GAVIOLANDIA: SEGNALI CRIPTATI
TRA AUTOSTRADA E FERROVIA
TAV=MAFIE sul Musiné: rimuovere la scritta sulla porta della Val Susa? L’equazione non è abbastanza ‘woke’ per descrivere i maneggi negli appalti?
E chi soffre di forfora, attenzioni l'Orecol---
redazione Trancemedia.eu
TAV=MAFIE è una verità accertata da prima dell’inchiesta Minotauro, eppure è un’espressione che disturba. Peccato, perché la comunicazione è di pubblica utilità. La sobrietà dell’equazione TAV=MAFIE avverte di un pericolo incombente, ricorda un dato di fatto cui prestare attenzione. Stimola prudenza. Eppure nell’estate 2023, qualcuno ha realizzato il video qui sotto: un appello alla censura assai poco radicale, garantista, perciò, nel senso più equivoco. Dal canale youtube-short di Radicali Italiani – con durata infinita sinché non si stoppa – ecco la perentoria richiesta:
A dispetto delle scarse visualizzazioni, l’appello è stato raccolto a Roma. L’illuminato ministero infrastrutture e trasporti a gennaio ’24 ingiunge alla sindaco di Almese di rimuovere il manufatto dalla pietraia; riceverà in risposta che il comune non ha le risorse economiche né quelle umane per fare il lavoro. Considerato lo stato in cui le politiche di Stato hanno ridotto le amministrazioni comunali, servirà una task force attesa “dall’alto”.
Ma attorno a Pasqua, dall’uovo esce la sorpresa: la Procura di Torino, specializzata da trent’anni nella repressione dei No-Tav, dopo tante martellate sul cerchio oppositivo popolare, dà un insolito colpo alla ricca botte (tra altri, il noto clan che di Pasqua porta il nome) e chi salta fuori?
Quasi tutte le cronache si concentrano sui Gallo (politici ora PD, degni eredi La Ganga) eppure lasciano nell’ombra Roberto Fantini. È un ragioniere pidino ovviamente gentiluomo del Sì, così gentiluomo da meritare un seggio nell’ORECOL. Egli viene posto agli arresti domiciliari perché sospetto di concorso esterno in mafia.
Se chi legge pensa che Orecol sia uno shampoo, sbaglia: è l’altisonante Organismo di Vigilanza Collaborativa della Regione Piemonte, «fortemente voluto dal Presidente della Regione Piemonte, On. Alberto Cirio, per rendere ancora più penetrante ed efficace il già operante sistema di controlli interni predisposto dall’amministrazione regionale» (leggete dal sito ufficiale). Insomma Orecol dovrebbe liberare il Piemonte istituzionale dalla forfora delle mafie, ma il gentiluomo del Sì, rag. Fantini, innocente sino al terzo grado di giudizio, consigliere regionale PD bonacciniano, ora è chiuso in casa per non intralciare la giustizia. Doveva, nella commissione-shampoo, vigilare sulla trasparenza e regolarità degli appalti.
Pareva che il 9 aprile il Consiglio regionale dovesse sostituirlo nell’organismo antiforfora, e non sarebbe stata cosa facile – date le guerriglie in corso – rimpiazzare un ex amministratore delegato della Sitalfa SpA (controllata Sitaf, l’ autostrada Gavio per il Fréjus, collegata da mille nodi diretti e sotterranei al progetto Tav). Proprio quell’autostrada dalla quale si vede bene, per ora, la scritta colpevole di essere civicamente utile.
Nell’ansiosa attesa degli episodi a venire, guardate ancora due video storici, stoici.
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7 Aprile 2024