CURA STORICA
O MALATTIA MORTALE
Il “Reggimento Immortale” a Roma, nell’anniversario 2024 del 9 maggio: ragioni russe in lingua italiana
Video di Alanews;
commento a cura della redazione Trancemedia.eu
Dal canale Alanews in youtube, Roma, comunità russa ricorda il “Reggimento immortale” e la vittoria sul nazifascismo, breve reportage da Roma nel 79° anniversario della vittoria sovietica a Berlino, quando la Wehrmacht capitolò davanti al generale Zhukov – maresciallo dell’Armata Rossa. Pubblicato l’11 maggio; lingua italiana, 6 min.
Nella stessa giornata, durante la celebrazione ufficiale sulla Piazza Rossa di Mosca, i temi del 9 maggio erano invocati dal presidente della Federazione Russa, V. Putin, dal cui discorso proponiamo verbatim il passaggio che segue.
« Onoriamo i nostri padri e nonni, bisnonni. Difesero la loro terra natale e schiacciarono il nazismo, liberarono i popoli d’Europa e raggiunsero l’apice del valore militare e lavorativo.
Oggi vediamo come [gli Occidentali – ndr] stanno cercando di distorcere la verità sulla Seconda Guerra Mondiale. Questa verità confonde coloro che sono abituati a basare la loro politica essenzialmente coloniale sull’ipocrisia e sulla menzogna. Demoliscono i memoriali dei veri combattenti contro il nazismo, mettono su piedistalli traditori e complici dei nazisti, cancellano la memoria dell’eroismo e della nobiltà dei soldati liberatori, del grande sacrificio che fecero in nome della vita.
Il revanscismo, la derisione della storia, il desiderio di giustificare gli attuali seguaci dei nazisti fanno parte della politica generale delle élite occidentali per incitare sempre più conflitti regionali, inimicizie interetniche e interreligiose e per frenare i centri sovrani e indipendenti dello sviluppo mondiale.
Rifiutiamo le pretese di qualsivoglia stato o alleanza all’eccezionalità; sappiamo a cosa porta l’esorbitanza di tali ambizioni. La Russia farà di tutto per prevenire un conflitto globale, ma allo stesso tempo non permetteremo a nessuno di minacciarci. Le nostre forze strategiche sono sempre pronte al combattimento.
In Occidente si vorrebbero dimenticare le lezioni della Seconda Guerra Mondiale, ma ricordiamo che il destino dell’umanità è stato deciso in grandiose battaglie vicino a Mosca e Leningrado, Rzhev, Stalingrado, Kursk e Kharkov, vicino a Minsk, Smolensk e Kiev, in pesanti battaglie sanguinose da Murmansk al Caucaso e alla Crimea.
Durante i primi tre lunghi e difficili anni della Grande Guerra Patriottica, l’Unione Sovietica e tutte le repubbliche dell’ex Unione Sovietica combatterono i nazisti quasi uno contro uno, mentre quasi tutta l’Europa lavorava per il potere militare della Wehrmacht.
Allo stesso tempo, vorrei sottolineare: la Russia non ha mai sminuito l’importanza del secondo fronte e dell’aiuto degli alleati. Onoriamo il coraggio di tutti i soldati della coalizione anti-Hitler, i membri della Resistenza, i combattenti clandestini, i partigiani, il coraggio del popolo cinese che ha combattuto per la propria indipendenza contro l’aggressione del Giappone militarista. E ricorderemo sempre, mai, mai dimenticheremo la nostra lotta comune e le tradizioni ispiratrici dell’alleanza.»
La ragione degli altri, in giornate come il 9 maggio, echeggia nelle menti e nei cuori di molti, quando i media democratici tacciono o confondono. In chi non dimentica l’uccisione della giornalista Anna Politkovskaja (2006), nuovi interrogativi possono scaturire da un oggettivo ricapitolo della strategia di menzogne e accerchiamenti attuata dal West dopo che nel 1999 la richiesta di J. Biden di bombardare Belgrado ottenne soddisfazione (e partecipazione italiana). Scetticismo e ricerca della verità sono inganni putiniani per chi si appresta a saltare sul carro dell’economia di guerra, come se carta e inchiostro per stampare dollari fossero infiniti.
15 Maggio 2024