre ora il Fronte Popolare si trova a circa due punti soltanto dai nazionalisti e si conferma largamente vincente sul blocco presidenziale. Altro tema discusso con metodica attenzione riguarda la prospettiva di costruire un blocco vincente della sinistra popolare.

Il programma, ovviamente in lingua francese, dura circa due ore e mezza; comincia dopo qualche minuto di sigla fissa. Davvero interessante anche se un poco faticoso; non mancano paragoni con l’Italia e considerazioni dolorosamente stimolanti – anche nella seconda parte del programma, focalizzata su debito, budget, fiscalità con la partecipazione anche di Attac (il pensiero non può non andare alle follie appena pronunciate a Roma dal ministro della Protezione Civile, intenzionato a ricorrere a polizze di assicurazione per i disastri climatici).


Dall’articolo
LA LEZIONE DI GRAMSCI AI LEADER:
AMBIZIONE E “BUONA DEMAGOGIA”
di Angelo D’Orsi
su Il Fatto Quotidiano del 12 luglio 2024
(conclusione del pezzo)

[…] colgo nel francese Mélenchon alcune (solo alcune) caratteristiche della “buona” ambizione e della demagogia “superiore”, anche se non sono un suo ammiratore e ritengo che abbia compiuto un fatale errore con la desistenza, che a quanto sembra mentre escluderà lui e la sinistra vera dal potere, favorirà proprio l’avversario Macron, al quale peraltro certe posizioni di politica estera di France Insoumise lo avvicinano pericolosamente (sull’Ucraina). E la politica internazionale, lo si voglia o no, è oggi la vera politica, sulla quale si misura la capacità di un leader di sintonizzarsi coi tempi di guerre e di menzogne nei quali viviamo, e di agire conseguentemente, contrastando le une, svelando le altre.


Servizio iniziato il 30 giugno 2024
Ultimo aggiornamento:

12 Luglio 2024

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